Ritardi su vaccini, la Puglia finisce sul Financial Times

Interviene ItaliaViva Bat, «l'assoluta priorità è una: dare precedenza a chi, se prende il Covid, muore»

lunedì 12 aprile 2021 7.16
«La nostra regione alla ribalta, ahinoi, per le disfunzioni sulle vaccinazioni. Siamo finiti addirittura sulle pagine del Financial Times additati come "vivid example" di malfunzionamento, come anche prendiamo amaramente atto che la nostra Puglia si posiziona in coda tra le regioni italiane per "vaccinati"». Sono le parole di Ruggiero Crudele, esponente barlettano, a nome di ItaliaViva Bat.

«Il tutto nel marasma (dis)organizzativo e nel pressapochismo dei vertici sanitari regionali, in un caos alle spalle della salute dei pugliesi, tra "imbucati" che si vaccinano e disposizioni una dietro l'altra che si contraddicono e tentano di scaricare fallimenti e responsabilità ora sui medici di base, ora sul governo nazionale, ora sugli stessi cittadini.

L'ultima, della scorsa sera, il "liberi tutti" annunciato per oggi 12, con la circolare d'urgenza del Dipartimento regionale della Sanità che avrebbe consentito l'accesso alla vaccinazione a TUTTI gli over60 "che non si trovino in condizioni di estrema vulnerabilità e/o disabilità grave e SENZA ALCUNA PREVENTIVA CONFERMA di adesione o PRENOTAZIONE"! Eh va bene (male) che il sistema di prenotazione (dis)funziona a singhiozzo, ma che sarebbe successo da domani? Assembramenti a go-go, libero arbitrio nell'autodiagnosi di vulnerabilità, cittadini rimandati indietro per fine-dosi, scongelamenti dei vaccini casuali, caos su caos. Ma anche qui il condizionale è d'obbligo: per quanto firmata e bollinata, la circolare URGENTE di ieri sera è stata bloccata, in quanto violava la circolare nazionale del commissario governativo Figliuolo: ora domani 12 hanno libertà di presentarsi a vaccinarsi, sino ad esaurimento, solo i nati nel 1942!

Per il vero, "esaurita" è la nostra pazienza, bene ha fatto Ivan Scalfarotto stamane a preannunciare che martedì Italia Viva presenterà una mozione per ribadire le priorità vaccinali e mettere fine al fenomeno dei "saltafila": «"Ci sono state oltre 2 milioni di persone vaccinate come "altri", con paradossi come il caso pugliese finito sul Financial Times, dove il 98% degli over 70 è ancora in attesa perché si è data la precedenza ai "fuori lista". Sono grato a Draghi per aver sollevato anche un tema di coscienza individuale: c'è stata una pressione molto forte di categorie anche importanti che hanno minacciato scioperi e la debolezza delle regioni ha fatto il resto. L'assoluta priorità è una: dare precedenza a chi, se prende il Covid, muore; è necessario rimettere in ordine i fattori. Sono un nostalgico del Referendum sul titolo V e continuo a pensare che quella Riforma sarebbe stata utilissima nei giorni di oggi».