Comune, si va verso il pre-dissesto: la manovra ottiene il parere favorevole della 1^ CCP

E il pentastellato Michele Coratella, in un post ripete una frase di un consigliere di maggioranza: "Dobbiamo bere questo bicchiere di aceto!”

martedì 28 agosto 2018 7.50
"Dobbiamo bere questo bicchiere di aceto!"
Questa frase l'ha pronunciata un consigliere di maggioranza dell'amministrazione Giorgino oggi in commissione, raccontando una grande verità e cioè che Andria è un vino andato a male".

A riferire questo commento è il capogruppo consiliare del M5S, l'avvocato Michele Coratella, che in un post sulla sua pagina fb commenta quanto avvenuto ieri in sede di 1^ Commissione Consiliare Permanente e che di fatto, con le relazioni dell'assessore Lullo e della dirigente Fornelli, ha avviato la procedura del pre dissesto che approderà in consiglio comunale, domani, mercoledì 29 agosto.

"La responsabilità è senza dubbio di questi "competenti" che ci governano da quasi 10 anni.
Ci costringono a bere aceto, a fare sacrifici e ipocritamente ci dicono che è per "il nostro bene", insomma oltre al danno, la beffa.

Quello che ci aspetta è un lungo inverno fatto di lacrime e sangue, per via dell'ulteriore debito che ricadrà sulle nostre spalle. Taglieranno i servizi e aumenteranno le tasse, incidendo pesantemente sulla vita quotidiana degli andriesi e come se non bastasse, tutto questo ricadrà anche sulle future generazioni. Questo è il predissesto verso il quale ci stanno traghettando.

Oggi non è stata una commissione come le altre, perché chi ci amministra è stato costretto ad ammettere quello che il M5S vi sta raccontando da diverso tempo e cioè che la nostra città è una città morente e prossima al fallimento.
Debiti per cifre assurde che dovremo pagare noi ed i nostri figli. Una grande ingiustizia perché ha prevalso l'interesse personale e non il bene comune con l'aggravante che i danni li hanno fatti loro mentre i debiti dobbiamo pagarli noi tutti.
A breve vi aggiornerò sulle cifre che tutti noi saremo costretti a pagare.
Continuate a seguirci", conclude il post dell'avvocato Coratella.