Ripartizione soldi delle sanzioni amministrative: la strana voce dei "Momenti progettuali"

La denuncia della consigliera comunale di Fronte Democratico, avv. Laura Di Pilato. Il VIDEO

lunedì 18 marzo 2019 15.26
«Ci risiamo! Il 2 marzo c.m. È stato approvato in giunta un provvedimento riguardante la destinazione dei proventi delle sanzioni amministrative. Hanno stimato, per l'anno 2019, un introito pari a 2,5 milioni di euro. Pertanto hanno redatto una tabella dove vengono esplicitati, voce per voce, come vengono ripartiti i soldi delle sanzioni. In questa tabella, però, vi è una voce strana, non chiara ed è quella che riguarda i "Momenti progettuali"». Lo afferma in un post sulla propria pagina facebook, la consigliera comunale di Fronte Democratico, avv. Laura Di Pilato.

«Una domanda mi sorge spontanea: cosa significa Momenti progettuali? A chi sono destinati? Quella approvata in Giunta è una delibera illegittima, perché ricordo ai nostri amministratori che ogni voce deve essere chiara e non suscettibile di altre valutazioni e/o modifiche.

Inserendo voci non chiare, tutto si può modificare e i 90 mila euro, così, sono suscettibili di varie destinazioni. Sarebbe opportuno dire chiaramente a chi sono destinati, evitando di ritrovarci sorprese poco gradite ... Questa è l'amministrazione dell'effimero e anche le delibere sono effimere se non si dice con chiarezza a chi si vogliono destinare quei 90 mila euro. Sarei curiosa di sapere se i "momenti progettuali" a cui si fa riferimento valgono così tanto perché 90 mila euro sono tanti! E non è possibile approvare una votazione in giunta con parere favorevole se alla base non vi è chiarezza.

Ricordo che le amministrazioni devono avere come priorità la trasparenza. In questa amministrazione non c'è trasparenza ma ci sono i "momenti progettuali" che dicono tutto e non dicono niente o forse vengono capiti solo dai soliti "amici degli amici".

Io esigo trasparenza, lo pretendo per il bene della nostra comunità. La parte politica - e non quella tecnica -, si assuma la responsabilità di dire la verità e di approvare pubblici mettendo in pratica il principio della trasparenza, altrimenti costringono i cittadini onesti come me, a dire la verità nelle opportune sedi!», conclude il suo post il consigliere Laura Di Pilato.