Andrea Ferri (FDI): la candidatura regionale nasce da una "mancanza di rappresentanza forte della BAT in Regione"
La mia campagna elettorale la vivo da “maratoneta" contro la politica dell'ultima ora
mercoledì 5 novembre 2025
9.48
In vista delle elezioni regionali del 23 e 24 novembre, Andrea Ferri manager di alto livello per una grande azienda in diverse regioni del Sud Italia e candidato per Fratelli d'Italia nella BAT a sostegno di Luigi Lobuono, ha chiarito la sua scelta di scendere in campo, definendola non una corsa da "sprinter," ma da "maratoneta", frutto di un percorso lungo e coerente.
Andrea Ferri si è presenta agli elettori con un forte legame con il territorio e la sua generazione futura: 48 anni, sposato e padre di due splendide ragazze di 19 e 17 anni. È proprio la vicinanza al mondo giovanile – e le problematiche pratiche legate ai loro spostamenti per l'università – è tra le motivazioni che lo hanno spinto a trasformare l'esperienza di amministratore locale in un impegno regionale: "Molti giovani si formano nei poli universitari d'eccellenza in materie economiche e tecniche, ma non trovano uno sbocco occupazionale, per questo partono e non ritornano, abbiamo bisogno che queste eccellenze siano a servizio della BAT pianificando le condizioni che permettano loro di rientrare."
"La molla che ha generato la mia candidatura" - ha spiegato Andrea Ferri – "è stata la percezione di una "mancanza di rappresentanza forte" del territorio in Regione." Il candidato rivendica una storia politica di coerenza: la sua carriera è iniziata 20 anni fa e si è consolidata con tre elezioni in Consiglio Comunale, un curriculum che lo pone in netto contrasto con i "candidati dell'ultima ora, riciclati e senza storia" che, a suo avviso, vengono messi "quasi come riempilista." L'approccio di Andrea Ferri al ruolo è improntato alla serietà e all'accessibilità: "Sono una persona votata soprattutto all'ascolto. Il mio numero di telefono è sempre quello, non è mai cambiato, è sempre acceso."
La critica principale di Andrea Ferri ai vent'anni di amministrazione di centrosinistra in Puglia non riguarda i singoli problemi, che pur ci sono come l'emergenza sanitaria che trova la sua sintesi nella mancanza di un adeguato personale sanitario (medici ed infermieri) e nelle lunghe liste di attesa, ma l'assenza di una strategia complessiva: "il non aver avuto una visione".
L'appello finale si concentra sul voto utile: "Il voto ad Andrea Ferri ed a Fratelli d'Italia – ha concluso - garantirebbe il consolidamento del partito di maggioranza relativa in Regione, assicurando che la BAT possa finalmente avere una personalità politica forte e fedele al suo progetto."
Andrea Ferri si è presenta agli elettori con un forte legame con il territorio e la sua generazione futura: 48 anni, sposato e padre di due splendide ragazze di 19 e 17 anni. È proprio la vicinanza al mondo giovanile – e le problematiche pratiche legate ai loro spostamenti per l'università – è tra le motivazioni che lo hanno spinto a trasformare l'esperienza di amministratore locale in un impegno regionale: "Molti giovani si formano nei poli universitari d'eccellenza in materie economiche e tecniche, ma non trovano uno sbocco occupazionale, per questo partono e non ritornano, abbiamo bisogno che queste eccellenze siano a servizio della BAT pianificando le condizioni che permettano loro di rientrare."
"La molla che ha generato la mia candidatura" - ha spiegato Andrea Ferri – "è stata la percezione di una "mancanza di rappresentanza forte" del territorio in Regione." Il candidato rivendica una storia politica di coerenza: la sua carriera è iniziata 20 anni fa e si è consolidata con tre elezioni in Consiglio Comunale, un curriculum che lo pone in netto contrasto con i "candidati dell'ultima ora, riciclati e senza storia" che, a suo avviso, vengono messi "quasi come riempilista." L'approccio di Andrea Ferri al ruolo è improntato alla serietà e all'accessibilità: "Sono una persona votata soprattutto all'ascolto. Il mio numero di telefono è sempre quello, non è mai cambiato, è sempre acceso."
La critica principale di Andrea Ferri ai vent'anni di amministrazione di centrosinistra in Puglia non riguarda i singoli problemi, che pur ci sono come l'emergenza sanitaria che trova la sua sintesi nella mancanza di un adeguato personale sanitario (medici ed infermieri) e nelle lunghe liste di attesa, ma l'assenza di una strategia complessiva: "il non aver avuto una visione".
L'appello finale si concentra sul voto utile: "Il voto ad Andrea Ferri ed a Fratelli d'Italia – ha concluso - garantirebbe il consolidamento del partito di maggioranza relativa in Regione, assicurando che la BAT possa finalmente avere una personalità politica forte e fedele al suo progetto."