Alfonso Pisicchio, candidato con +Europa: "Campagna elettorale in sordina. Rompiamo il silenzio"
Iniziativa elettorale del consigliere regionale Sabino Zinni, che ha curato l'introduzione
giovedì 23 maggio 2019
7.34
Si è svolto ieri sera, mercoledì 22 maggio ad Andria, il partecipato confronto con il candidato al parlamento europeo Alfonso Pisicchio. Un confronto schietto, protrattosi anche oltre il previsto considerato il dibattito sviluppatosi sul finale fra i molti presenti. Ovviamente protagonista della serata è stata lei, l'Unione Europea, e il suo futuro su cui si sarà chiamati a decidere domenica 26 maggio.
La posta in gioco in questa tornata è certamente più alta rispetto al passato. Forse per la prima volta nella storia dell'Europa unita non si è chiamati a scegliere fra diversi partiti e le loro proposte per migliorare l'Ue, ma si dovrà scegliere se proseguire sulla strada che porta alla realizzazione del sogno degli Stati Uniti d'Europa, o interromperlo qui. Alfonso Pisicchio, candidato con +Europa, non ha dubbi: il sogno va perseguito. E non ha dubbi neanche il consigliere regionale Sabino Zinni, promotore dell'incontro a cui è affidata l'introduzione.
"Quest'anno ho spinto perché iniziasse nella nostra città e in tutto il territorio l'avventura dell'Eurodesk" ha spiegato Zinni, "uno sportello di orientamento alle opportunità dell'Ue per i giovani. L'ho fatto perché credo che l'europeismo debba essere militante, e più i vantaggi dell'Europa unita hanno fisionomia concreta, più l'Europa stessa diventa credibile agli occhi dei cittadini. La popolazione europea è il 7% della popolazione mondiale. Solo il 7%. Già così sullo scenario planetario contiamo poco, immaginate quale sarebbe il nostro destino se tornassimo agli stati nazionali, magari anche in conflitto fra loro. Sarebbe una sciagura".
Sullo stesso solco si è inserito poi l'intervento principale del candidato Alfonso Pisicchio
"Il silenzio in cui sta passando questa campagna elettorale delle europee è già di per se significativo. È un silenzio che fa il gioco dei sovranisti, perché appena si parla di Europa la gente capisce quanto sia importante come costruzione politica e quanto sia utile nella vita di tutti i giorni. Ecco che è nostro dovere rompere questo mutismo e far capire quanto un voto dato all'Europa unita sia un voto dato al nostro futuro. +Europa perché? Perché c'è un mondo della sinistra diffusa che non si riconosce nel PD e che comunque va rappresentato, e proprio a rappresentare questo io mi candido, perché io sono uno di loro. Ovviamente è una sinistra che ha come orizzonte il sogno europeo come fatto dai padri storici di questa Unione, il sogno di cui io voglio essere partecipe".
La posta in gioco in questa tornata è certamente più alta rispetto al passato. Forse per la prima volta nella storia dell'Europa unita non si è chiamati a scegliere fra diversi partiti e le loro proposte per migliorare l'Ue, ma si dovrà scegliere se proseguire sulla strada che porta alla realizzazione del sogno degli Stati Uniti d'Europa, o interromperlo qui. Alfonso Pisicchio, candidato con +Europa, non ha dubbi: il sogno va perseguito. E non ha dubbi neanche il consigliere regionale Sabino Zinni, promotore dell'incontro a cui è affidata l'introduzione.
"Quest'anno ho spinto perché iniziasse nella nostra città e in tutto il territorio l'avventura dell'Eurodesk" ha spiegato Zinni, "uno sportello di orientamento alle opportunità dell'Ue per i giovani. L'ho fatto perché credo che l'europeismo debba essere militante, e più i vantaggi dell'Europa unita hanno fisionomia concreta, più l'Europa stessa diventa credibile agli occhi dei cittadini. La popolazione europea è il 7% della popolazione mondiale. Solo il 7%. Già così sullo scenario planetario contiamo poco, immaginate quale sarebbe il nostro destino se tornassimo agli stati nazionali, magari anche in conflitto fra loro. Sarebbe una sciagura".
Sullo stesso solco si è inserito poi l'intervento principale del candidato Alfonso Pisicchio
"Il silenzio in cui sta passando questa campagna elettorale delle europee è già di per se significativo. È un silenzio che fa il gioco dei sovranisti, perché appena si parla di Europa la gente capisce quanto sia importante come costruzione politica e quanto sia utile nella vita di tutti i giorni. Ecco che è nostro dovere rompere questo mutismo e far capire quanto un voto dato all'Europa unita sia un voto dato al nostro futuro. +Europa perché? Perché c'è un mondo della sinistra diffusa che non si riconosce nel PD e che comunque va rappresentato, e proprio a rappresentare questo io mi candido, perché io sono uno di loro. Ovviamente è una sinistra che ha come orizzonte il sogno europeo come fatto dai padri storici di questa Unione, il sogno di cui io voglio essere partecipe".