Suriano (Cimo/Fesmed): «Per un Servizio Sanitario Pugliese che premi il merito e l’eccellenza»
No alla “clinicizzazione”, sì alla valorizzazione dei professionisti ospedalieri
sabato 13 settembre 2025
12.13
«Le recenti vicende accadute nel Lazio, dove la ASL di Rieti -sottolinea in una nota il dott. Luciano Suriano, Vice segretario organizzativo CIMO nazionale- ha visto l'approvazione di un atto aziendale che prevede la "clinicizzazione" di numerosi reparti ospedalieri, sollevano preoccupazioni che non possono lasciare indifferente la nostra Regione, e la provincia BAT. Questo modello, che rischia di diventare un pericoloso precedente a livello nazionale, è per noi un campanello d'allarme e un'opportunità per riflettere sul futuro del nostro Servizio Sanitario Regionale.
Non siamo estranei a questo fenomeno. Anche nella nostra ASL BT, abbiamo già due reparti "clinicizzati" grazie a una convenzione con l'Università di Foggia applicata da Amministratori attuali. Questa esperienza, se da un lato ha mostrato come l'integrazione tra ospedale e università possa essere preziosa, dall'altro ci spinge a vigilare affinché questo modello non si trasformi in una "clinicizzazione"più ampia, che premia il ruolo accademico a scapito del merito professionale e dell'esperienza sul campo.
La "clinicizzazione" di interi ospedali, che si concretizza con la nomina di Direttori e Dirigenti medici di provenienza universitaria senza le dovute procedure concorsuali e in base a criteri puramente accademici, non rappresenta una razionalizzazione gestionale, ma un'operazione che rischia di compromettere la qualità delle cure e la professionalità dei nostri medici ospedalieri.
In Puglia, il nostro Servizio Sanitario vanta professionisti di altissimo livello, Direttori e Dirigenti che, con anni di esperienza sul campo, garantiscono la continuità delle cure e raggiungono risultati clinici eccellenti. Sono loro che, con grande competenza e dedizione, hanno sempre saputo formare le nuove generazioni di medici specializzandi, offrendo loro la casistica e l'esperienza che solo il lavoro in ospedale può fornire.
La nostra sanità non ha bisogno di essere "commissariata" dall'Università. Al contrario, necessita di un modello virtuoso, dove la formazione dei futuri medici sia il risultato di una sinergia tra le cattedre universitarie e le eccellenze dei nostri ospedali. È negli ospedali che si acquisisce la vera professionalità, è lì che si impara a gestire le emergenze e la complessità clinica, ed è lì che dovrebbero essere scelti i Direttori di reparto, premiando il merito, le capacità e i risultati concreti.
L'auspicio è che il futuro Presidente della Regione Puglia, che sarà eletto nella prossima tornata elettorale, faccia propria questa riflessione e si impegni a difendere l'autonomia e il ruolo del nostro Servizio Sanitario. La salute dei cittadini e la qualità delle cure devono essere la priorità, e questo significa valorizzare l'esperienza, la storia e la professionalità dei nostri medici ospedalieri, garantendo loro la possibilità di una regolare evoluzione di carriera basata sul merito.
Invitiamo tutti i cittadini, le Associazioni e le Società Scientifiche a unirsi a noi per chiedere che la Sanità Pugliese continui a premiare le migliori professionalità disponibili, a prescindere dalla provenienza, e che si eviti di replicare modelli che rischiano di creare inutili rivalità e di compromettere un patrimonio di competenze che la nostra Regione ha saputo costruire con fatica e dedizione.
La salute dei cittadini è un bene prezioso e la sua difesa passa anche dalla tutela e dalla valorizzazione di tutti i professionisti che ogni giorno la curano con passione e competenza», conclude il dott. Luciano Suriano, Vice segretario organizzativo CIMO nazionale.