Scontri, la posizione della Fidelis Andria: «Episodio deplorevole, ci dissociamo e condanniamo»
“Ciò che è successo non ha nulla a che fare con lo sport, il calcio e il tifo autentico che contraddistingue la piazza andriese”
lunedì 20 ottobre 2025
07.45
In merito agli scontri avvenuti al termine della partita tra Fasano-Fidelis Andria, terminata 2-1 per i padroni di casa, la società andriese ha condannato fermamente l'episodio, tramite un comunicato ufficiale: «A seguito di quanto accaduto oggi al termine della gara tra Fasano e Fidelis Andria, il presidente Luca Vallarella e i soci si dissociano e condannano fermamente ogni atto di violenza dentro e fuori dal campo. Si tratta di fatti che danneggiano l'immagine della Fidelis Andria e non rispecchiano in alcun modo i valori morali, etici e comportamentali che la Società intende trasmettere.
Per quanto riguarda gli scontri, la ricostruzione reale dei fatti sarà eseguita dalle autorità competenti nelle opportune sedi nei confronti dei responsabili a tutela dei nostri tesserati e di tutti i tifosi che sono stati accusati ingiustamente di tale episodio deplorevole.
E' importante sottolineare che ciò che è successo non ha nulla a che fare con lo sport, il calcio e il tifo autentico che contraddistingue la piazza andriese. La Società si impegna a collaborare pienamente e a garantire, come sempre, che fatti di questo genere non accadano mai più. Il calcio deve essere solo una festa nel rispetto di tutti.»
Per quanto riguarda gli scontri, la ricostruzione reale dei fatti sarà eseguita dalle autorità competenti nelle opportune sedi nei confronti dei responsabili a tutela dei nostri tesserati e di tutti i tifosi che sono stati accusati ingiustamente di tale episodio deplorevole.
E' importante sottolineare che ciò che è successo non ha nulla a che fare con lo sport, il calcio e il tifo autentico che contraddistingue la piazza andriese. La Società si impegna a collaborare pienamente e a garantire, come sempre, che fatti di questo genere non accadano mai più. Il calcio deve essere solo una festa nel rispetto di tutti.»