Regione: l'avv. Grazia Di Bari è stata nominata capogruppo del M5S Puglia
"Il dialogo istituzionale avviato con la maggioranza è al solo scopo di dare risposte concrete ai cittadini"
sabato 28 novembre 2020
12.13
L'andriese Grazia Di Bari, è stata chiamata a guidare, come capogruppo la pattuglia del rappresentanti all'assemblea regionale pugliese per il M5S. L'avvocato Di Bari è al suo secondo mandato consigliare ed è stata tra i rappresentanti pentastellati maggiormente suffragati alle ultime elezioni amministrative. Gli auguri di buon lavoro per questa importante nomina all'avvocato Di Bari da parte della redazione di AndriaViva.
«E' iniziata una nuova legislatura, in un momento di grandissima difficoltà, dove anche la Puglia vive momenti drammatici.
Siamo chiamati a dare risposte immediate per sostenere i pugliesi. Non è più il tempo delle polemiche.
Grazia Di Bari è stata nominata capogruppo del M5S Puglia e Cristian Casili è stato eletto vicepresidente del Consiglio regionale. Questo non vuol dire che tutto è deciso, ma segna l'inizio di un percorso basato sui temi e sulle priorità dei pugliesi in un momento in cui l'incertezza e la paura sono la normalità.
Il dialogo istituzionale avviato con la maggioranza è al solo scopo di dare risposte concrete ai cittadini, a cui non interessano le lotte politiche, in questo momento, ma solo uscire da questa situazione di emergenza.
Punti chiari e immediatamente realizzabili, di questo stiamo parlando. Nessuna poltrona in cambio di silenzio. Saranno i nostri iscritti a decidere se e come proseguire questo percorso con il loro voto. Chi ci ha votato lo ha fatto per realizzare obiettivi precisi:
abbattimento delle liste d'attesa, ripubblicizzazione di AqP, consorzi di bonifica che diano servizi reali e un costo dell'acqua equo per gli agricoltori di tutte le province, aumento della raccolta differenziata e promozione dell'economia circolare, tanto per citarne alcuni.
Ed è questo che vogliamo fare. Uniamo le forze per far rinascere la nostra splendida Puglia».
Ecco l'intervento della consigliera Grazia Di Bari nel corso del dibattito in Aula alle dichiarazioni programmatiche del presidente Emiliano
«Grazie, Presidente. Cittadini, consiglieri, abbiamo pensato bene, molto bene, al tipo di discorso da fare, al tempo che stiamo vivendo, alle sfide che attendono questo Consiglio regionale per i prossimi cinque anni. Ma prima di parlare del futuro dobbiamo fare un passo indietro, nel passato, prima ancora che la pandemia ci colpisse così duramente.
Presidente Emiliano, noi abbiamo contestato duramente quasi ogni sua scelta che ha compiuto nei cinque anni trascorsi; l'abbiamo fatto sui temi della politica, sulla sua analisi dei problemi e sulle soluzioni da lei proposte. Siamo stati la sentinella dei pugliesi, la coscienza della politica regionale. Vi abbiamo invitato a spendere meglio, ad aumentare il numero dei posti letto negli ospedali, nelle province e a trovare un nuovo modello di sviluppo economico.
Noi siamo quelli che hanno difeso duramente l'idea di un'agricoltura che è priorità per questa terra e non un fardello, come è stato il PSR, purtroppo. Abbiamo difeso le ragioni di chi ha voluto un modello di politica più partecipata. Abbiamo proposto un futuro diverso per il modello economico di Taranto e di Brindisi. Abbiamo fatto un lavoro che reputiamo importante sul piano dei rifiuti, e invitiamo questa Regione ad adottare le nostre conclusioni, visto che la proposta della scorsa legislatura non ha ancora risposto alle esigenze dei pugliesi in materia di raccolta differenziata e smaltimento dei rifiuti.
Sui trasporti, poi, c'è tantissimo da fare. Vorrei lavorare molto su questo tema, perché io sono figlia di un territorio, quello della BAT, che è toccato profondamente sul tema della sicurezza dei treni in cui viaggiamo. Ma c'è una Puglia intera che vive continui disagi su gomma e su rotaia, dal Gargano al Salento. Ad oggi, forse, proprio questo è il tema che ci vede più distanti. Le infrastrutture sono il tema dei temi per il meridione tutto e per la Puglia in particolare.
