Haute couture, due talenti andriesi con biglietto di a/r per Milano

Androgina ed emancipata la donna di Elisabetta Di Matteo e Domenico Moschetta

lunedì 19 giugno 2017 12.08
Lusso, passione ma anche androginia ed emancipazione; questa l'alchimia della figura femminile tratteggiata da Tamara De Lempicka, divenuta musa dell'aspirante stilista Elisabetta di Matteo che, sotto la direzione del giovane designer Domenico Moschetta, ha ideato una collezione di abiti che ha meritato una delle molto ambite borse di studio dell'Istituto Europeo di Design di Milano.

La donna concepita da Elisabetta è una figura trasgressiva, libera da vincoli sociali, elitaria e «appartenente quasi ad un terzo sesso», come afferma l'ideatrice stessa. La "capsule" di moda ha suscitato il grande interesse del designer Domenico Moschetta, che pertanto le ha dedicato l'intera vetrina del suo atelier. Infatti, lo stilista, dopo un periodo di formazione all'Istituto Marangoni di Milano, ha fatto ritorno nella sua terra natia per dar vita ad un'impresa indipendente che, in controcorrenza all'omologazione dei grandi magazzini, offre ai suoi clienti un ritorno al concetto di antico atelier, nonché l'opportunità di personalizzare e rendere unici i propri abiti con tessuti e finiture di altissima qualità.

"Su misura" sono dunque le parole d'ordine all'interno di "Sum", la boutique in via Torino n° 40 ad Andria, le cui creazioni sono comparse sul sito PhotoVogue grazie agli scatti di Francesco Confalone, giovane fotografo andriese diplomatosi alla scuola di fotografia e cinematografia "F. Project" di Bari. La collaborazione con il fotografo, ormai consolidatasi negli ultimi due anni, è volta ad immortalare i capi "made in Sum" con linguaggi sempre diversi e attuali che interpretino la donna a cui si rivolgono.

Una sinergia tutta andriese e giovanile, dunque, che vede la collaborazione di talenti locali apprezzati ben oltre i confini pugliesi.
IMG WA
IMG
IMG
IMG
IMG WA
IMG
IMG
n
IMG
IMG WA
n
n
n
n
n
n
n
n