Una vicenda sconcertante e assurda al Polivalente di via La Specchia
Sospesa una gara per 15 minuti, irruzione della Polizia Municipale di Andria
domenica 5 novembre 2017
16.47
Partiamo con ordine perchè è necessario comprendere appieno l'assurdità di questa vicenda grottesca che stiamo per raccontare. Sabato scorso si è giocata al Polivalente comunale di via La Specchia la prima giornata della 1 divisione maschile di volley tra San Valentino Volley e Fenice Cerignola. Il Comune di Andria decide di far disputare la gara senza spettatori, a porte chiuse: oltre alle compagini in campo, erano presenti solo quattro persone.
Siamo sul risultato di due set a zero per il team andriese: improvvisamente si assiste all'irruzione di quattro agenti della Polizia Municipale di Andria che sospendono la gara per richiedere i documenti di tutti i presenti, giocatori e non, nell'intento di capire chi non fosse autorizzato a restare nella struttura. La sospensione del match dura 15 minuti, con inevitabili polemiche, finché il tutto si conclude con l'accompagnamento all'esterno della struttura di due persone, che svolgevano il ruolo di accompagnatori della squadra ospite. Nel frattempo arriva anche l'assessore Gianluca Grumo per comprendere l'accaduto. Relativamente a questa partita è tutto qui: ma è grottesco il fatto che nell'incontro successivo, di volley femminile, a seguito della squadra di casa, l'Audax Andria, c'erano una ventina di spettatori regolarmente al loro posto. Dunque tutto a posto nel match successivo, e prima invece?
La gestione delle strutture sportive cittadine conferma dunque gigantesche lacune. In merito al Polivalente di via La Specchia, da sempre teatro del volley andriese, va detto dei problemi gestionali relativi ad essa, in quanto anche negli anni scorsi non è stato semplice autorizzare la presenza del pubblico, ma l'accesso agli appassionati di questo sport non è stato, in qualche modo, mai negato. Quest'anno, invece, la dirigente del settore Rosalba Vario, ha stabilito di non autorizzare l'accesso del pubblico per possibili pericoli all'interno della struttura. Nel corso di un allenamento dello scorso anno, infatti, il portellone in ferro del magazzino del Polivalente ha ceduto, fortunatamente non ferendo nessuno. Così ecco la decisione della dirigente di evitare qualsiasi pericolo per gli spettatori. Ma a questo punto verrebbe da chiedersi: se ci fosse pericolo per il pubblico, per quale oscura ragione la stessa motivazione non vale per gli atleti, per i quali la struttura viene invece considerata sicura?
Siamo sul risultato di due set a zero per il team andriese: improvvisamente si assiste all'irruzione di quattro agenti della Polizia Municipale di Andria che sospendono la gara per richiedere i documenti di tutti i presenti, giocatori e non, nell'intento di capire chi non fosse autorizzato a restare nella struttura. La sospensione del match dura 15 minuti, con inevitabili polemiche, finché il tutto si conclude con l'accompagnamento all'esterno della struttura di due persone, che svolgevano il ruolo di accompagnatori della squadra ospite. Nel frattempo arriva anche l'assessore Gianluca Grumo per comprendere l'accaduto. Relativamente a questa partita è tutto qui: ma è grottesco il fatto che nell'incontro successivo, di volley femminile, a seguito della squadra di casa, l'Audax Andria, c'erano una ventina di spettatori regolarmente al loro posto. Dunque tutto a posto nel match successivo, e prima invece?
La gestione delle strutture sportive cittadine conferma dunque gigantesche lacune. In merito al Polivalente di via La Specchia, da sempre teatro del volley andriese, va detto dei problemi gestionali relativi ad essa, in quanto anche negli anni scorsi non è stato semplice autorizzare la presenza del pubblico, ma l'accesso agli appassionati di questo sport non è stato, in qualche modo, mai negato. Quest'anno, invece, la dirigente del settore Rosalba Vario, ha stabilito di non autorizzare l'accesso del pubblico per possibili pericoli all'interno della struttura. Nel corso di un allenamento dello scorso anno, infatti, il portellone in ferro del magazzino del Polivalente ha ceduto, fortunatamente non ferendo nessuno. Così ecco la decisione della dirigente di evitare qualsiasi pericolo per gli spettatori. Ma a questo punto verrebbe da chiedersi: se ci fosse pericolo per il pubblico, per quale oscura ragione la stessa motivazione non vale per gli atleti, per i quali la struttura viene invece considerata sicura?