Le proposte di Laura Di Pilato: «Creare occupazione in città e potenziare il terzo settore»

La nota della candidata sindaca

lunedì 17 agosto 2020 11.36
«Subito in campo alcune delle proposte del nostro programma per rilanciare la città. Bisogna partire immediatamente a lavorare - scrive la candidata sindaca avv. Laura Di Pilato - per risolvere alcune problematiche che attanagliano Andria. Nei prossimi giorni presenteremo nella sua interezza il nostro programma ma oggi vogliamo partire da due tematiche fondamentali per le nostre liste e che sento molto vicine alla mia storia essendo madre, donna e lavoratrice.

La prima riguarda la necessità urgente di studiare modelli per creare occupazione e lavoro in città fermando l'emigrazione dei giovani che fuggono da Andria. Nella nostra città troppe sono le strutture culturali, sportive e con fini sociali chiuse e ferme in stato di abbandono. Questo è accaduto per due problematiche: da un lato la mancanza di progettualità della vecchia amministrazione che ha costruito cattedrali nel deserto senza avere in mente progetti per far vivere queste strutture e per tenerle attive. Dall'altro la dipendenza troppo forte dal sostegno comunale senza costruire progetti capaci di auto sostenersi anche, ad esempio, offrendo servizi, intercettando bandi pubblici e privati.

La nostra proposta è di costruire percorsi di formazione e accompagnamento a sportello per tutti quei giovani che desiderino avviare un'impresa per gestire le tante strutture chiuse. Molti bandi regionali e nazionali potrebbero fornire anche i fondi necessari all'avviamento ma occorre che qualcuno guidi i tanti giovani disoccupati nel costruire progetti imprenditoriali mettendo insieme idee, competenze, esperienze. Centro risorse Aldo Moro, Ex Macello (via don Riccardo Lotti), Pista di pattinaggio, alcuni spazio della Biblioteca comunale, Officina San Domenico. Sono alcune delle strutture cittadine purtroppo chiuse che potrebbero diventare centri aggregativi giovanili, spazi formativi, luoghi di cultura, coworking, spazi per il cinema e la musica e molto altro. Per farlo bisogna mettere in sinergia ente comunale, giovani con la volontà di impegnarsi e le tante associazioni e cooperative presenti in città.

La seconda proposta vede, invece, un impegno per studiare servizi che possano sostenere le tante mamme lavoratrici presenti nella nostra città. Bisogna coinvolgere gli attori del terzo settore per potenziare spazi per i minori, progetti destinati al sostegno genitoriale, servizi destinati ai minori più fragili soprattutto nei quartieri più problematici della nostra città. Per noi è importantissimo partire da questi temi perché la politica non può occuparsi solo degli aspetti puramente amministrativo-contabili ma deve avere anche una visione più lunga. Trovare i fondi non è impossibile, occorre solo impegno e tanta forza di volontà insieme alla capacità di parlare con onestà e chiarezza alla cittadinanza per spiegare come stanno le cose.

Solo così potremo fuoriuscire dal pantano in cui siamo finiti negli ultimi anni».