Marmo (Fi):"Anno nuovo, Governatore vecchio"
Dichiarazione del presidente del Gruppo Regionale di Forza Italia, Nino Marmo
lunedì 8 gennaio 2018
Si torna a parlare di politica, dopo la pausa natalizia. Il capogruppo consiliare alla Regione di Forza Italia, Nino Marmo, torna a criticare l'operato del governatore pugliese, Michele Emiliano.
"Fa specie la disinvoltura con cui, ad onta della mole di problemi che lo soverchiano, Emiliano si muove sul ring politico regionale. Un colpo a Tap, uno ad Ilva, uno a Xjlella, un altro ad Aqp....Michele il pugile saltella sul bordo, prova a schivare i colpi dell'antagonista di turno, replica con forza ma con grande confusione e crescente nervosismo agli attacchi avversari ( esterni ed interni). Lotta, questo sì, ma senza un bagaglio tecnico adeguato, senza tattica e soprattutto senza strategia. Adesso poi che si apre il balletto delle candidature per le elezioni di marzo, la platea dei malpancisti è destinata inevitabilmente a crescere e - complice il conflittuale rapporto con certa sinistra e con i renziani - la maggioranza politica che lo sostiene rischia di allentarsi e di mettere a rischio la stessa tenuta del già fragile Governo pugliese. Ma il nostro non si impressiona più di tanto e lancia un altro fendente. E, per impressionare i suoi e solleticare qualche sopito appetito altrui, minaccia: "Se occorre sono pronto ad allargare la coalizione in direzione centrodestra". E' un inguaribile istrione il nostro Governatore! Gli ricordiamo però, senza con questo pretendere di impartire ad alcuno lezioni di etica politica, che il confronto democratico prevede che chi vince le elezioni governi ed operi supportato dalla coalizione che lo ha sostenuto in campagna elettorale a fronte del consenso degli elettori. A chi perde le elezioni spetta invece il ruolo di opposizione, cioè di controllo e di pungolo dell'azione amministrativa. Anche questo ruolo a garanzia di quanti si sono espressi con il voto a favore di un progetto distinto e differente per il governo della nostra regione. Alzare oggi un altro polverone, ipotizzando marmellate politiche incomprensibili ed indigeste per la gente comune, equivarrebbe ad abdicare moralmente dal rango di Governatore, oltre a rinnegare la direzione programmatica ed operativa fin qui seguita, sia pure in maniera frammentaria, ondivaga e sempre più spesso inconcludente. Una sola deve essere e rimanere la preoccupazione di Michele Emiliano per il presente e per il futuro prossimo: la Puglia ed i Pugliesi. Su questo fronte, cioè su proposte serie e concrete per il bene della Puglia e dei Pugliesi, allora sì che potrà trovare, se occorrerà, il benestare anche dell'opposizione di centrodestra".
"Fa specie la disinvoltura con cui, ad onta della mole di problemi che lo soverchiano, Emiliano si muove sul ring politico regionale. Un colpo a Tap, uno ad Ilva, uno a Xjlella, un altro ad Aqp....Michele il pugile saltella sul bordo, prova a schivare i colpi dell'antagonista di turno, replica con forza ma con grande confusione e crescente nervosismo agli attacchi avversari ( esterni ed interni). Lotta, questo sì, ma senza un bagaglio tecnico adeguato, senza tattica e soprattutto senza strategia. Adesso poi che si apre il balletto delle candidature per le elezioni di marzo, la platea dei malpancisti è destinata inevitabilmente a crescere e - complice il conflittuale rapporto con certa sinistra e con i renziani - la maggioranza politica che lo sostiene rischia di allentarsi e di mettere a rischio la stessa tenuta del già fragile Governo pugliese. Ma il nostro non si impressiona più di tanto e lancia un altro fendente. E, per impressionare i suoi e solleticare qualche sopito appetito altrui, minaccia: "Se occorre sono pronto ad allargare la coalizione in direzione centrodestra". E' un inguaribile istrione il nostro Governatore! Gli ricordiamo però, senza con questo pretendere di impartire ad alcuno lezioni di etica politica, che il confronto democratico prevede che chi vince le elezioni governi ed operi supportato dalla coalizione che lo ha sostenuto in campagna elettorale a fronte del consenso degli elettori. A chi perde le elezioni spetta invece il ruolo di opposizione, cioè di controllo e di pungolo dell'azione amministrativa. Anche questo ruolo a garanzia di quanti si sono espressi con il voto a favore di un progetto distinto e differente per il governo della nostra regione. Alzare oggi un altro polverone, ipotizzando marmellate politiche incomprensibili ed indigeste per la gente comune, equivarrebbe ad abdicare moralmente dal rango di Governatore, oltre a rinnegare la direzione programmatica ed operativa fin qui seguita, sia pure in maniera frammentaria, ondivaga e sempre più spesso inconcludente. Una sola deve essere e rimanere la preoccupazione di Michele Emiliano per il presente e per il futuro prossimo: la Puglia ed i Pugliesi. Su questo fronte, cioè su proposte serie e concrete per il bene della Puglia e dei Pugliesi, allora sì che potrà trovare, se occorrerà, il benestare anche dell'opposizione di centrodestra".