L’acqua e i suoi “intrusi”: sistemi di trattamento per renderla pulita e sicura

Il condominio in tutti i suoi aspetti: quarto approfondimento di UNAI Bat con il contributo del dott. Giuseppe Novelli

martedì 16 luglio 2019 8.56
A cura di Antonio D'Oria
Elemento indispensabile per l'esistenza quotidiana, l'acqua costituisce un bene prezioso per gran parte delle nostre azioni nell'ambito della casa e, come tale, deve essere sempre pulita e sicura. Spesso, però, l'acqua che giunge a noi tramite le condutture ci riserva sorprese poco gradite, ossia sostanze ed elementi non proprio salutari per il nostro organismo. Solo con sistemi specifici di trattamento si può ottenere un'acqua di qualità: una tematica molto ampia che UNAI Bat approfondisce in ottica condominiale grazie al prezioso contributo del dott. Giuseppe Novelli, esperto nell'ambito delle analisi chimico-cliniche e microbiologiche e in chimica dell'acqua.

In primis, occorre evidenziare che l'acqua è un solvente universale (scioglie 62 elementi su 102 noti) arricchito di ossigeno e acido carbonico, e discioglie tutto ciò che incontra sul suo percorso arricchendosi di sostanze insolubili in sospensione, elementi organici e microrganici e sali. In virtù di questa precisazione, l'acqua si porta spesso con sè cattivi "intrusi": torbidità e sabbia; calcare e altri sali disciolti in esso; sapori sgradevoli di cloro; PH acido o alcalino; microplastiche; cattivi sapori; metalli pesanti; pesticidi; inquinanti emergenti; PFAS (sostanze perfluoroalchiliche), responsabili soprattutto della contaminazione di falde acquifere.

L'acqua che giunge nelle condutture di casa, e dunque destinata al consumo umano, non deve assolutamente contenere microrganismi e parassiti, nè altre sostanze come quelle citate sopra, in quantità o concentrazioni tali da costituire un potenziale pericolo per la nostra salute. Il gestore della distribuzione, ossia l'acquedotto, provvede alla disinfezione ed è responsabile della qualità, del controllo e della sicurezza dell'acqua erogata fino al contatore, oltre il quale la competenza è dell'utente finale. Quest'ultimo è tenuto a controllare periodicamente le tubature domestiche, che sovente possono presentare incrostazioni e spugne (substrati per la crescita batterica), ossidazioni e ferrobatteri.

Premessi i più comuni "intrusi" che possono contaminare l'acqua, è doveroso esaminare le modalità per ottenere un'acqua sicura e di qualità a km 0. Ecco, nel dettaglio, i trattamenti principali.
Segreteria provinciale UNAI BAT