Il mistero dell’impalcatura di vicolo Caboto: dopo 12 anni resta inamovibile

A nulla sono valse le proteste dei residenti agli uffici comunali

domenica 11 marzo 2018 6.57
Un contenzioso, in Italia può durare una vita con tutte le conseguenze del caso. Una idea del genere ad Andria è possibile averla andando in vicolo Giovanni Caboto, quartiere San Vito, dove da circa 12 anni una ingombrante impalcatura edile cinge una costruzione, divenuta praticamente un rudere.

Sarebbe un intricato contenzioso legale, su alcune distanze non rispettate nell'edificazione dell'immobile, all'origine di questa vicenda, che oltre a deturpare i luoghi sta anche causando problemi di ordine igienico sanitario.
I residenti della zona hanno varie volte provato a sollecitare le parti in causa a mettere in sicurezza la zona, ma purtroppo non vi sono stati positivi riscontri.

Problemi sorgono non solo per il passaggio di pedoni e dei veicoli, ma anche per le condizioni igienico sanitarie all'interno della struttura edile, da oltre un decennio abbandonata. Odori sgradevoli arrivano dal suo interno, mentre la notte si aggirano ratti insieme a scarafaggi che indisturbati escono anche di giorno sulla via, con grande ribrezzo per i residenti. Il problema, come è facile immaginare, si acuisce con l'arrivo delle belle giornate e delle alte temperature.
Un problema sollevato varie volte e ben conosciuto agli uffici comunali, che, a quanto sembra non riescono ad intimare ai contendenti, di provvedere alla normale pulizia dei luoghi.

Nei lunghi anni in cui i residenti hanno fatto emergere questo brutta storia di disinteresse ed incuria, la novità è rappresentata dal fatto che, attiguo al manufatto edile cinto dalla discussa impalcatura, si trova un terreno non edificato che dal piano stradale presenta alcuni metri di dislivello. Finalmente è stata posta una rete di protezione con delle transenne. Tale accorgimento è stato adottato in quanto vi era il pericolo per i pedoni di cadere al di sotto del piano stradale.

I residenti, chiedono quindi agli uffici comunali, la possibilità che quel terreno inedificato possa essere espropriato dal Comune, in modo tale da permettere che vicolo Giovanni Caboto possa congiungersi con la retrostante via Vasco De Gama, così da rendere più agevole e regolare la viabilità stradale della zona.
Il mistero dell’impalcatura di vicolo Caboto: dopo 12 anni resta inamovibile
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