Il presente, però, ci descrive due cose. La prima: lei, Presidente, ha vinto le elezioni. Quel risultato le ha dato una maggioranza in grado di determinare Agenda politica, governance dell'ente e futuro della nostra Regione. La seconda cosa, ed è quella più importante di tutte, è che abbiamo davanti almeno un anno di emergenza sanitaria ed economica per la gestione della pandemia Covid. Ci sarà da stringere i denti per parare tutti i colpi per la gestione della pandemia, che ancora prenderemo, e ci sarà da pianificare il nostro futuro per recuperare una normalità che è ancora molto distante. I numeri dei contagi e dei decessi sono impietosi e tutte le falle del nostro Sistema sanitario regionale sono diventate evidenti: posti letti che mancano, ospedali chiusi che devono essere riaperti, medici ospedalieri e infermieri allo stremo, medici del territorio e pediatri lasciati in balia dell'incertezza e della paura delle famiglie che non sanno a chi rivolgersi e prestazioni sanitarie non legate al Covid rimandate continuamente, purtroppo.
Diciamo queste cose per amore di realismo e non per fare polemica. Non facciamo parte di coloro che sperano in un fallimento dei prossimi cinque anni. Noi viviamo e lavoriamo in Puglia, terra che amiamo, e ci batteremo perché sia una Regione migliore, con proposte serie come quella che farò personalmente sugli asili nido. Ma ogni narrazione ottimistica o apocalittica si scontrerà sempre con la realtà di una pandemia mondiale, che ha visto tutte le Regioni d'Italia unite nella stessa barca.
La realtà, come dice una canzone di De André, picchia forte e butta giù le porte e ci dice che da nord a sud questo è il tempo della responsabilità, anche se questa parola fa male. È il tempo di lavorare gomito a gomito, non è il tempo dei cultori di verità alternative, non è il tempo dei leader puliti politici milanesi che rifiutano la mascherina o la ridicolizzano, non è il tempo di chi dice "apriamo tutto o chiudiamo tutto". Questo è il tempo della concretezza, è il tempo di chi porta a casa i risultati. Quel che conta, almeno per noi, è l'idea che la Puglia resti una regione dove non vieni curato sulle barelle, nei bagni o nei parcheggi, vieni curato a casa o in un reparto, con la dignità che merita ogni paziente, in una Regione che non deve aspettare settimane, mesi, anni per le prestazioni sanitarie che spettano di diritto.
Lei, Presidente, ci ha cercato molto in questi anni. Ci ha chiesto sempre di prenderci le nostre responsabilità. Noi non le abbiamo mai chiesto niente, se non di accogliere le nostre proposte. Solo temi, sempre, ma senza garanzie, senza un percorso, senza un programma non si costruisce un ponte fra due sponde distanti. Chi ha interesse che il fiume scorra in mezzo, travolga tutto, fa parte di quel partito trasversale di chi pensa che le macerie siano meglio di una casa robusta, ma le fondamenta sono solide solo se si condivide un programma di lavori. Ecco, le abbiamo mai chiesto di partecipare alla scelta dell'ingegnere, dell'architetto o dei carpentieri? Le abbiamo solo chiesto di non utilizzare materiali scadenti. Non spetta a noi giudicare la sua Giunta, soprattutto perché non l'abbiamo ancora vista all'opera. Non facciamo processi alle intenzioni, non abbiamo partecipato al criterio che ha condotto alla sua scelta dei suoi assessori. Non ci interessava. A noi interessavano i programmi e i temi.
Abbiamo apprezzato la disponibilità che alcuni assessori ci hanno rappresentato per lavorare insieme, così come comprendiamo il silenzio di chi, per carattere o per percorso politico, preferisce stare lontano da noi. Ma i colleghi consiglieri e assessori, seppure possano non nutrire simpatia o stima nei nostri confronti, dovranno apprezzare i nostri temi.
A noi interessa un budget della salute, sostegno alle famiglie con persone disabili. Ci interessa, e lo seguiremo con grande forza, il potenziamento della medicina del territorio. Sosterremo l'istituzione dell'infermiere di famiglia e un approccio più completo su telemedicina e consultori.
