Il conte Onofrio Spagnoletti Zeuli all’Istituto Tecnico Agrario “R. Lotti – Umberto I”
Per presentare il suo libro “Una storia di radici”, moderato dal giornalista Franco Di Chio, curatore della pubblicazione
mercoledì 3 dicembre 2025
18.21
Le classi terze, quarte, quinte e sesto anno Enotecnico dell'Istituto Tecnico Agrario "R. Lotti – Umberto I" di Andria hanno preso parte, nella mattinata di mercoledì 3 dicembre, a un significativo incontro formativo, legato ai percorsi di orientamento scolastico, dedicato alla cultura d'impresa agricola e al valore delle radici territoriali. Ospite d'eccezione il conte Onofrio Spagnoletti Zeuli, protagonista del volume "Storie d'impresa – Una storia di radici", libro-intervista che ripercorre la sua lunga storia familiare, il profondo legame con la terra e la visione contemporanea dell'agricoltura come leva di sviluppo per il territorio.
Dopo i saluti istituzionali della Dirigente scolastica, dott.ssa Filomena Ieva, e di Felice Gemiti, presidente dell'Associazione Onlus Amici per la Vita e della Federazione Antiracket FAI Andria, l'incontro è entrato nel vivo grazie al dialogo tra gli studenti e il conte Spagnoletti Zeuli, moderato dal giornalista Franco Di Chio, curatore della pubblicazione.
Nel corso dell'evento sono stati affrontati temi centrali per la formazione degli studenti dell'istituto: dal ruolo strategico dell'agricoltura nella società contemporanea alle sfide poste dalla crisi ambientale e dal progresso tecnologico, dall'innovazione nei processi produttivi al futuro dell'imprenditoria agricola nel Mezzogiorno.
Il conte Spagnoletti Zeuli, rivolgendosi agli studenti, ha sottolineato l'importanza di riscoprire la vocazione agricola del territorio: «Vedere tanti giovani appassionati di agricoltura è motivo di grande gioia. La nostra terra ha un'anima profondamente agricola: è una verità che non dobbiamo mai dimenticare. L'agricoltura e l'agroindustria italiane rappresentano un'eccellenza nel mondo. In Puglia, turismo e agricoltura devono essere il nostro vero 'petrolio': una ricchezza da preservare e valorizzare».
La Dirigente scolastica, dott.ssa Filomena Ieva, ha evidenziato il valore educativo dell'iniziativa e il legame storico tra la scuola e il territorio: «Il libro del conte Spagnoletti Zeuli ci invita a riscoprire le nostre radici: non solo quelle che affondano nella terra, ma quelle che uniscono una comunità al proprio paesaggio umano e naturale. Il nostro territorio ha molto da raccontare e continua a offrire spunti preziosi per comprendere quanto l'agricoltura, oggi, significhi innovazione, sostenibilità e cura responsabile dell'ambiente. Esiste un filo rosso che attraversa la storia della nostra città e ne rinnova il suo rapporto con la cultura agraria, intesa non più solo come tradizione, ma come visione moderna di futuro. Il nostro Istituto è testimone e protagonista di questo percorso formativo, che continua a crescere attraverso le competenze, la creatività e l'impegno delle nuove generazioni, mettendo a frutto le connessioni virtuose tra i nostri indirizzi del turismo e del professionale per i servizi commerciali, una filiera formativa capace di valorizzare il territorio, generare nuove opportunità e promuovere una crescita sostenibile e condivisa».
L'incontro si è concluso con un ampio confronto tra studenti e relatori, confermando ancora una volta il ruolo centrale dell'Istituto Tecnico Agrario "R. Lotti – Umberto I" nella promozione di una visione innovativa fondata sulla sostenibilità, sulla tutela dell'ambiente e del territorio e nella formazione di professionisti del settore tecnologico, in possesso non solo di solide competenze tecnico-scientifiche, ma anche di capacità civiche e di cittadinanza attiva indispensabili per affrontare le sfide della società contemporanea.
Dopo i saluti istituzionali della Dirigente scolastica, dott.ssa Filomena Ieva, e di Felice Gemiti, presidente dell'Associazione Onlus Amici per la Vita e della Federazione Antiracket FAI Andria, l'incontro è entrato nel vivo grazie al dialogo tra gli studenti e il conte Spagnoletti Zeuli, moderato dal giornalista Franco Di Chio, curatore della pubblicazione.
Nel corso dell'evento sono stati affrontati temi centrali per la formazione degli studenti dell'istituto: dal ruolo strategico dell'agricoltura nella società contemporanea alle sfide poste dalla crisi ambientale e dal progresso tecnologico, dall'innovazione nei processi produttivi al futuro dell'imprenditoria agricola nel Mezzogiorno.
Il conte Spagnoletti Zeuli, rivolgendosi agli studenti, ha sottolineato l'importanza di riscoprire la vocazione agricola del territorio: «Vedere tanti giovani appassionati di agricoltura è motivo di grande gioia. La nostra terra ha un'anima profondamente agricola: è una verità che non dobbiamo mai dimenticare. L'agricoltura e l'agroindustria italiane rappresentano un'eccellenza nel mondo. In Puglia, turismo e agricoltura devono essere il nostro vero 'petrolio': una ricchezza da preservare e valorizzare».
La Dirigente scolastica, dott.ssa Filomena Ieva, ha evidenziato il valore educativo dell'iniziativa e il legame storico tra la scuola e il territorio: «Il libro del conte Spagnoletti Zeuli ci invita a riscoprire le nostre radici: non solo quelle che affondano nella terra, ma quelle che uniscono una comunità al proprio paesaggio umano e naturale. Il nostro territorio ha molto da raccontare e continua a offrire spunti preziosi per comprendere quanto l'agricoltura, oggi, significhi innovazione, sostenibilità e cura responsabile dell'ambiente. Esiste un filo rosso che attraversa la storia della nostra città e ne rinnova il suo rapporto con la cultura agraria, intesa non più solo come tradizione, ma come visione moderna di futuro. Il nostro Istituto è testimone e protagonista di questo percorso formativo, che continua a crescere attraverso le competenze, la creatività e l'impegno delle nuove generazioni, mettendo a frutto le connessioni virtuose tra i nostri indirizzi del turismo e del professionale per i servizi commerciali, una filiera formativa capace di valorizzare il territorio, generare nuove opportunità e promuovere una crescita sostenibile e condivisa».
L'incontro si è concluso con un ampio confronto tra studenti e relatori, confermando ancora una volta il ruolo centrale dell'Istituto Tecnico Agrario "R. Lotti – Umberto I" nella promozione di una visione innovativa fondata sulla sostenibilità, sulla tutela dell'ambiente e del territorio e nella formazione di professionisti del settore tecnologico, in possesso non solo di solide competenze tecnico-scientifiche, ma anche di capacità civiche e di cittadinanza attiva indispensabili per affrontare le sfide della società contemporanea.