Niente apparentamenti in vista del ballottaggio ad Andria: Bruno e Coratella avanti da soli

I due candidati sindaco confermano nessuna alleanza in vista della decisiva tornata elettorale del 4 e 5 ottobre

domenica 27 settembre 2020 11.06
A cura di Antonio D'Oria
Niente apparentamenti nè alleanze, si va avanti per la propria strada. Sarà una sfida "all'ultimo voto" quella tra la candidata sindaca di centrosinistra, Giovanna Bruno, e il candidato del Movimento 5 Stelle, Michele Coratella, in vista del ballottaggio dei prossimi 4 e 5 ottobre per la carica di nuovo Sindaco di Andria. Si finisce così come si è cominciato: da entrambe le parti si è ribadita la ferma volontà di correre da soli in questa partita, senza intese dell'ultimo minuto con altre liste, proprio come entrambi i candidati avevano annunciato sin dall'inizio della campagna elettorale. Sarà fondamentale, invece, il sostegno dei leader nazionali delle rispettive coalizioni: nei giorni scorsi ha fatto tappa ad Andria (per la seconda volta) il Ministro degli Esteri e leader pentastellato Luigi Di Maio, mentre per il centrosinistra non è da escludere un nuovo arrivo in città del segretario nazionale del PD, Nicola Zingaretti, e del riconfermato Governatore della Regione Puglia, Michele Emiliano.

Una sfida diversa per entrambe le compagini rispetto all'ultima tornata elettorale per le Comunali di cinque anni fa, quando il centrosinistra arrivò secondo alle spalle del centrodestra, poi vittorioso con il bis di Nicola Giorgino dopo il 2010, mentre il movimento pentastellato si piazzò terzo sempre con Michele Coratella come candidato sindaco. Centrosinistra e 5 Stelle, questa volta, arrivano insieme alla sfida decisiva e non intendono modificare di una virgola il proprio modus operandi: la vittoria arriverà per uno o per altro senza ulteriori coinvolgimenti. L'esito finale del voto avrà un certo peso per entrambe le coalizioni anche storicamente parlando: il centrosinistra non è più alla guida della città dal 2009, quando a Palazzo di Città era insediata la giunta di Vincenzo Zaccaro e allora l'attuale candidata sindaca Giovanna Bruno era assessore ai Lavori Pubblici. Il Movimento 5 Stelle, invece, raggiunge per la prima volta il ballottaggio e, in caso di vittoria, andrebbe al governo della città federiciana per la prima volta in assoluto. Una situazione inusuale in Puglia: solo ad Andria e a Manduria il movimento pentastellato è ancora in gara per raggiungere lo scranno più alto di Palazzo di Città.

In vista della seconda tornata elettorale in programma fra una settimana, la partita è apertissima: dopo il primo turno l'affermazione di Giovanna Bruno e delle liste di centrosinistra è risultata abbastanza netta con il 38% delle preferenze, quasi il doppio di Michele Coratella che ha ricevuto poco meno del 21% di preferenze superando di soli 172 voti il candidato sindaco di centrodestra Antonio Scamarcio. Sarà decisivo il voto dei cittadini che hanno dato la propria preferenza per gli altri sindaci in gara ovvero Scamarcio, Marmo e Di Pilato, un buon 40% che potrebbe confermare il successo di Giovanna Bruno al primo turno o ribaltare completamente la situazione a favore dei 5 Stelle: Andria attende con trepidazione il suo nuovo Sindaco.