Zona arancione ad Andria, lista civica "Futura": «Città danneggiata e disorientata»
La nota dell'ex sindaco Vincenzo Caldarone e del consigliere comunale Mirko Malcangi
giovedì 10 dicembre 2020
12.24
«La decisione della Regione di rimettere la zona arancione ad Andria, insieme ad altre città, - scrivono l'ex sindaco Vincenzo Caldarone e il consigliere comunale Mirko Malcangi, della lista "Futura-Rete Civica Popolare" - è stato un atto inatteso, che ha disorientato e danneggiato la città e importanti categorie economiche. La situazione sanitaria del territorio resta grave, per numero di contagi e per diffusione della pandemia. Visto che il resto della regione ha condizioni migliori, prefetto e Presidente della Regione devono agire per:
Intanto sollecitiamo tutti al senso di responsabilità per i nostri comportamenti, a fare gesti di solidarietà attiva verso i nostri operatori come, ad esempio, l'ordine da asporto per questi giorni, e a isolare anche chi fa di questi drammi solo oggetto di stupide speculazioni partitiche: come al solito lo sciacallaggio non risolve niente, anzi aggrava».
- intensificare la vigilanza sul rispetto delle regole troppe volte inconsapevolmente violate anche dai cittadini stessi: assembramenti, poca responsabilità di alcuni, debole vigilanza sono tra le cause di base della diffusione;
- istituire forme veloci, dirette e speciali di ristoro alle imprese e al lavoro colpiti dalla incertezza, no solo ristoratori ma anche altre categorie del commercio: atti regionali immediati sono possibili e devono essere adottati subito;
- mettere urgentemente mano alla carente situazione della prevenzione e della medicina del territorio, ormai bloccata e in piena confusione, tra le cause strutturali della diffusione della pandemia.
Intanto sollecitiamo tutti al senso di responsabilità per i nostri comportamenti, a fare gesti di solidarietà attiva verso i nostri operatori come, ad esempio, l'ordine da asporto per questi giorni, e a isolare anche chi fa di questi drammi solo oggetto di stupide speculazioni partitiche: come al solito lo sciacallaggio non risolve niente, anzi aggrava».