Modifiche alla Ztl, le considerazioni del Comitato Residenti Centro Storico

"Nessuna contrapposizione con gli esercenti"

mercoledì 16 gennaio 2019 10.45
Il Comitato Residenti Centro Storico di Andria a seguito della decisione presa dall'amministrazione comunale di modificare la fascia oraria della Ztl che ora sarà attiva dalle ore 21 alle 5 di mattina esprime alcune considerazioni non solo sulla stessa zona a traffico limitato ama anche sullo sviluppo del centro-storico focalizzando l'attenzione sul rapporto residenti-esercenti.

Ecco la presa di posizione del comitato andriese.

Sulla ZTL
Il centro storico di Andria è molto vasto e articolato. Di conseguenza, anche nel comitato, le posizioni sul tema sono diversificate. Più che modificare ulteriormente gli orari di accesso e uscita si può pensare di modificare il perimetro dell'area interdetta alla circolazione, distinguendo la disciplina dell'anello, Piazza "Catuma, piazza Cattedrale, Piazza la Corte e Via Vaglio dalle altre aree che sono meno interessate dal traffico veicolare serale, nel quale non solo non è pensabile che si torni al caos precedente ma occorre persino maggiore rigore. Subito dopo la distribuzione dei pass, occorre che si regolino le soste dei non residenti nell'area quando la ZTL è attiva. Alle regole dovranno seguire le sanzioni e soprattutto le misure preventive, come ad esempio l'istituzione di controlli a tutti i varchi in uscita, come ad esempio quello di via Sant'Agostino o del Gelso, che (lo abbiamo segnalato più volte) vengono utilizzati per far defluire le auto che in un modo o nell'altro entrano senza attraversare i varchi controllati elettronicamente.

Sullo sviluppo del centro-storico e sul rapporto residenti-esercenti
Chiariamo (e ribadiamo per l'ennesima volta) che non esiste alcuna contrapposizione ("guerra") totale da residenti ed esercenti, la stragrande maggioranza dei quali ha sempre tenuto un comportamento corretto e rispettoso. Sussistono solo specifiche controversie che in alcuni casi sono sfociate (purtroppo) in contenziosi giudiziari (anche di natura penale), di cui il Comitato non si è mai occupato per evitare qualunque strumentalizzazione. Non esiste un problema residenti-esercenti ma un confronto che talvolta è una contrapposizione di interessi. In questo contesto, è fondamentale che si chiarisca che non sono solo gli esercenti a sostenere l'economia locale. Giusto per fare un esempio: molti residenti o comunque proprietari di case non procedono ad ulteriori acquisti ovvero alla ristrutturazione degli immobili perché temono che si ritorni al caos che imperava fino all'estate scorsa (e che ancora impera in alcune aree). Parliamo di centinaia di migliaia di euro che non vengono riversati nell'economia locale. Ed è solo un esempio. Quindi evitiamo qualsiasi retorica, guardiamo con equilibrio al presente e al futuro, senza isterismi o allarmismi legati alle congiunture più o meno favorevoli di un determinato periodo temporale.