Andria rischia di perdere i finanziamenti regionali per centro antiviolenza
A darne notizia è la consigliera regionale M5S, avv. Grazia Di Bari
martedì 16 maggio 2017
17.00
Andria rischia di perdere parte dei finanziamenti regionali messi a disposizione per iniziative contro la violenza. E' quanto dichiara la consigliera regionale pentastellata, avv. Grazia Di Bari in una propria nota:
"1.800.000 euro per la realizzazione del Piano d'azione straordinario contro la violenza sessuale e di genere.
Sono i soldi messi a disposizione dalla Regione Puglia per i centri antiviolenza saranno destinati alla formazione del personale sanitario e socio-sanitario che presta servizio presso i dipartimenti di emergenza e i pronto soccorso degli ospedali, all'inserimento lavorativo delle donne vittime di violenza e agli interventi finalizzati all'autonomia abitativa per le donne vittime di violenza, anche attraverso un accesso agevolato all'edilizia residenziale pubblica.
Peccato che proprio ad Andria abbiamo un centro antiviolenza ancora chiuso che potrebbe comportare la perdita di una parte dei fondi europei a disposizione poiché l'opera non è stata completata entro il 31 Dicembre 2015.
Quando si dice che le amministrazioni sono vicine agli ultimi. Sì, agli ultimi assessorati da spartire, non di certo ai cittadini".
"1.800.000 euro per la realizzazione del Piano d'azione straordinario contro la violenza sessuale e di genere.
Sono i soldi messi a disposizione dalla Regione Puglia per i centri antiviolenza saranno destinati alla formazione del personale sanitario e socio-sanitario che presta servizio presso i dipartimenti di emergenza e i pronto soccorso degli ospedali, all'inserimento lavorativo delle donne vittime di violenza e agli interventi finalizzati all'autonomia abitativa per le donne vittime di violenza, anche attraverso un accesso agevolato all'edilizia residenziale pubblica.
Peccato che proprio ad Andria abbiamo un centro antiviolenza ancora chiuso che potrebbe comportare la perdita di una parte dei fondi europei a disposizione poiché l'opera non è stata completata entro il 31 Dicembre 2015.
Quando si dice che le amministrazioni sono vicine agli ultimi. Sì, agli ultimi assessorati da spartire, non di certo ai cittadini".