Salvataggio Popolare di Bari, azioni gratis a chi parteciperà all'assemblea

Ma ci sarà rinuncia ad ogni pretesa o azione connessa agli aumenti di capitale. Forza Italia chiede intanto la nazionalizzazione

domenica 7 giugno 2020
Azioni concesse a titolo gratuito per un totale di 20 milioni di euro, a beneficio di tutti i soci che parteciperanno all'assemblea della Banca popolare di Bari. All'organismo sarà chiesto di votare il piano di salvataggio e di rilancio Fitd-Mcc. E' quanto prevede il Fondo interbancario di tutela dei depositi, d'intesa con Mediocredito centrale e con i commissari straordinari.

Il piano prevede anche un'offerta transattiva a beneficio dei soci che parteciperanno all'assemblea, pari a 2,38 euro per azione. Si tratta, si legge in una nota, dell'ultimo prezzo di quotazione del titolo nel mercato HI-MTF.

Ai soci verrà, infine, chiesta la rinuncia a ogni pretesa o azione connessa agli aumenti di capitale della Popolare di Bari, deliberati ed eseguiti nel corso degli esercizi 2014 e 2015. Sono esclusi da questa proposta i clienti della banca con posizioni in sofferenza o cosiddette"unlikely to pay", oltre alle altre categorie che saranno precisate nel documento esplicativo.

E intanto, il commissario regionale di Forza Italia, l'on Mauro D'Attis, e del vice commissario, il sen Dario Damiani, per tutelare azionisti e dipendenti chiedono che la più grande banca privata del Mezzogiorno venga privatizzata.

"Sul futuro della Banca Popolare di Bari abbiamo deciso di passare dalle parole ai fatti, presentando un emendamento al Dl Rilancio per la nazionalizzazione dell'istituto di credito. Lo abbiamo fatto perché quello che sta accendendo, senza soluzioni convincenti da parte del governo, è gravissimo e non si può continuare a non garantire i risparmiatori e gli oltre 70 mila azionisti beffati. La partecipazione statale al capitale sociale della banca rappresenta l'unica strada seria e concreta per mettere in sicurezza il futuro di un intero territorio e restituirgli un istituto che dreni liquidità alle aziende e alle famiglie. In gioco ci sono il posto di lavoro di tanti dipendenti, i risparmi dei clienti e i quelli degli azionisti. La trattativa in corso non ha ancora portato frutti, ma ciò che è certo è che la questione sia di rilevanza decisamente nazionale e il Ministero dell'Economia deve fare la sua parte così come fatto per tante altre realtà bancarie strategiche per il Paese. Riteniamo di aver formulato una proposta meritevole di accoglimento per salvare una delle banche più significative per il Mezzogiorno del Paese e ci aspettiamo che venga approvato per poter dire: "la politica c'è ed è in grado di risolvere fino in fondo i problemi". Anche su questo fronte, si gioca la credibilità della maggioranza".