Montepluciano: «Tangenziale, bretella sud. Si distruggerebbero chilometri di suolo fertilissimo»

Alcune considerazioni di ordine ambientale quelle che rende note lo storico ecologista andriese

mercoledì 12 gennaio 2022
Si ritorna a parlare della possibile "riesumazione" del progetto della bretella sud della nuova tangenziale. Con le osservazioni ambientaliste espresse dal noto ecologista ante litteram, Nicola Montepluciano, alcuni punti su cui riflettere e considerare.

«Ci risiamo. La Provincia, un Ente che doveva scomparire, cerca di far ripartire il progetto della nuova tangenziale, detta Bretella Sud. Ecco una serie di motivi che dimostrano l'inutilità e la dannosità di questa ennesima strada.
Una tangenziale vera e propria Andria ce l'ha.
Grazie a questa il problema del traffico dei mezzi pesanti in città non esiste più da molti anni. All'interno della città esiste traffico congestionato essenzialmente in alcune ore della giornata, ma per motivi indipendenti dalla tangenziale.
L' eventuale tangenziale bis distruggerebbe chilometri di suolo fertilissimo molto utile a fini agricoli e distruggerebbe perciò tanto lavoro agricolo.
Avremo, ancora, chilometri di suolo impermeabilizzato, che non potrà assorbire acqua piovana e, quindi, ricaricare le falde acquifere, tanto utili alla nostra agricoltura, visto che nel territorio di Andria vi sono tanti pozzi artesiani per emungimento di acqua ad uso agricolo e non solo.
L'acqua non assorbita dal suolo contribuisce al ruscellamento con erosione del suolo agricolo e quindi altro danno per l'agricoltura. Ma in caso di forte ed insistente pioggia i vari ruscellamenti, provocati dal già vasto reticolo stradale, possono confluire in un punto basso e determinare allagamenti di campagne. Non parliamo poi se si dovesse avere alluvione anche di piccola entità. Avremmo danni di enorme consistenza.
La tangenziale aggiuntiva avrà la stessa sorte di quella esistente, cioè scarsa manutenzione; infatti, in certi tratti la pavimentazione è in cattivo stato. La segnaletica stradale verticale spesso è illeggibile perché occultata dai rami degli alberi non potati, è come se non ci fosse.
Questa ennesima chilometrica strada produrrà calore, come tutte le strade asfaltate, dando ulteriore forza al riscaldamento climatico.
Ci viene detto che la somma stanziata è destinata solo alla realizzazione della tangenziale in questione, diversamente andrebbe perduta. Ma forse non tutti sanno che dopo la costruzione della nuova tangenziale la vecchia tangenziale, alquanto malridotta, sarà consegnata al Comune di Andria che dovrà provvedere alla manutenzione. E con quali soldi? Con quelli delle nostre tasse ciò che comporterà ancora aumenti. Viste le osservazioni esposte sarebbe meglio perderla.
Ma si impone una riflessione. Perchè l'intelligenza umana deve soggiacere ad una regola limitante, in base alla quale se non si costruisce la tangenziale bis la somma ad essa destinata va perduta, mentre ci sono vere urgenze sempre di carattere stradale che interessano il territorio di Andria? I residenti di Montegrosso lamentano disagi causati dal nuovo tracciato della Strada Provinciale Andria-Canosa, la Strada Provinciale Andria-Bisceglie presenta vari tratti disagevoli da percorrere. Non si può fare in modo che quella somma, o parte di essa, sia destinata alla soluzione dei problemi di queste due strade?», conclude l'ecologista andriese Nicola Montepulciano.