Zinni (ESP): “Chi non si indigna ha smarrito la sua umanità. Io sto con Cacciari”
Cacciari: «Ogni volta che uno mi muore annegato in mare, mi sento male: non dico “uno di meno che mi rompe le palle all’interno della mia piazzetta, un vucumprà di meno!».
venerdì 24 agosto 2018
11.54
Immigrazione, respingimenti e quote europee. Temi di scottante attualità viste le cronache giornalistiche degli ultimi giorni. Il consigliere regionale e capogruppo della lista Emiliano Sindaco di Puglia, il notaio Sabino Zinni prede posizione a difesa delle affermazioni del filosofo Massimo Cacciari, ex sindaco della città di Venezia.
«Se pensiamo che ci possa essere un futuro per i nostri figli all'interno di staterelli sovrani, siamo dei dementi, meglio, diciamo la verità, siamo dei totali ignoranti, che non hanno capito nulla, che non hanno nessuna cognizione della storia (…). Sono anni che parlo invano. Vergogna anche di Salvini, vergogna di tutti quelli che governano 'sto cavolo di Europa, vergogna di tutti che non sanno mettersi d'accordo, che non sanno rifare il Trattato di Dublino, vergogna di tutti, vergogna di tutti noi, me compreso. Perché io mi sento corresponsabile di queste tragedie. Ogni volta che uno mi muore annegato in mare, mi sento male: non dico "uno di meno che mi rompe le palle all'interno della mia piazzetta, un vucumprà di meno". Io mi sento male. Arrossisco. Mi vergogno. Mi vergogno di questo Paese, di questa Europa. E uno che non si vergogna, che non si indigna della situazione in cui ci troviamo, secondo me, è un pezzo di merda e basta».
«Così, ieri sera (mercoledì scorso per chi legge, n.d.r.), il filosofo Massimo Cacciari, in diretta, durante un collegamento su La7 per il programma "In Onda", mentre si dibatteva della sciagurata gestione della vicenda legata alla nave Diciotti», dichiara il consigliere regionale Sabino Zinni.
«Ora – continua Zinni -, da un filosofo, mentre parla in TV, per di più in fascia non protetta, ci si aspetterebbe maggiore pacatezza e, in effetti, Cacciari in passato ha ampiamente dimostrato di averne. Ma se anche ad una persona che, per professione, è allenata a misurare le parole, vien meno ogni freno inibitorio, se un maestro del pensiero come Cacciari si esprime come egli ha fatto, forse davvero la misura è colma.
Dire "chi non si indigna è un pezzo di merda" non è forse un j'accuse peggiore che affermare, come io qui faccio, che chi non si indigna ha smarrito la sua umanità. Io sto con Cacciari», conclude il consigliere Zinni.
«Se pensiamo che ci possa essere un futuro per i nostri figli all'interno di staterelli sovrani, siamo dei dementi, meglio, diciamo la verità, siamo dei totali ignoranti, che non hanno capito nulla, che non hanno nessuna cognizione della storia (…). Sono anni che parlo invano. Vergogna anche di Salvini, vergogna di tutti quelli che governano 'sto cavolo di Europa, vergogna di tutti che non sanno mettersi d'accordo, che non sanno rifare il Trattato di Dublino, vergogna di tutti, vergogna di tutti noi, me compreso. Perché io mi sento corresponsabile di queste tragedie. Ogni volta che uno mi muore annegato in mare, mi sento male: non dico "uno di meno che mi rompe le palle all'interno della mia piazzetta, un vucumprà di meno". Io mi sento male. Arrossisco. Mi vergogno. Mi vergogno di questo Paese, di questa Europa. E uno che non si vergogna, che non si indigna della situazione in cui ci troviamo, secondo me, è un pezzo di merda e basta».
«Così, ieri sera (mercoledì scorso per chi legge, n.d.r.), il filosofo Massimo Cacciari, in diretta, durante un collegamento su La7 per il programma "In Onda", mentre si dibatteva della sciagurata gestione della vicenda legata alla nave Diciotti», dichiara il consigliere regionale Sabino Zinni.
«Ora – continua Zinni -, da un filosofo, mentre parla in TV, per di più in fascia non protetta, ci si aspetterebbe maggiore pacatezza e, in effetti, Cacciari in passato ha ampiamente dimostrato di averne. Ma se anche ad una persona che, per professione, è allenata a misurare le parole, vien meno ogni freno inibitorio, se un maestro del pensiero come Cacciari si esprime come egli ha fatto, forse davvero la misura è colma.
Dire "chi non si indigna è un pezzo di merda" non è forse un j'accuse peggiore che affermare, come io qui faccio, che chi non si indigna ha smarrito la sua umanità. Io sto con Cacciari», conclude il consigliere Zinni.