Verso le comunali: il Pd in cerca di un candidato che unisca
Quasi una coabitazione forzata per le due anime: renziani ed emiliani
giovedì 2 novembre 2017
18.46
Archiviata la fase del rinnovo della segreteria provinciale e comunale, il Partito Democratico prova a misurarsi in un compito arduo e, a quanto sembra, ancora di difficile soluzione.
Provare a fare sintesi per trovare un personaggio che sia l'unico candidato Sindaco in vista delle elezioni comunali, che secondo i bene informati sono ormai imminenti, in quanto danno per certa l'uscita di Nicola Giorgino da Palazzo San Francesco, verso il nuovo Parlamento.
Una piccola premessa va comunque fatta. Se ad Andria ha conquistato la segreteria cittadina il commercialista Giovanni Vurchio, appartenente all'area Emiliano, per la segreteria della Bat, le cose sono un po' diverse e delineano meglio di ogni altra cosa la spaccatura ancora in atto.
Vincitore della segreteria provinciale è stato il canosino Pasquale Di Fazio -apparteneente all'area Emiliano- che sui 102 delegati provinciali ne ha conquistati 67 contro i 35 dell'altra mozione quella che faceva riferimento all'andriese Lorenzo Marchio Rossi, per l'area Renzi.
Ebbene sono stati 14 i componenti eletti nell'assemblea provinciale provenienti da Andria, salomonicamente divisi tra l'area Emiliano e quella di Renzi.
Per l'area Emiliano e quindi come riferimento regionale quello del consigliere Sabino Zinni ci saranno Salvatore Montingelli, Nadia Tarsitano, Vincenzo Antolini, Viviana Di Leo, Felice Muraglia oltre all'attuale consigliera comunale di Progetto Andria, Giovanna Bruno, e l'ex sindaco di centrosinistra Vincenzo Zaccaro, con una breve parentesi quale candidato per SEL.
Per l'area Renzi invece, ricadenti nella mozione di Lorenzo Marchio Rossi, faranno parte il consigliere comunale Salvatore Vitanostra, Giuseppina Lomuscio, Michele Sgarra, Francesca Pellegrino, Pasquale Zinni con l' ex segretaria cittadina Maria Carbone e l'ex consigliere comunale Giovanni Cirulli.
Questa composizione delinea plasticamente la situazione in atto nel Pd andriese, spaccato e litigioso come non mai, capace di polemizzare anche all'atto dello spoglio delle votazioni per l'elezione della segreteria provinciale.
Non questi chiari di luna la matassa da sbrogliare non sarà facile, malgrado il governatore della Puglia si aspetti che il centro sinistra andriese torni a governare nella casa comunale.
In queste ore pare affacciarsi una ipotesi, ovvero che possa prendere corpo la candidatura di una donna, meglio con un passato di amministratore pubblico o di un professionista che non abbia ricoperto ruoli all'interno del partito o nelle passate giunte di centro sinistra.
Al momento comunque, l'unico ad aver avanzato una parvenza di autocandidatura è stato il neo segretario cittadino Giovanni Vurchio. Ma al momento si tratta di una ipotesi soprattutto se si considera la possibilità di ricorrere alle primarie. Una cosa è comunque certa: nel centro sinistra cittadino le acque sono molto ma molto agitate, non meno che nella coalizione del centro destra. Non è escluso che alle prossime comunali i candidati sindaci potranno essere numerosi, anche nelle stesse coalizioni. I pentastellati in questa situazione sono i più fortunati, il loro candidato era e resta l'avvocato Michele Coratella.
Provare a fare sintesi per trovare un personaggio che sia l'unico candidato Sindaco in vista delle elezioni comunali, che secondo i bene informati sono ormai imminenti, in quanto danno per certa l'uscita di Nicola Giorgino da Palazzo San Francesco, verso il nuovo Parlamento.
Una piccola premessa va comunque fatta. Se ad Andria ha conquistato la segreteria cittadina il commercialista Giovanni Vurchio, appartenente all'area Emiliano, per la segreteria della Bat, le cose sono un po' diverse e delineano meglio di ogni altra cosa la spaccatura ancora in atto.
Vincitore della segreteria provinciale è stato il canosino Pasquale Di Fazio -apparteneente all'area Emiliano- che sui 102 delegati provinciali ne ha conquistati 67 contro i 35 dell'altra mozione quella che faceva riferimento all'andriese Lorenzo Marchio Rossi, per l'area Renzi.
Ebbene sono stati 14 i componenti eletti nell'assemblea provinciale provenienti da Andria, salomonicamente divisi tra l'area Emiliano e quella di Renzi.
Per l'area Emiliano e quindi come riferimento regionale quello del consigliere Sabino Zinni ci saranno Salvatore Montingelli, Nadia Tarsitano, Vincenzo Antolini, Viviana Di Leo, Felice Muraglia oltre all'attuale consigliera comunale di Progetto Andria, Giovanna Bruno, e l'ex sindaco di centrosinistra Vincenzo Zaccaro, con una breve parentesi quale candidato per SEL.
Per l'area Renzi invece, ricadenti nella mozione di Lorenzo Marchio Rossi, faranno parte il consigliere comunale Salvatore Vitanostra, Giuseppina Lomuscio, Michele Sgarra, Francesca Pellegrino, Pasquale Zinni con l' ex segretaria cittadina Maria Carbone e l'ex consigliere comunale Giovanni Cirulli.
Questa composizione delinea plasticamente la situazione in atto nel Pd andriese, spaccato e litigioso come non mai, capace di polemizzare anche all'atto dello spoglio delle votazioni per l'elezione della segreteria provinciale.
Non questi chiari di luna la matassa da sbrogliare non sarà facile, malgrado il governatore della Puglia si aspetti che il centro sinistra andriese torni a governare nella casa comunale.
In queste ore pare affacciarsi una ipotesi, ovvero che possa prendere corpo la candidatura di una donna, meglio con un passato di amministratore pubblico o di un professionista che non abbia ricoperto ruoli all'interno del partito o nelle passate giunte di centro sinistra.
Al momento comunque, l'unico ad aver avanzato una parvenza di autocandidatura è stato il neo segretario cittadino Giovanni Vurchio. Ma al momento si tratta di una ipotesi soprattutto se si considera la possibilità di ricorrere alle primarie. Una cosa è comunque certa: nel centro sinistra cittadino le acque sono molto ma molto agitate, non meno che nella coalizione del centro destra. Non è escluso che alle prossime comunali i candidati sindaci potranno essere numerosi, anche nelle stesse coalizioni. I pentastellati in questa situazione sono i più fortunati, il loro candidato era e resta l'avvocato Michele Coratella.