Ieri è stata la Giornata internazionale contro la violenza sulle donne. Da un anno, il Governo Conte ha introdotto la legge nota come "Codice Rosso", che prevede nuovi reati per le vittime di violenza di genere. La sua Giunta dovrà sostenere più politiche di sostegno alla natalità e una nuova proposta sull'aumento degli asili nido pubblici. Glielo ricorderò personalmente, come Capogruppo, come avvocato e come donna.
Siamo interessati alla sottoscrizione di un accordo di programma per Taranto, volto a favorire, sulla base di un cronoprogramma, definito lo sviluppo di attività produttive compatibili con la normativa a tutela della salute e dell'ambiente, anche diverse dal ciclo produttivo siderurgico dell'area a caldo, nonché ad assicurare, al contempo, la tutela dei livelli occupazionali e il reimpiego dei dipendenti in amministrazione straordinaria. Lei lo sa, c'è un forte impegno da parte del Governo Conte anche su questo.
Siamo interessati a un Piano di rifiuti che preveda la chiusura del ciclo con realizzazione di impianti pubblici, sulla base del principio di prossimità. Siamo interessati alla tariffazione puntuale in tutti i comuni, per raggiungere l'obiettivo del 75 per cento di differenziata entro il 2025. Non siamo interessati a nuovi inceneritori. Non siamo interessati allo stallo sui trasporti. Vanno contemplati gli interventi relativi agli interventi di elettrificazione delle linee ferroviarie, soprattutto nel Salento. Va sostenuta la realizzazione delle infrastrutture di ricarica dei veicoli elettrici e la messa in sicurezza delle tratte di tutta la regione.
Siamo interessati a una semplificazione normativa in materia di urbanistica ed edilizia, alla pianificazione progressiva di interventi di verde pubblico urbano. Siamo interessati a recuperare il patrimonio immobiliare dismesso e guardiamo con attenzione ad ogni progetto di introduzione di nuovi alloggi popolari. Non siamo interessati a nuove speculazioni edilizie e al consumo di suolo.
Siamo netti sull'obiettivo dell'acqua pubblica: va garantito ai pugliesi che la gestione del servizio sia in mano pubblica e ciò anche mediante le necessarie operazioni di trasformazione della natura giuridica di AQP S.p.A., società partecipata dalla Regione e concessionaria del servizio sino al 2023. Va prevista la partecipazione, anche indiretta, dei Comuni nell'azienda e affidare direttamente il servizio da parte dell'Autorità idrica pugliese.
Siamo pronti a lavorare sul reddito energetico, con l'approvazione del regolamento e la pubblicazione dei bandi. Vogliamo promuovere l'autoconsumo e favorire l'istituzione della comunità energetica almeno attraverso l'avvio di un progetto pilota, modelli diffusi e distribuiti di produzione di energia da fonte rinnovabile; limitare impianti FER di grande taglia e favorire la delocalizzazione in aree industriali dismesse degli impianti situati in aree non idonee, assieme a un piano di incentivi e per l'efficientamento energetico degli edifici. Sono le nostre proposte sul tema energetico.
Il Recovery Plan impegnerà il futuro dell'Italia. La Puglia deve fare di più sui fondi europei, anche su formazione per i professionisti e orientamento degli imprenditori. Noi le proponiamo la creazione di un'unica piattaforma tecnologica regionale sulla quale pubblicare i bandi, con un ufficio regionale di supporto agli Enti locali e per la presentazione di progetti finanziati dalle Istituzioni europee. PugliaSviluppo S.p.A. va potenziata e messa a disposizione delle Istituzioni regionali, con un sistema semplificato di bandi e un più efficace sistema di controllo.
Lei, Presidente, ha assegnato l'Assessorato alla cultura a una figura che per curriculum e qualità umane merita stima. Però serve un impegno […]: la Puglia vive passivamente del fascino di una stagione culturale che vive in affanno e le condizioni sono drasticamente peggiorate nell'ultimo anno. Dobbiamo impegnarci soprattutto per i lavori del mondo dello spettacolo, che più di tutti in questo periodo stanno soffrendo la pandemia e la mancata completezza della regolarizzazione del settore.
Lo sviluppo economico della regione sarà al centro dei prossimi cinque anni. Serve un piano regionale di azione e potenziamento degli incubatori di impresa per stimolare la nascita di imprese attrattive legate ai distretti regionali. Segnalo soprattutto la necessità di supportare la ZES ionica e adriatica.
