Il coraggio giovanile di mettersi in gioco, Davide Vurchio

Intervista al giovane membro del gruppo CalishenX Andria

domenica 8 novembre 2015 19.48
A cura di Federico Peloso
Durante la scorsa estate, un nutrito gruppo di sportivi andriesi aveva denunciato lo stato di degrado in cui versava la pineta comunale, nella quale si poteva notare l'abbandono di buste, siringhe e vari rifiuti indifferenziati. Portavoce della lamentela collettiva era stato Davide Vurchio, uno dei giovani membri del gruppo CalisthenX Andria, il team che spesso utilizza il suddetto spazio verde per svolgere la propria attività sportiva. «La situazione - ha spiegato lo stesso Vurchio - era divenuta inaccettabile, soprattutto perché sono tanti i nostri concittadini che utilizzano questo prezioso luogo per allenarsi. Avevamo esposto il problema alle istituzioni comunali ed eravamo riusciti a ripulire la pineta, tuttavia, a distanza di pochi mesi, l'inciviltà ha preso il sopravvento sul buon senso. Gli attrezzi risultano danneggiati ed il terreno è nuovamente un nido di sporcizia».

Queste infelici circostanze non supportano il gruppo federiciano nella pratica della propria attività sportiva. Infatti il calisthenics è una particolare branca della ginnastica, finalizzata al miglioramento globale della condizione fisica individuale e praticata a corpo libero in spazi aperti. Le radici di questa attività aerobica risalgono alle pratiche ginniche dell'Antica Grecia, che successivamente furono influenzate dagli studi di numerosi esperti, tra i quali Jahn, Ling, Beecher ed Hèbert. Oggi la callistenia sta riscuotendo un discreto successo in numerosi Paesi del mondo e, nell'ultimo decennio, sono diventati sempre più numerosi i ragazzi italiani che si cimentano in questo genere di allenamenti. «Questa disciplina - ci spiega Davide - non necessita di particolari pesi e di specifici strumenti, bensì sono necessarie tanta applicazione e grande forza di volontà. La mia passione è nata quasi per caso. Ho iniziato ad allenarmi con un mio amico nella Villa Comunale per tenermi in forma e, col passar del tempo, ci siamo resi conto che i nostri sacrifici non erano stati vaghi. Abbiamo iniziato a documentarci su forum scientifici online ed a seguire i profili di alcuni ginnasti internazionali, in modo tale da perfezionare le nostre schede di allenamento senza affidarci al caso. Intanto il collettivo è cresciuto ed oggi siamo un gruppo di circa trenta persone, ma ci auguriamo che il movimento possa continuare a lievitare. I problemi sorgono quando il freddo diventa un ostacolo alla pratica sportiva all'aperto, perciò ci siamo attivati alla ricerca di una palestra disposta ad ospitarci nel periodo invernale».

Spesso gli atleti callistenici vengo accusati di attribuire un'esasperata importanza al proprio corpo, alimentando il rischio di trasformare l'esercizio fisico in una forma di narcisismo patologico. «Il nostro unico obiettivo - ha concluso Vurchio – resta quello di migliorarci costantemente, testimoniando quanto possa essere utile l'esercizio fisico. Il nostro è uno sport adatto a tutti, naturalmente nel rispetto delle proprie caratteristiche fisiche, che rimangono il primo aspetto da prendere in considerazione. Noi non siamo dei fanatici narcisisti, piuttosto vogliamo sponsorizzare la bellezza del movimento aerobico, considerato che viviamo in una delle società più sedentarie del mondo. Sarebbe bello vedere la Villa Comunale colma di persone che praticano sport».