Nuova Andria, bilancio della stagione di mister Sinisi
Decisamente positivo l'andamento della stagione nonostante i playoff sfumati all'ultima giornata
giovedì 20 aprile 2017
Come alla fine del girone d'andata, non poteva mancare l'intervista di fine anno a mister Cosimo Sinisi, tecnico della Nuova Andria, a cura dell'ufficio stampa della società federiciana, che milita nel campionato di Prima Categoria. Purtroppo l'obiettivo play-off non è stato raggiunto ma questo aspetto nulla toglie a un campionato che la squadra ha condotto in maniera brillante.
Pensi sia mancato qualcosa alla squadra? Hai qualche rimpianto? «C'è rammarico per non aver avuto la possibilità di fare i play-off, tuttavia non dimentichiamo che abbiamo assunto consapevolezza e consistenza (tecnica) solo nella seconda parte del campionato. È mancata la continuità. Abbiamo sbagliato partite più alla nostra portata tipo quella contro Matinum, Herdonia e Sammarco; e poi il pareggio con l'Audace e il Celle di San Vito».
Il momento più bello e più brutto di questa stagione: «Il più bello sicuramente è la rimonta da 3 a 1 a 3 a 4 contro la Virtus Molfetta. Il più brutto, invece, la sconfitta a Mattinata per 3 a 1; lì non siamo mai entrati in partita».
La squadra che ti ha sorpreso e quella che pensavi avesse una marcia in più e poi invece un po' ti ha deluso: «La squadra che mi ha sorpreso è stata il Celle di San Vito che nel girone di ritorno ha inanellato una serie impressionante di risultati positivi che l'hanno premiata con il meritato terzo posto. Quella che mi ha deluso è il Trinitapoli sia per la posizione finale di classifica (ha fatto un girone di ritorno da retrocessione), sia per quello che non è riuscito a fare nell'ultima partita contro il Borgorosso dove era in vantaggio per 3 a 1 ma poi ha pareggiato negandoci di fatto la possibilità di andare ai play-off».
Qual è stata la partita più bella del girone di ritorno? «Sicuramente l'ultima, il derby. Si è giocato ad alti ritmi e con tante occasioni da entrambe le parti».
So che è una domanda "scomoda" ma qual è il giocatore che ti ha stupito di più? «Il calcio è uno sport di squadra e non è giusto evidenziare il singolo rispetto al gruppo. Diciamo che tutti, nel bene e nel male, hanno contribuito ad ottenere il risultato conseguito».
Ai play-off Celle e Borgorosso e la vincente tra queste contro il Terlizzi. Un pronostico: «Tre ottime squadre arrivate anche in perfetta graduatoria. Per me Terlizzi».
Hai un messaggio da lasciare a qualcuno? «Vorrei dire che il calcio è un gioco. Lo è in tutte le categorie in cui si gioca, dalla Serie A alla Terza Categoria, lasciamo quindi che rimanga tale. Certi giochetti o calcoli che potrebbero avvantaggiare una società piuttosto che un'altra non dovrebbero esistere».
Pensi sia mancato qualcosa alla squadra? Hai qualche rimpianto? «C'è rammarico per non aver avuto la possibilità di fare i play-off, tuttavia non dimentichiamo che abbiamo assunto consapevolezza e consistenza (tecnica) solo nella seconda parte del campionato. È mancata la continuità. Abbiamo sbagliato partite più alla nostra portata tipo quella contro Matinum, Herdonia e Sammarco; e poi il pareggio con l'Audace e il Celle di San Vito».
Il momento più bello e più brutto di questa stagione: «Il più bello sicuramente è la rimonta da 3 a 1 a 3 a 4 contro la Virtus Molfetta. Il più brutto, invece, la sconfitta a Mattinata per 3 a 1; lì non siamo mai entrati in partita».
La squadra che ti ha sorpreso e quella che pensavi avesse una marcia in più e poi invece un po' ti ha deluso: «La squadra che mi ha sorpreso è stata il Celle di San Vito che nel girone di ritorno ha inanellato una serie impressionante di risultati positivi che l'hanno premiata con il meritato terzo posto. Quella che mi ha deluso è il Trinitapoli sia per la posizione finale di classifica (ha fatto un girone di ritorno da retrocessione), sia per quello che non è riuscito a fare nell'ultima partita contro il Borgorosso dove era in vantaggio per 3 a 1 ma poi ha pareggiato negandoci di fatto la possibilità di andare ai play-off».
Qual è stata la partita più bella del girone di ritorno? «Sicuramente l'ultima, il derby. Si è giocato ad alti ritmi e con tante occasioni da entrambe le parti».
So che è una domanda "scomoda" ma qual è il giocatore che ti ha stupito di più? «Il calcio è uno sport di squadra e non è giusto evidenziare il singolo rispetto al gruppo. Diciamo che tutti, nel bene e nel male, hanno contribuito ad ottenere il risultato conseguito».
Ai play-off Celle e Borgorosso e la vincente tra queste contro il Terlizzi. Un pronostico: «Tre ottime squadre arrivate anche in perfetta graduatoria. Per me Terlizzi».
Hai un messaggio da lasciare a qualcuno? «Vorrei dire che il calcio è un gioco. Lo è in tutte le categorie in cui si gioca, dalla Serie A alla Terza Categoria, lasciamo quindi che rimanga tale. Certi giochetti o calcoli che potrebbero avvantaggiare una società piuttosto che un'altra non dovrebbero esistere».