Il lavoro è la prima richiesta di ogni cittadino pugliese dalla politica. Noi le proponiamo l'introduzione di un Patto per il lavoro regionale che preveda un Piano strategico di azioni per l'occupazione giovanile e che includa il Piano straordinario Donne di Puglia per il lavoro, per l'occupazione femminile, un Piano straordinario di politiche formative per contrastare le crisi aziendali, per rafforzare le competenze dei lavoratori con percorsi formativi, progettati d'intesa con il mondo delle imprese, per far fronte alle crisi e salvaguardare le risorse umane, un tavolo permanente per l'aggiornamento e l'ampliamento del repertorio delle qualifiche professionali regionali e dei diplomi professionali.
Infine, due impegni politici e morali a cui teniamo particolarmente, perché disciplinano il territorio e gli uomini che lo governano: un Piano di rigenerazione del paesaggio e un confronto della Giunta e del Consiglio sui criteri che conducono alla scelta dei profili che andranno a prendersi un incarico di responsabilità nelle agenzie della Regione. E lei sa che la Puglia ha due agenzie su tutte che aspettano una nuova guida.
Questo percorso in questo clima politico inedito in Puglia ci mostra che, come il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte ha fatto prima di noi, mondi e persone diverse, se mettono le cose in chiaro e i programmi al primo posto, possono portare a casa ottimi risultati in Europa, in Italia, anche nei momenti più drammatici della gestione della pandemia. Uomini e donne di buona volontà devono stare al di sopra e oltre i giudizi sprezzanti di alcuni commentatori politici che ti definiscono statista o mercenario, anche se solo rispondi ai criteri di agibilità politica. Bisogna stare sopra al fango di chi vive la vita quindici secondi alla volta.
Io sono stata eletta nel Movimento 5 Stelle per fare gli interessi dei pugliesi e del mio territorio, la BAT, che sembra la Provincia che nessuno vuole in questa o in quell'altra maggioranza. Ancora una volta, invece, abbiamo portato una nutrita schiera di rappresentanze in maggioranza e opposizione. A noi non servono medagliette o denominazioni di origine politica. A noi interessano le soluzioni. Prendete un assessore da Brindisi, da Bari, da Roma, da Milano, ma mettete in campo le cose che ci servono, mettete la faccia sui territori, per costruire e non per distruggere, per trovare soluzioni. La democrazia e la politica sono uno sforzo incredibile, ma sono le persone a fare la differenza. Noi terremo la mente aperta e la testa sempre alta.
Grazie e buon lavoro a tutti noi».
«E' iniziata una nuova legislatura, in un momento di grandissima difficoltà, dove anche la Puglia vive momenti drammatici.
Siamo chiamati a dare risposte immediate per sostenere i pugliesi. Non è più il tempo delle polemiche.
Grazia Di Bari è stata nominata capogruppo del M5S Puglia e Cristian Casili è stato eletto vicepresidente del Consiglio regionale. Questo non vuol dire che tutto è deciso, ma segna l'inizio di un percorso basato sui temi e sulle priorità dei pugliesi in un momento in cui l'incertezza e la paura sono la normalità.
Il dialogo istituzionale avviato con la maggioranza è al solo scopo di dare risposte concrete ai cittadini, a cui non interessano le lotte politiche, in questo momento, ma solo uscire da questa situazione di emergenza.
Punti chiari e immediatamente realizzabili, di questo stiamo parlando. Nessuna poltrona in cambio di silenzio. Saranno i nostri iscritti a decidere se e come proseguire questo percorso con il loro voto. Chi ci ha votato lo ha fatto per realizzare obiettivi precisi:
abbattimento delle liste d'attesa, ripubblicizzazione di AqP, consorzi di bonifica che diano servizi reali e un costo dell'acqua equo per gli agricoltori di tutte le province, aumento della raccolta differenziata e promozione dell'economia circolare, tanto per citarne alcuni.
Ed è questo che vogliamo fare. Uniamo le forze per far rinascere la nostra splendida Puglia».
Ecco l'intervento della consigliera Grazia Di Bari nel corso del dibattito in Aula alle dichiarazioni programmatiche del presidente Emiliano
«Grazie, Presidente. Cittadini, consiglieri, abbiamo pensato bene, molto bene, al tipo di discorso da fare, al tempo che stiamo vivendo, alle sfide che attendono questo Consiglio regionale per i prossimi cinque anni. Ma prima di parlare del futuro dobbiamo fare un passo indietro, nel passato, prima ancora che la pandemia ci colpisse così duramente.
