Il concept di “ecotrattoria” di Pietro Zito alla manifestazione “San Sebastián Gastronomika- Euskadi Basque Country”

Lo chef contadino, in una video conferenza, ha mostrato a critici gastronomici spagnoli piatti che riflettono il legame tra terra e cibo

venerdì 9 ottobre 2020 10.00
A cura di Giovanna Albo
Lo chef stellato contadino Pietro Zito, lo scorso lunedì 5 ottobre, ha partecipato mediante una video conferenza alla manifestazione "San Sebastián Gastronomika- Euskadi Basque Country", un format interamente incentrato sul variegato e curioso tema della cucina: ciascun chef, che vi aderiva, doveva presentare le proprie specialità a giornalisti e critici gastronomici di fama internazionale.

Rispetto alle precedenti edizioni andate in scena al Palazzo Kursaal di San Sebastián (Spagna), questa volta, a causa dell'emergenza sanitaria, la manifestazione si è svolta in formato digitale, con spettacoli di cucina registrati o trasmessi in diretta sia dai diversi locali ristorativi della pittoresca cittadina basca e sia da diversi ristoranti di tutto il mondo.

Il tema scelto dal nostro chef non poteva che essere "l'eco trattoria del cuoco contadino": una denominazione che riflette quel legame indissolubili tra territorio e gastronomia, e che rappresenta il principio cardine dell'attività ristorativa di Pietro Zito, ubicata nel borgo murgiano di Montegrosso.

Infatti, per lo chef contadino il legame tra territorio e gastronomia è abbastanza evidente: non si può avere un ristorante senza giardino. E la sua filosofia di riconnettersi con la terra non è solo teorica, ma anche pratica: alle spalle del suo ristorante sorge un giardino di 1.5000 metri quadrati dove coltiva specie locali alcune delle quali anche recuperate, dando così vita ad un vero e proprio orto biodinamico.

Con tutta la sua esperienza di cuoco-agricoltore e con la sua formazione passata di ingegnere agrario, due sono state le specialità che ha preparato per questo importante appuntamento gastronomico: un primo piatto di orecchiette con germogli di zucchine, ristretto di pomodoro e ricotta salata e un contorno di pancotto con erbe spontanee e olive dolci.

Grande riscontro da parte dei critici che ne hanno fortemente apprezzato la semplicità dei prodotti usati, la facilità di realizzazione di piatti semplici ma nobili, moderni nel loro essere involontariamente vegani/vegetariani.

Nelle foto della gallery, le diverse fasi di preparazione delle due specialità di piatti presentati durante la manifestazione.
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