Il Pd di Andria non resta indifferente rispetto alla strage di Curto
"Confidiamo nel lavoro della magistratura, affinché vengano appurate le responsabilità penali e duramente perseguiti"
venerdì 3 marzo 2023
13.41
"L'indifferenza è il peso morto della storia, è la materia inerte in cui affogano spesso gli entusiasmi più splendenti. L'indifferenza opera potentemente nella storia. Opera passivamente, ma opera. E' la fatalità..."
Queste parole di Antonio Gramsci richiamate qualche giorno fa da una coraggiosa preside fiorentina che esortava i propri studenti ad opporsi alle logiche squadriste, rimbombano nelle nostre coscienze di fronte ai fatti di questi giorni.
Come Coordinamento del Partito Democratico di Andria non possiamo restare indifferenti rispetto alla strage di Cutro, alle bare senza nomi, rispetto alle speranze finite in fondo al mare ed in questi giorni di dolore ci stringiamo intorno alle persone ed alle comunità che vivono sulla propria pelle questo dramma.
Confidiamo nel lavoro della magistratura, affinché vengano appurate le responsabilità penali e duramente perseguiti i colpevoli a partire dagli scafisti, dai trafficanti di essere umani e di eventuali complici o fiancheggiatori che speculano sulla disperazione.
Ma soprattutto non riusciamo ad essere indifferenti rispetto alle parole ed agli atteggiamenti del ministro Piantedosi ed agli atteggiamenti ed alle parole d'ordine di questa becera destra.
È vero, il problema dei flussi migratori è difficilmente governabile. È vero, questa non è la prima tragedia in mare ed è soltanto auspicabile che possa esserne l'ultima. È vero che con tragedie simili hanno dovuto farci i conti i governi di ogni colore politico.
Ma è anche vero che, con Salvini prima e Piantedosi poi, abbiamo perso ogni minima parvenza di umanità: la deprecabile differenziazione tra "veri" o "sedicenti" profughi e migranti economici, la definizione di "carico residuale" riferita a persone bloccate sulle navi delle Ong, i tentativi di ostacolarne l'attività offrendo approdi distanti, se non chiudendo i porti, sono atti politici che non possono lasciare indifferenti e questo naufragio non fa che smascherare le profonda ipocrisia di certa politica.
Questi atteggiamenti, queste parole d'ordine sono più che sufficienti per acclarare l'inadeguatezza di certi soggetti e di certa politica, al di là delle eventuali responsabilità dell'attuale governo sulla cattiva gestione o peggio ancora sugli omessi soccorsi di domenica scorsa.
Non è il fatto specifico di Cutro, che pur dovrà essere chiarito anche sul piano politico, ma la sommatoria dell'azione o mancata azione quotidiana che ci fa chiedere con forza un cambio di rotta politica, prima ancora delle pur dovute dimissioni dei ministri degli interni e delle infrastrutture.
"Chi vive veramente non può non essere cittadino, e parteggiare. Indifferenza è abulia, è parassitismo, è vigliaccheria, non è vita. Perciò odio gli indifferenti", scriveva Gramsci.
Oggi sentiamo di parteggiare per chi parte per fuggire da prospettive di morte, che siano dovute a guerre o carestie poco importa. Bisogna evitare ad ogni costo che trovino la morte in mare perfino a pochi metri dalla salvezza. Ma soprattutto speriamo che nessuno possa sentirsi indifferente.
Gianni Addario - Segretario PD Andria
Coordinamento PD Andria
Queste parole di Antonio Gramsci richiamate qualche giorno fa da una coraggiosa preside fiorentina che esortava i propri studenti ad opporsi alle logiche squadriste, rimbombano nelle nostre coscienze di fronte ai fatti di questi giorni.
Come Coordinamento del Partito Democratico di Andria non possiamo restare indifferenti rispetto alla strage di Cutro, alle bare senza nomi, rispetto alle speranze finite in fondo al mare ed in questi giorni di dolore ci stringiamo intorno alle persone ed alle comunità che vivono sulla propria pelle questo dramma.
Confidiamo nel lavoro della magistratura, affinché vengano appurate le responsabilità penali e duramente perseguiti i colpevoli a partire dagli scafisti, dai trafficanti di essere umani e di eventuali complici o fiancheggiatori che speculano sulla disperazione.
Ma soprattutto non riusciamo ad essere indifferenti rispetto alle parole ed agli atteggiamenti del ministro Piantedosi ed agli atteggiamenti ed alle parole d'ordine di questa becera destra.
È vero, il problema dei flussi migratori è difficilmente governabile. È vero, questa non è la prima tragedia in mare ed è soltanto auspicabile che possa esserne l'ultima. È vero che con tragedie simili hanno dovuto farci i conti i governi di ogni colore politico.
Ma è anche vero che, con Salvini prima e Piantedosi poi, abbiamo perso ogni minima parvenza di umanità: la deprecabile differenziazione tra "veri" o "sedicenti" profughi e migranti economici, la definizione di "carico residuale" riferita a persone bloccate sulle navi delle Ong, i tentativi di ostacolarne l'attività offrendo approdi distanti, se non chiudendo i porti, sono atti politici che non possono lasciare indifferenti e questo naufragio non fa che smascherare le profonda ipocrisia di certa politica.
Questi atteggiamenti, queste parole d'ordine sono più che sufficienti per acclarare l'inadeguatezza di certi soggetti e di certa politica, al di là delle eventuali responsabilità dell'attuale governo sulla cattiva gestione o peggio ancora sugli omessi soccorsi di domenica scorsa.
Non è il fatto specifico di Cutro, che pur dovrà essere chiarito anche sul piano politico, ma la sommatoria dell'azione o mancata azione quotidiana che ci fa chiedere con forza un cambio di rotta politica, prima ancora delle pur dovute dimissioni dei ministri degli interni e delle infrastrutture.
"Chi vive veramente non può non essere cittadino, e parteggiare. Indifferenza è abulia, è parassitismo, è vigliaccheria, non è vita. Perciò odio gli indifferenti", scriveva Gramsci.
Oggi sentiamo di parteggiare per chi parte per fuggire da prospettive di morte, che siano dovute a guerre o carestie poco importa. Bisogna evitare ad ogni costo che trovino la morte in mare perfino a pochi metri dalla salvezza. Ma soprattutto speriamo che nessuno possa sentirsi indifferente.
Gianni Addario - Segretario PD Andria
Coordinamento PD Andria