Presidente Emiliano, noi abbiamo contestato duramente quasi ogni sua scelta che ha compiuto nei cinque anni trascorsi; l'abbiamo fatto sui temi della politica, sulla sua analisi dei problemi e sulle soluzioni da lei proposte. Siamo stati la sentinella dei pugliesi, la coscienza della politica regionale. Vi abbiamo invitato a spendere meglio, ad aumentare il numero dei posti letto negli ospedali, nelle province e a trovare un nuovo modello di sviluppo economico.
Noi siamo quelli che hanno difeso duramente l'idea di un'agricoltura che è priorità per questa terra e non un fardello, come è stato il PSR, purtroppo. Abbiamo difeso le ragioni di chi ha voluto un modello di politica più partecipata. Abbiamo proposto un futuro diverso per il modello economico di Taranto e di Brindisi. Abbiamo fatto un lavoro che reputiamo importante sul piano dei rifiuti, e invitiamo questa Regione ad adottare le nostre conclusioni, visto che la proposta della scorsa legislatura non ha ancora risposto alle esigenze dei pugliesi in materia di raccolta differenziata e smaltimento dei rifiuti.
Sui trasporti, poi, c'è tantissimo da fare. Vorrei lavorare molto su questo tema, perché io sono figlia di un territorio, quello della BAT, che è toccato profondamente sul tema della sicurezza dei treni in cui viaggiamo. Ma c'è una Puglia intera che vive continui disagi su gomma e su rotaia, dal Gargano al Salento. Ad oggi, forse, proprio questo è il tema che ci vede più distanti. Le infrastrutture sono il tema dei temi per il meridione tutto e per la Puglia in particolare.
Il presente, però, ci descrive due cose. La prima: lei, Presidente, ha vinto le elezioni. Quel risultato le ha dato una maggioranza in grado di determinare Agenda politica, governance dell'ente e futuro della nostra Regione. La seconda cosa, ed è quella più importante di tutte, è che abbiamo davanti almeno un anno di emergenza sanitaria ed economica per la gestione della pandemia Covid. Ci sarà da stringere i denti per parare tutti i colpi per la gestione della pandemia, che ancora prenderemo, e ci sarà da pianificare il nostro futuro per recuperare una normalità che è ancora molto distante. I numeri dei contagi e dei decessi sono impietosi e tutte le falle del nostro Sistema sanitario regionale sono diventate evidenti: posti letti che mancano, ospedali chiusi che devono essere riaperti, medici ospedalieri e infermieri allo stremo, medici del territorio e pediatri lasciati in balia dell'incertezza e della paura delle famiglie che non sanno a chi rivolgersi e prestazioni sanitarie non legate al Covid rimandate continuamente, purtroppo.
Diciamo queste cose per amore di realismo e non per fare polemica. Non facciamo parte di coloro che sperano in un fallimento dei prossimi cinque anni. Noi viviamo e lavoriamo in Puglia, terra che amiamo, e ci batteremo perché sia una Regione migliore, con proposte serie come quella che farò personalmente sugli asili nido. Ma ogni narrazione ottimistica o apocalittica si scontrerà sempre con la realtà di una pandemia mondiale, che ha visto tutte le Regioni d'Italia unite nella stessa barca.
La realtà, come dice una canzone di De André, picchia forte e butta giù le porte e ci dice che da nord a sud questo è il tempo della responsabilità, anche se questa parola fa male. È il tempo di lavorare gomito a gomito, non è il tempo dei cultori di verità alternative, non è il tempo dei leader puliti politici milanesi che rifiutano la mascherina o la ridicolizzano, non è il tempo di chi dice "apriamo tutto o chiudiamo tutto". Questo è il tempo della concretezza, è il tempo di chi porta a casa i risultati. Quel che conta, almeno per noi, è l'idea che la Puglia resti una regione dove non vieni curato sulle barelle, nei bagni o nei parcheggi, vieni curato a casa o in un reparto, con la dignità che merita ogni paziente, in una Regione che non deve aspettare settimane, mesi, anni per le prestazioni sanitarie che spettano di diritto.
