Ospedale "Bonomo", Marmo: «Presentate le problematiche più urgenti»
Il consigliere regionale di Forza Italia dopo l'incontro con l'Asl Bt
giovedì 5 maggio 2016
14.02
«Rispetto ad una materia sensibile come la sanità pubblica, nello specifico quella che riguarda da vicino la comunità andriese e l'ospedale "Bonomo", abbiamo avviato un percorso di confronto e di condivisione con la direzione generale della Asl Bat, finalizzato al raggiungimento della migliore pianificazione socio sanitaria possibile, compatibile con i tempi e le risorse disponibili, nel quadro del discusso piano di riordino regionale e delle modifiche successive al suo tortuoso iter istituzionale».
Così il consigliere regionale Nino Marmo, componente della commissione sanità, sintetizza il suo pensiero dopo la recente visita effettuata in tutti i reparti del nosocomio andriese ed il successivo incontro con il dr. Ottavio Narracci, cui ha resocontato nel dettaglio le risultanze dell'ispezione.
«Al direttore generale - ha ricordato Marmo - ho rappresentato le problematiche più urgenti del "Bonomo", a partire dalla necessità di recuperare al più presto i circa 50 posti letto inespressi a causa di una cattiva razionalizzazione degli spazi, innalzando il deficitario e penalizzante rapporto posti letto/abitanti. Occorrerà pertanto porre mano alla ristrutturazione del sesto piano e dell'ex padiglione della rianimazione, mettendo a regime l'utilizzo di tutti i letti operatori, per limitare le degenze pre-operatorie e liberare posti letto più velocemente. Sarà poi indispensabile adeguare in tempi rapidi la pianta organica, attualmente piena di caselle vuote, a partire dai primari (Neurochirurgia, Pronto soccorso, Medicina, Pediatria, Urologia) e giù a cascata per tutto il personale infermieristico, autentico nervo scoperto del Bonomo". In questa ottica - ha proseguito Marmo - le risposte sono state confortanti, perché i concorsi per i primari sarebbero in dirittura d'arrivo, mentre il personale infermieristico sarà a breve integrato con l'immissione di alcune decine di unità, in deroga concordata al blocco delle assunzioni. Certo, permangono numerose criticità su cui abbiamo sollecitato la ferma attenzione della direzione generale, riscontrando grande sensibilità ed ascolto. Dalla incongruità degli attuali 14 posti letto in Medicina, con medici in condominio con l'ospedale di Canosa, alla disagiata allocazione dell'Ambulatorio Ginecologico; dalle carenze di una Pediatria all'osso, priva di spazi idonei per la Neonatologia Patologica e senza un Pronto Soccorso Pediatrico, alle sale parto ormai tecnologicamente datate della Ginecologia; dalla promiscuità tra Urologia e Neurologia, alla fatiscenza e inospitalità dei locali del Laboratorio Analisi; dalla mancanza di una struttura semplice ed autonoma di Emodinamica, alla carenza di macchine di ultima generazione e di tecnici specializzati per la Radiologia. Senza dimenticare - ha concluso Marmo - che nell'ottica di un futuro nuovo ospedale, non è pensabile rinunciare a pur ridotte unità di Otorino, Chirurgia plastica, Oculistica e Nefrologia».
Così il consigliere regionale Nino Marmo, componente della commissione sanità, sintetizza il suo pensiero dopo la recente visita effettuata in tutti i reparti del nosocomio andriese ed il successivo incontro con il dr. Ottavio Narracci, cui ha resocontato nel dettaglio le risultanze dell'ispezione.
«Al direttore generale - ha ricordato Marmo - ho rappresentato le problematiche più urgenti del "Bonomo", a partire dalla necessità di recuperare al più presto i circa 50 posti letto inespressi a causa di una cattiva razionalizzazione degli spazi, innalzando il deficitario e penalizzante rapporto posti letto/abitanti. Occorrerà pertanto porre mano alla ristrutturazione del sesto piano e dell'ex padiglione della rianimazione, mettendo a regime l'utilizzo di tutti i letti operatori, per limitare le degenze pre-operatorie e liberare posti letto più velocemente. Sarà poi indispensabile adeguare in tempi rapidi la pianta organica, attualmente piena di caselle vuote, a partire dai primari (Neurochirurgia, Pronto soccorso, Medicina, Pediatria, Urologia) e giù a cascata per tutto il personale infermieristico, autentico nervo scoperto del Bonomo". In questa ottica - ha proseguito Marmo - le risposte sono state confortanti, perché i concorsi per i primari sarebbero in dirittura d'arrivo, mentre il personale infermieristico sarà a breve integrato con l'immissione di alcune decine di unità, in deroga concordata al blocco delle assunzioni. Certo, permangono numerose criticità su cui abbiamo sollecitato la ferma attenzione della direzione generale, riscontrando grande sensibilità ed ascolto. Dalla incongruità degli attuali 14 posti letto in Medicina, con medici in condominio con l'ospedale di Canosa, alla disagiata allocazione dell'Ambulatorio Ginecologico; dalle carenze di una Pediatria all'osso, priva di spazi idonei per la Neonatologia Patologica e senza un Pronto Soccorso Pediatrico, alle sale parto ormai tecnologicamente datate della Ginecologia; dalla promiscuità tra Urologia e Neurologia, alla fatiscenza e inospitalità dei locali del Laboratorio Analisi; dalla mancanza di una struttura semplice ed autonoma di Emodinamica, alla carenza di macchine di ultima generazione e di tecnici specializzati per la Radiologia. Senza dimenticare - ha concluso Marmo - che nell'ottica di un futuro nuovo ospedale, non è pensabile rinunciare a pur ridotte unità di Otorino, Chirurgia plastica, Oculistica e Nefrologia».