M5S Puglia, chieste le dimissioni di Emiliano

"Si metta fine alla peggior legislatura di sempre. I pugliesi tornino al voto"

giovedì 15 giugno 2017

"Chiediamo a Emiliano di compiere un gesto di coraggio e responsabilità: metta fine a questa legislatura che non è più in grado di produrre nulla e per il bene della Puglia e dei pugliesi si torni al voto. Un Consiglio ostaggio di una maggioranza PD spaccata e quella di oggi è stata forse la peggior seduta di questa legislatura: la maggioranza ha fatto mancare per due volte il numero legale e non si è riusciti ad approvare neanche un provvedimento. Il fatto che questo accada all'indomani di un disastro ferroviario rende terribilmente più grave il tutto.". Lo hanno dichiarato ieri gli otto consiglieri del M5S nel corso della conferenza stampa convocata subito dopo lo scioglimento della seduta del Consiglio regionale per mancanza di numero legale.

"Una intera giornata di lavoro persa per i pugliesi - ha spiegato la consigliera Antonella Laricchia - prima c'è stata la discussione in conferenza dei capigruppo nel corso della quale il nostro capogruppo Bozzetti ha rischiato di essere aggredito dal capogruppo PD Mazzarano e poi si è perso altro tempo in aula dove non sono stati neanche in grado di essere presenti e assicurare numero legale per ben due volte. E tutto questo è accaduto il giorno dopo un disastro ferroviario quando avremmo dovuto discutere di tematiche nevralgiche per i pugliesi come la sicurezza delle linee ferroviarie".

"Non è la prima volta che il Consiglio si scioglie perché la maggioranza non ha il numero legale - ha ricordato la consigliera Rosa Barone - e la stessa cosa spesso succede anche nelle commissioni. Quello che più ci preoccupa è che tutto questo potrebbe durare fino alle prossime elezioni, una cosa gravissima perché si continua a perdere tempo e a non risolvere i problemi dei pugliesi".

Sul disastro ferroviario si esprime anche la consigliera Di Bari: "Ci saremmo aspettati che l'assessore Giannini o il presidente Emiliano riferissero sul disastro ferroviario di ieri, il secondo in meno di un anno: lo scorso anno, subito dopo la tragedia, abbiamo chiesto a Giannini di fare una ricognizione puntuale di tutte le linee ferroviarie pugliesi. Niente invece è stato fatto e oggi ci troviamo davanti a undici persone rimaste ferite a causa della loro inadeguatezza. Se non è andata peggio è solo perché, dopo il disastro sulla tratta Andria-Corato, oggi i treni viaggiano a 50 km/h altrimenti oggi piangeremmo altri morti".

"Avremmo dovuto chiedere dimissioni di tutti gli assessori visto quello che sta accadendo in Puglia, non di uno solo. - ha detto Antonio Trevisi - Questo è un Consiglio che ormai non produce più nulla di concreto. Siamo arrivati a 15 proposte di legge presentate ma quasi tutte ferme ed è un peccato perché potrebbero risolvere diverse emergenze qui in Puglia. In questi due anni la Regione è rimasta immobile sul tema rifiuti nonostante da oltre un anno abbiamo presentato la nostra proposta di legge per "un'economia circolare a rifiuti zero". Nel momento in cui durante la discussione per il rinvio in Commissione della proposta di legge sui rifiuti, ho ricordato al presidente Emiliano le promesse fatte sui rifiuti e finora non mantenute, per tutta risposta si è alzato ed è uscito dall'aula".

Ha rincarato la dose il consigliere Mario Conca: "Il Consiglio è stato bloccato dalla maggioranza che continua a far ricadere su tutti i pugliesi le conseguenze di una guerra interna al PD . Il consigliere Amati voleva far approvare un ordine del giorno inutile, che chiedeva ad un Consiglio regionale di esprimere un 'parere' sul decreto nazionale sui vaccini. Un ordine del giorno che non sarebbe servito assolutamente a nulla dal momento che si era già votato il rinvio in Commissione del provvedimento. Nel frattempo mozioni importanti per la salute dei pugliesi come quella sulla celiachia sono ferme da mesi in Consiglio"
I cinquestelle proseguono lamentando la totale assenza di discussione su tematiche critiche per i pugliesi: "La pagina più triste della legislatura - l'analisi del consigliere Cristian Casili - la maggioranza PD si è resa protagonista di un vero e proprio sciacallaggio sul tema dei vaccini e su questa mera speculazione politica si è persa in aula un' intera giornata. Questo Governo dimostra di non essere adeguato a portare avanti istanze dei pugliesi come la sanità, la sicurezza dei trasporti su ferro e gomma o il PSR. Dal canto nostro abbiamo dimostrato ancora una volta di essere gli unici capaci di restare in aula e dar vita a un vero dibattito politico. Il comportamento di oggi ha fatto capire a tutti che evidentemente loro sono fatti di un'altra pasta".

"Sono spettacoli come quello odierno che causano una sempre minor fiducia dei cittadini nella classe politica. - aggiunge Marco Galante - C'è poco da lamentarsi se poi quegli stessi cittadini quando vengono chiamati all'esercizio del voto preferiscono rimanere a casa."

Ha concluso gli interventi il capogruppo M5S Gianluca Bozzetti che ha chiesto Emiliano di mettere fine alla legislatura: "Quanto accaduto fa emergere con ancora più forza quello che sosteniamo da tempo: la maggioranza non ha i numeri, questo Governo non ha più la forza di andare avanti. In un Paese normale la giornata di oggi si sarebbe conclusa con la fine del governo regionale".