Lei, Presidente, ci ha cercato molto in questi anni. Ci ha chiesto sempre di prenderci le nostre responsabilità. Noi non le abbiamo mai chiesto niente, se non di accogliere le nostre proposte. Solo temi, sempre, ma senza garanzie, senza un percorso, senza un programma non si costruisce un ponte fra due sponde distanti. Chi ha interesse che il fiume scorra in mezzo, travolga tutto, fa parte di quel partito trasversale di chi pensa che le macerie siano meglio di una casa robusta, ma le fondamenta sono solide solo se si condivide un programma di lavori. Ecco, le abbiamo mai chiesto di partecipare alla scelta dell'ingegnere, dell'architetto o dei carpentieri? Le abbiamo solo chiesto di non utilizzare materiali scadenti. Non spetta a noi giudicare la sua Giunta, soprattutto perché non l'abbiamo ancora vista all'opera. Non facciamo processi alle intenzioni, non abbiamo partecipato al criterio che ha condotto alla sua scelta dei suoi assessori. Non ci interessava. A noi interessavano i programmi e i temi.
Abbiamo apprezzato la disponibilità che alcuni assessori ci hanno rappresentato per lavorare insieme, così come comprendiamo il silenzio di chi, per carattere o per percorso politico, preferisce stare lontano da noi. Ma i colleghi consiglieri e assessori, seppure possano non nutrire simpatia o stima nei nostri confronti, dovranno apprezzare i nostri temi.
A noi interessa un budget della salute, sostegno alle famiglie con persone disabili. Ci interessa, e lo seguiremo con grande forza, il potenziamento della medicina del territorio. Sosterremo l'istituzione dell'infermiere di famiglia e un approccio più completo su telemedicina e consultori.
Ieri è stata la Giornata internazionale contro la violenza sulle donne. Da un anno, il Governo Conte ha introdotto la legge nota come "Codice Rosso", che prevede nuovi reati per le vittime di violenza di genere. La sua Giunta dovrà sostenere più politiche di sostegno alla natalità e una nuova proposta sull'aumento degli asili nido pubblici. Glielo ricorderò personalmente, come Capogruppo, come avvocato e come donna.
Siamo interessati alla sottoscrizione di un accordo di programma per Taranto, volto a favorire, sulla base di un cronoprogramma, definito lo sviluppo di attività produttive compatibili con la normativa a tutela della salute e dell'ambiente, anche diverse dal ciclo produttivo siderurgico dell'area a caldo, nonché ad assicurare, al contempo, la tutela dei livelli occupazionali e il reimpiego dei dipendenti in amministrazione straordinaria. Lei lo sa, c'è un forte impegno da parte del Governo Conte anche su questo.
Siamo interessati a un Piano di rifiuti che preveda la chiusura del ciclo con realizzazione di impianti pubblici, sulla base del principio di prossimità. Siamo interessati alla tariffazione puntuale in tutti i comuni, per raggiungere l'obiettivo del 75 per cento di differenziata entro il 2025. Non siamo interessati a nuovi inceneritori. Non siamo interessati allo stallo sui trasporti. Vanno contemplati gli interventi relativi agli interventi di elettrificazione delle linee ferroviarie, soprattutto nel Salento. Va sostenuta la realizzazione delle infrastrutture di ricarica dei veicoli elettrici e la messa in sicurezza delle tratte di tutta la regione.
Siamo interessati a una semplificazione normativa in materia di urbanistica ed edilizia, alla pianificazione progressiva di interventi di verde pubblico urbano. Siamo interessati a recuperare il patrimonio immobiliare dismesso e guardiamo con attenzione ad ogni progetto di introduzione di nuovi alloggi popolari. Non siamo interessati a nuove speculazioni edilizie e al consumo di suolo.
Siamo netti sull'obiettivo dell'acqua pubblica: va garantito ai pugliesi che la gestione del servizio sia in mano pubblica e ciò anche mediante le necessarie operazioni di trasformazione della natura giuridica di AQP S.p.A., società partecipata dalla Regione e concessionaria del servizio sino al 2023. Va prevista la partecipazione, anche indiretta, dei Comuni nell'azienda e affidare direttamente il servizio da parte dell'Autorità idrica pugliese.
