Ubriaco violento pretende da bere: arrestato 35enne andriese

Doppia operazione della Polizia. Per maltrattamenti fermato un 33enne

lunedì 31 agosto 2015 12.08
A cura di Stefano Massaro
Doppia operazione degli uomini del Commissariato di P.S. di Andria tra la notte appena trascorsa e questa mattina. Era troppo ubriaco ma, nonostante questo, ha continuato a minacciare il titolare di una caffetteria andriese intimandogli di dargli ancora da bere. E' stato arrestato per questo P.R., 35enne andriese, con le accuse di lesioni, minacce, oltraggio e resistenza a Pubblico Ufficiale oltre a rifiuto d'’indicazione della propria identità personale. Il personale della Squadra Volanti, infatti, durante un normale servizio di controllo del territorio, è intervenuto nella caffetteria cittadina, al cui interno due avventori in stato di evidente ebbrezza alcolica, erano intenti ad opporsi vigorosamente al diniego del titolare per la somministrazione di ulteriori bevande alcooliche. L'invito dei poliziotti ad entrambi è stato dapprima bonario e raccolto da uno dei due allontanatosi subito, mentre il 35enne ha deciso di scagliare contro gli agenti la stecca ortopedica, utilizzata per bloccare un dito della mano. Oltre questo l'uomo si è rifiutato di fornire le proprie generalità ed ha perseverato nel comportamento aggressivo e violento nei confronti degli operanti, colpendoli più volte con calci e pugni, a tal punto che è stato necessario ammanettarlo. Il successivo trasferimento all'Ospedale "Bonomo" non ha calmato il 35enne che, temporaneamente liberato a causa dei lamenti per la costrizione delle manette, ha nuovamente aggredito uno degli agenti. L'uomo è stato bloccato definitivamente e condotto presso la casa circondariale di Trani a disposizione dell’A.G. procedente.

Nella mattinata di oggi, invece, sempre agenti del Commissariato hanno proceduto all'’esecuzione di un ordine di custodia cautelare in carcere a carico di A.N., 33enne andriese, ritenuto responsabile di maltrattamenti in famiglia, minacce gravi, lesioni personali, danneggiamento. L’'esecuzione è giunta ad aggravamento della misura degli arresti domiciliari, cui lo stesso 33enne era sottoposto. In particolare, personale della Squadra Volanti è intervenuto in una via del centro cittadino, a seguito di alcune segnalazioni giunte al 113, da parte di utenti allarmati dalle urla di voce femminile, provenienti da una vicina abitazione. Giunti sul posto, gli agenti hanno rinvenuto una donna in evidente stato di agitazione, che ha riferito d'’essere stata violentemente aggredita dal compagno convivente. In particolare, in seguito ad una discussione per futili motivi, A.N. si era scagliato contro la compagna ed ha cominciato a colpirla con calci, pugni e testate su tutto il corpo. In un crescendo di violenza, l'’uomo ha poi scagliato contro il muro delle sedie ed un tavolo, distruggendoli, e danneggiando altresì il portone d’'ingresso dell’'abitazione. Mentre la violenza si è consumata in rapida escalation alla presenza dei tre figli della coppia, un neonato di appena un mese di vita ed altri due, di 5 e 3 anni, l'uomo ha minacciato di morte la compagna alla presenza dei poliziotti intervenuti. Dopo le formalità di rito, l'’arrestato è stato condotto presso la Casa Circondariale di Trani, a disposizione dell’A.G. procedente.