Amministrative 2015, Sel si sfila dalla coalizione di centrosinistra

La decisione dopo i tanti rinvii nella scelta della data delle primarie

giovedì 15 gennaio 2015 17.17
A cura di Stefano Massaro
Una voce che diventa sempre più realtà: il partito di Sinistra Ecologia e Libertà di Andria si sfila dalla coalizione di centro sinistra e corre da solo in vista delle prossime amministrative. La decisione dovrebbe esser maturata in modo definitivo, dopo gli annunci dei giorni scorsi (Articolo 11 gennaio) all'indomani di martedì sera, giorno dell'ultima riunione della coalizione del centro sinistra, in cui vi è stato un sostanziale rinvio, l'ennesimo, della scelta di che metodo utilizzare per indicare il prossimo candidato alla carica di Sindaco della Città di Andria.

«Abbiamo ritenuto esaurito, naufragato il tentativo ricercato con ogni sforzo di creare compattezza tra le forze del centrosinistra andriese: a partire da oggi Sinistra Ecologia Libertà avvia un percorso nuovo di costruzione dell'alternativa al centrodestra e lo farà con il proprio candidato Sindaco alle amministrative 2015, nella competizione vera e propria, l'Avv. Savino Losappio». Sono queste le prime parole dei responsabili di Sinistra Ecologia e Libertà che in una nota stampa ricordano le vicende di questi mesi: «Il percorso inaugurato con l'avvio del tavolo politico del centrosinistra andriese nello scorso autunno, ha costituito per noi uno spazio di discussione e di protagonismo che abbiamo vissuto con responsabilità e convinzione. L'aver lavorato a proposte fondamentali che potessero essere capisaldi e minimi comuni denominatori della costruzione di un'alleanza rinnovata tra le forze del centrosinistra della Città, ha rappresentato per noi un grande atto di responsabilità: abbiamo ricercato la strada dell'unità impegnando ogni nostra energia al fine del raggiungimento di questo obiettivo».

Ma resta il nodo chiarezza che il partito non ha riscontrato: «Sin dalla costruzione del patto politico fondativo e del regolamento delle primarie, abbiamo cercato la chiarezza dei termini al fine di rendere palese e conosciuto ogni processo che doveva essere messo in campo. La data del 19 dicembre ha segnato uno spartiacque (e così doveva essere): in quel giorno, depositate le candidature per le primarie, si sarebbe dovuta aprire una fase nuova di gestione del confronto tra le forze che avevano aderito e sottoscritto il patto politico fondativo. Già a quella data i comitati, come da regolamento, si sarebbero dovuti insediare. Nulla di tutto questo si è verificato. Arrivando alla storia più recente, richiamata da un nostro duro intervento pubblicato lo scorso sabato, l'incontro tenutosi lo scorso venerdì e aggiornatosi martedì, non ha prodotto i risultati che auspicavamo e che poggiavano sulla previsione del patto sottoscritto, ovvero: la costituzione dei comitati organizzativo e di garanzia e l'individuazione della data delle primarie. Vi è stato un nuovo rinvio nel quale si sarebbe dovuto decidere tra due date, quella dell'8 febbraio e quella del 22. Ad oggi abbiamo praticato il percorso in maniera lineare e comunichiamo che non intendiamo attardarci ulteriormente: l'allungamento dei tempi della chiarezza è da respingere convintamente. Non siamo più disponibili a dilazioni dal sapore tattico, perché i temi di conflitto sono rinvenibili altrove e hanno fatto precipitare il dibattito e la costruzione dell'alternativa al governo del centrodestra cittadino in un pantano, dal quale sarà difficile uscire e nel quale non vogliamo entrarci».