Siamo pronti a lavorare sul reddito energetico, con l'approvazione del regolamento e la pubblicazione dei bandi. Vogliamo promuovere l'autoconsumo e favorire l'istituzione della comunità energetica almeno attraverso l'avvio di un progetto pilota, modelli diffusi e distribuiti di produzione di energia da fonte rinnovabile; limitare impianti FER di grande taglia e favorire la delocalizzazione in aree industriali dismesse degli impianti situati in aree non idonee, assieme a un piano di incentivi e per l'efficientamento energetico degli edifici. Sono le nostre proposte sul tema energetico.
Il Recovery Plan impegnerà il futuro dell'Italia. La Puglia deve fare di più sui fondi europei, anche su formazione per i professionisti e orientamento degli imprenditori. Noi le proponiamo la creazione di un'unica piattaforma tecnologica regionale sulla quale pubblicare i bandi, con un ufficio regionale di supporto agli Enti locali e per la presentazione di progetti finanziati dalle Istituzioni europee. PugliaSviluppo S.p.A. va potenziata e messa a disposizione delle Istituzioni regionali, con un sistema semplificato di bandi e un più efficace sistema di controllo.
Lei, Presidente, ha assegnato l'Assessorato alla cultura a una figura che per curriculum e qualità umane merita stima. Però serve un impegno […]: la Puglia vive passivamente del fascino di una stagione culturale che vive in affanno e le condizioni sono drasticamente peggiorate nell'ultimo anno. Dobbiamo impegnarci soprattutto per i lavori del mondo dello spettacolo, che più di tutti in questo periodo stanno soffrendo la pandemia e la mancata completezza della regolarizzazione del settore.
Lo sviluppo economico della regione sarà al centro dei prossimi cinque anni. Serve un piano regionale di azione e potenziamento degli incubatori di impresa per stimolare la nascita di imprese attrattive legate ai distretti regionali. Segnalo soprattutto la necessità di supportare la ZES ionica e adriatica.
Il lavoro è la prima richiesta di ogni cittadino pugliese dalla politica. Noi le proponiamo l'introduzione di un Patto per il lavoro regionale che preveda un Piano strategico di azioni per l'occupazione giovanile e che includa il Piano straordinario Donne di Puglia per il lavoro, per l'occupazione femminile, un Piano straordinario di politiche formative per contrastare le crisi aziendali, per rafforzare le competenze dei lavoratori con percorsi formativi, progettati d'intesa con il mondo delle imprese, per far fronte alle crisi e salvaguardare le risorse umane, un tavolo permanente per l'aggiornamento e l'ampliamento del repertorio delle qualifiche professionali regionali e dei diplomi professionali.
Infine, due impegni politici e morali a cui teniamo particolarmente, perché disciplinano il territorio e gli uomini che lo governano: un Piano di rigenerazione del paesaggio e un confronto della Giunta e del Consiglio sui criteri che conducono alla scelta dei profili che andranno a prendersi un incarico di responsabilità nelle agenzie della Regione. E lei sa che la Puglia ha due agenzie su tutte che aspettano una nuova guida.
Questo percorso in questo clima politico inedito in Puglia ci mostra che, come il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte ha fatto prima di noi, mondi e persone diverse, se mettono le cose in chiaro e i programmi al primo posto, possono portare a casa ottimi risultati in Europa, in Italia, anche nei momenti più drammatici della gestione della pandemia. Uomini e donne di buona volontà devono stare al di sopra e oltre i giudizi sprezzanti di alcuni commentatori politici che ti definiscono statista o mercenario, anche se solo rispondi ai criteri di agibilità politica. Bisogna stare sopra al fango di chi vive la vita quindici secondi alla volta.
Io sono stata eletta nel Movimento 5 Stelle per fare gli interessi dei pugliesi e del mio territorio, la BAT, che sembra la Provincia che nessuno vuole in questa o in quell'altra maggioranza. Ancora una volta, invece, abbiamo portato una nutrita schiera di rappresentanze in maggioranza e opposizione. A noi non servono medagliette o denominazioni di origine politica. A noi interessano le soluzioni. Prendete un assessore da Brindisi, da Bari, da Roma, da Milano, ma mettete in campo le cose che ci servono, mettete la faccia sui territori, per costruire e non per distruggere, per trovare soluzioni. La democrazia e la politica sono uno sforzo incredibile, ma sono le persone a fare la differenza. Noi terremo la mente aperta e la testa sempre alta.
Grazie e buon lavoro a tutti noi».