Michele Coratella (M5S): "Gravi e pesanti i rilievi della Corte dei conti e della Procura della Corte dei conti"
"Per rimettere in piedi un comune, servirà molta pazienza, molto tempo, anche notti insonni e molta collaborazione"
giovedì 28 febbraio 2019
6.40
Il Comune di Andria attenzionato non solo dalla Corte dei conti ma anche dalla Procura presso il giudice contabile, per la sua grave situazione finanziaria. A comunicare questa situazione è il capogruppo del M5S al Comune di Andria, l'avv. Michele Coratella.
"Ormai anche la Corte dei Conti e la Procura della Corte dei Conti si esprimono negativamente sul Comune di Andria con atti quasi simultanei, con una parola, in "stereofonia". Stavamo per informare i cittadini circa il contenuto della Relazione del Procuratore della Corte dei Conti, relativa all'inaugurazione dell'anno giudiziario del 22 febbraio 2019, quando subito dopo ci è pervenuta la pesante relazione di ben 71 pagine, della Sezione regionale di controllo della Corte dei Conti sul rendiconto del bilancio 2015. Ma andiamo con ordine.
Nella relazione annuale ufficiale del Procuratore della Corte dei Conti, a quale ente potevano dedicare un capitolo a se stante? Per quanto concerne i "riti speciali", quale poteva essere l'unico ente coinvolto in un intero anno? Impossibile sbagliare, ovviamente il Comune di Andria con l'amministrazione Giorgino. Da pagina 60 a pagina 62 si legge, per l'ennesima volta, l'ormai purtroppo triste narrazione dello scempio finanziario, perpetrato ai danni dei cittadini andriesi. Significativo, anche per i cittadini non in possesso di conoscenze specifiche della materia, è il passaggio nel quale si legge che: "sotto il profilo della imputazione soggettiva, qesto requirente ha ritenuto che le sanzioni fossero da ascrivere sia al Sindaco che al dirigente del settore finanziario del Comune di Andria: al primo, per aver costui sia rassicurato il Consiglio comunale, in sede di approvazione del bilancio consuntivo, sulla regolarità della operazione posta in essere, che sottoscritto la citata certificazione al MEF, assumendosi la responsabilità delle informazioni in essa contenute...". Poi, come se già quanto detto non bastasse, ci sono le 71 pagine della Sezione di Controllo della Corte dei Conti depositate il 21 febbraio 2019. Pagine fitte di rilievi che non descrivono solo le scelleratezze che purtroppo sono state fatte con i soldi dei cittadini andriesi, cose da noi ripetutamente denunciate in questi anni, ma contenuti che nel contempo ci fanno comprendere anche la cupa prospettiva futura in cui le due amministrazioni Giorgino hanno fatto precipitare la città. Un comune in passato ricco e con buone prospettive, ora ridotto a pietire qualche soldo da Governo e Regione, per poter assicurare qualche misero servizio ai propri cittadini, con il futuro indebitato per decenni. Un comune continuamente assediato da una marea di creditori, quasi inerme invece con i suoi debitori ed incapace ormai di restiruire pienamente alla banca le ripetute anticipazioni di denaro. Una deriva che ha già creato disoccupazione e rischia di produrne altra.
Queste sono alcune delle nostre riflessioni scorrendo le 71 pagine della Corte dei Conti. Per rimettere in piedi un comune la cui cassa è ormai ridotta come le strade della nostra città, servira' molta pazienza, molto tempo, anche notti insonni, e molta collaborazione, soprattutto di coloro che eccellono nei propri ambiti lavorativi, per dare i migliori consigli al fine di poter fare il massimo con quel pochissimo che Giorgino ed i suoi lasceranno. Può sembrare una follia, ma è determinante crederci. E noi ci crediamo!", conclude la nota del capogruppo del M5S al Comune di Andria, avv. Michele Coratella.
"Ormai anche la Corte dei Conti e la Procura della Corte dei Conti si esprimono negativamente sul Comune di Andria con atti quasi simultanei, con una parola, in "stereofonia". Stavamo per informare i cittadini circa il contenuto della Relazione del Procuratore della Corte dei Conti, relativa all'inaugurazione dell'anno giudiziario del 22 febbraio 2019, quando subito dopo ci è pervenuta la pesante relazione di ben 71 pagine, della Sezione regionale di controllo della Corte dei Conti sul rendiconto del bilancio 2015. Ma andiamo con ordine.
Nella relazione annuale ufficiale del Procuratore della Corte dei Conti, a quale ente potevano dedicare un capitolo a se stante? Per quanto concerne i "riti speciali", quale poteva essere l'unico ente coinvolto in un intero anno? Impossibile sbagliare, ovviamente il Comune di Andria con l'amministrazione Giorgino. Da pagina 60 a pagina 62 si legge, per l'ennesima volta, l'ormai purtroppo triste narrazione dello scempio finanziario, perpetrato ai danni dei cittadini andriesi. Significativo, anche per i cittadini non in possesso di conoscenze specifiche della materia, è il passaggio nel quale si legge che: "sotto il profilo della imputazione soggettiva, qesto requirente ha ritenuto che le sanzioni fossero da ascrivere sia al Sindaco che al dirigente del settore finanziario del Comune di Andria: al primo, per aver costui sia rassicurato il Consiglio comunale, in sede di approvazione del bilancio consuntivo, sulla regolarità della operazione posta in essere, che sottoscritto la citata certificazione al MEF, assumendosi la responsabilità delle informazioni in essa contenute...". Poi, come se già quanto detto non bastasse, ci sono le 71 pagine della Sezione di Controllo della Corte dei Conti depositate il 21 febbraio 2019. Pagine fitte di rilievi che non descrivono solo le scelleratezze che purtroppo sono state fatte con i soldi dei cittadini andriesi, cose da noi ripetutamente denunciate in questi anni, ma contenuti che nel contempo ci fanno comprendere anche la cupa prospettiva futura in cui le due amministrazioni Giorgino hanno fatto precipitare la città. Un comune in passato ricco e con buone prospettive, ora ridotto a pietire qualche soldo da Governo e Regione, per poter assicurare qualche misero servizio ai propri cittadini, con il futuro indebitato per decenni. Un comune continuamente assediato da una marea di creditori, quasi inerme invece con i suoi debitori ed incapace ormai di restiruire pienamente alla banca le ripetute anticipazioni di denaro. Una deriva che ha già creato disoccupazione e rischia di produrne altra.
Queste sono alcune delle nostre riflessioni scorrendo le 71 pagine della Corte dei Conti. Per rimettere in piedi un comune la cui cassa è ormai ridotta come le strade della nostra città, servira' molta pazienza, molto tempo, anche notti insonni, e molta collaborazione, soprattutto di coloro che eccellono nei propri ambiti lavorativi, per dare i migliori consigli al fine di poter fare il massimo con quel pochissimo che Giorgino ed i suoi lasceranno. Può sembrare una follia, ma è determinante crederci. E noi ci crediamo!", conclude la nota del capogruppo del M5S al Comune di Andria, avv. Michele Coratella.