Indennità di accompagnamento: come funziona e a chi spetta

Tutti i dettagli per richiederla

martedì 15 febbraio 2022
L'indennità di accompagnamento è una prestazione regolarmente riconosciuta dall'INPS per soggetti che presentano diverse difficoltà nella deambulazione senza il supporto di un accompagnatore o che non riescono a svolgere in autonomia le normali attività quotidiane. Possono richiedere questa indennità anche gli invalidi civili totali, dopo un attento esame della situazione soggettiva da parte di una commissione.

In quali casi viene concesso l'assegno di accompagnamento

L' indennità di accompagnamento funziona in modo differente rispetto a trattamenti assistenziali quali la pensione di inabilità civile o l'invalidità civile parziale. Viene rilasciata infatti considerando le condizioni peculiari di salute del richiedente, senza tenere conto invece né dell'età del soggetto, né del reddito del richiedente o dei membri facente dello stesso nucleo familiare: non è questa una variabile determinante per ottenere l'assegno di accompagnamento e, infatti, non viene richiesto il classico modello ISEE relativo ai redditi percepiti.

Per poter richiedere questa prestazione è necessario rispettare però alcune specifiche caratteristiche. In primo luogo bisogna essere cittadini italiani (le persone straniere devono essere iscritte come cittadini della Comunità Europea residenti in Italia). Per un soggetto extracomunitario è importante poter dimostrare di avere una residenza stabile nel paese e aver ottenuto un regolare permesso di soggiorno da almeno 1 anno.
In secondo luogo, è fondamentale poter dimostrare la propria non autosufficienza, venendo quindi riconosciuti invalidi civili al 100% o invalidi totali.

Qual è l'ammontare dell'assegno di accompagnamento?

Per ottenere questo supporto assistenziale è necessario che lo stesso venga approvato da una commissione composta da medici specializzati. Nel caso in cui venga confermato per il soggetto interessato, l'importo erogato è di 525,17 euro.

Dopo che la domanda viene presentata e in seguito accettata, l'erogazione dell'assegno ha una durata di 12 mesi e viene generalmente disposto il primo giorno del mese successivo in relazione a quando viene inoltrata la domanda.

Situazioni da tenere in considerazione

È importante anche sottolineare che l'assegno di accompagnamento può essere revocato a seguito di particolari eventi: nel primo caso quando vi è un ricovero. Se il beneficiario viene infatti ricoverato gratuitamente in un istituto statale riconosciuto, viene sospesa l'indennità assistenziale.

Ci sono però alcuni casi di ricovero dove comunque la prestazione continua ad essere erogata, in questo caso si fa particolare riferimento alla durata del ricovero. Se quest'ultimo è inferiore ai 30 giorni non si perde il diritto all'assegno: per tutti i ricoveri o gli interventi di breve durata, come ad esempio un day hospital, non c'è quindi da preoccuparsi. Non si perde l'erogazione neanche nel caso in cui il ricovero non sia totalmente a carico della struttura pubblica ospitante.

Un secondo caso, sicuramente più spiacevole, nel quale vi è la revoca dell'assegno di accompagnamento è il decesso del soggetto interessato. In questa ipotesi, saranno gli eredi a dover effettuare la comunicazione di decesso all'INPS o comunque dell'ente che sta erogando il servizio assistenziale. La morte del soggetto dovrà quindi essere comunicata con un'autocertificazione.

Può capitare di effettuare questa comunicazione in ritardo, in questo caso gli eredi continuerebbero a percepire la prestazione assistenziale. Se dovesse verificarsi questa circostanza, gli stessi saranno tenuti a restituire le somme percepite in modo ingiustificato (in questo caso si fa riferimento ovviamente solo alle somme percepite dopo la morte del soggetto).

Il primo passo da compiere quindi per ottenere questo importante assegno assistenziale è avere la certezza di essere nelle condizioni di poterlo richiedere. Infatti, se si rispettano tutti i requisiti previsti dalla legge e si effettuano le dovute comunicazioni secondo le procedure in vigore, dopo l'esito positivo dell'apposita commissione l'assegno viene erogato in tempi piuttosto brevi.