Inaugurato il presepe in piazza Unità d'Italia, realizzato dai ragazzi della Vaccina
Presente il vescovo Mons. Mansi che ha benedetto l'installazione
mercoledì 10 dicembre 2025
Puntuale come il Natale arriva il presepe realizzato dalla comunità scolastica della scuola Vaccina di Andria. Location scelta, come sempre, piazza Unità d'Italia, nei pressi della chiesa Sacre Stimmate, nota come Cappuccini.
Il progetto nasce in collaborazione con la Parrocchia delle Sacre Stigmate e il presidio Ospedaliero di Andria. Ieri, 9 Dicembre 2025 si è svolta la cerimonia per la benedizione di questa sacra rappresentazione, realizzata dai docenti di Arte della Scuola Secondaria di 1° "P.N. Vaccina": Pierpaola del Giudice, Rosanna di Corato, Raffaele Maniello e Cataldo Piccolomo, e che ha visto intervenire la Sindaca della città di Andria Giovanna Bruno, Il Vescovo della Diocesi di Andria, Sua Eccellenza mons. Luigi Mansi; il dirigente medico del presidio ospedaliero, Dott. Giovanni Scicutella; il cappellano dell'ospedale, Don Giuseppe Zingaro.
Il progetto nasce in collaborazione con la Parrocchia delle Sacre Stigmate e il presidio Ospedaliero di Andria. Ieri, 9 Dicembre 2025 si è svolta la cerimonia per la benedizione di questa sacra rappresentazione, realizzata dai docenti di Arte della Scuola Secondaria di 1° "P.N. Vaccina": Pierpaola del Giudice, Rosanna di Corato, Raffaele Maniello e Cataldo Piccolomo, e che ha visto intervenire la Sindaca della città di Andria Giovanna Bruno, Il Vescovo della Diocesi di Andria, Sua Eccellenza mons. Luigi Mansi; il dirigente medico del presidio ospedaliero, Dott. Giovanni Scicutella; il cappellano dell'ospedale, Don Giuseppe Zingaro.
Le parole della Dirigente Scolastica Francesca Attimonelli e del parroco della chiesa delle Sacre Stimmate, Don Francesco Piciocco hanno aperto questo particolare momento di riflessione intorno a ciò che il presepe rappresenta per tutti noi, e della volontà da parte di parrocchia e istituzione scolastica di rendere presenti e visibili sul territorio tutti quei valori che sottendono la sacra rappresentazione della Natività. "E' la rappresentazione della Sacra Famiglia che non si fa solo guardare ma che ci guarda, si fa specchio e ci interroga, ci invita a far parte della rappresentazione come nuovi pastori: nuovi testimoni di un Dio che si fa Bambino e che accetta di condividere le nostre fragilità", ha spiegato la Dirigente Attimonelli.
La docente Pierpaola Del Giudice, in rappresentanza di tutti i colleghi del dipartimento di Arte della scuola secondaria di 1°, ha raccontato poi l'idea da cui è scaturita la realizzazione del presepe: "L'intento è stato quello di fare uno zoom sulla Sacra Famiglia. Tre grandi volti emergono nello spazio urbano come figure silenziose ma vigili, posti al centro come una presenza attiva. Un presepe che, spoglio da ogni orpello, rivela la sua umanità, ricordando che il Natale è il Verbo che viene ad abitare in mezzo a noi. La piazza diventa la grotta, gli abitanti della città, i passanti, non sono più spettatori esterni, ma pastori."
"Il Natale non è una fiaba da contemplare - ha aggiunto Don Sergio di Nanni - ma una relazione da vivere. È lo sguardo che ti cerca, che ti rianima, che ti invita a ripartire. Dio nel presepe non è lontano: è uno che ti guarda negli occhi e ti dice – Io sono con te!".
Alle riflessioni, si sono alternati i canti eseguiti dagli alunni del coro provenienti dalla scuola secondaria di 1° e primaria, accompagnati dai docenti del dipartimento di musica.
Il vescovo, Mons. Luigi Mansi ha infine benedetto il presepe e tutti i presenti invitando tutti a guardare e a lasciarsi guardare dal mistero del Natale come appunto intendono suggerire gli sguardi intensi di Giuseppe, Maria e del Bambino.