Gli esami di maturità e di terza media ai tempi del covid 19

Il ministro dell'Istruzione sta predisponendo le modalità per una ripresa in sicurezza delle lezioni a settembre

domenica 10 maggio 2020
La scuola ai tempi del covid 19. Il ministro all'Istruzione Lucia Azzolina, ha deciso i vari provvedimenti da attuare per gli esami di maturità e di terza media, oltre alle valutazioni finali degli studenti in questo anno scolastico 2019-2020, condizionato dall'emergenza sanitaria da Coronavirus. Presentate alle organizzazioni sindacali e inviate al Consiglio Superiore della Pubblica Istruzione, le tre ordinanze saranno pubblicate a breve.

Ecco come si svolgerà l'esame di maturità

Tutti saranno ammessi all'esame, che avrà inizio con molta probabilità il 17 giugno. Previsto il solo colloquio orale. I crediti di accesso e il voto finale si baseranno sul percorso realmente fatto dagli studenti. Per questo il credito del triennio finale è stato rivisto e potrà valere fino a 60 punti, anziché 40, come prima dell'emergenza. Al colloquio orale si potranno conseguire fino a 40 punti. Il voto massimo finale possibile resta naturalmente 100, con la possibilità di ottenere la lode, come ogni anno.
La prova orale si svolgerà in presenza (a meno che le condizioni epidemiologiche non lo consentano e con specifiche deroghe per casi particolari) davanti a una commissione composta da 6 membri interni e un presidente esterno, in modo che gli studenti possano essere valutati dai docenti che conoscono il loro percorso di studio. Il documento, con quanto effettivamente svolto, sarà prodotto dai consigli di classe entro il 30 maggio. A quel documento farà riferimento la commissione per la predisposizione dei materiali, che saranno proposti ai candidati alla prova orale.
Ciascun candidato discuterà, in apertura, di un elaborato concernente le discipline di indirizzo, trattando un argomento concordato che sarà assegnato dai docenti di quelle discipline a ogni studente entro il 1° giugno. Prevista, poi, la discussione di un breve testo, già oggetto di studio nell'ambito dell'insegnamento di lingua e letteratura italiana durante il quinto anno. Sarà analizzerà a seguire un materiale assegnato dalla commissione sempre coerente col percorso fatto. Saranno infine esposte le esperienze svolte nell'ambito dei percorsi per le competenze trasversali e l'orientamento e saranno accertate le conoscenze relative a "Cittadinanza e Costituzione", secondo quanto effettivamente svolto dalla classe.

Esame di terza media orale in modalità telematica

In linea con quanto previsto dal decreto scuola di aprile, studenti e studentesse saranno valutati attraverso lo scrutinio finale, che terrà conto anche di un elaborato da consegnare entro il prossimo 30 maggio. L'argomento sarà concordato con gli insegnanti, valorizzando il percorso fatto da ciascuno studente. Sarà presentato oralmente, in modalità telematica, davanti al consiglio di classe, prima dello scrutinio finale e sarà valutato sulla base dell'originalità, della coerenza con l'argomento assegnato, della chiarezza espositiva.

Valutazione finale: le insufficienze dovranno essere recuperate

Gli alunni potranno essere ammessi alla classe successiva anche in presenza di voti inferiori a 6, in una o più discipline. Il ministero ha però ribadito che non sarà un "6 politico". Le insufficienze compariranno, infatti, nel documento di valutazione. Per chi è ammesso alla classe successiva con votazioni inferiori a 6 o con livelli di apprendimento non consolidati sarà predisposto dai docenti un piano individualizzato per recuperare, nella prima parte di settembre, quanto non è stato appreso. Il piano sarà allegato al documento di valutazione finale. Resta ferma la possibilità di non ammettere all'anno successivo studentesse e studenti con un quadro carente fin dal primo periodo scolastico. L'ordinanza tiene conto degli studenti con bisogni educativi speciali (Bes). L'attività didattica del prossimo anno scolastico sarà riprogettata per recuperare contenuti non svolti durante quest'anno.

Azzolina: «Al lavoro su più fronti per settembre»

Il ministro Lucia Azzolina è al lavoro anche per la organizzare il rientro a settembre: «Stiamo valutando più opzioni possibili e non se ne esclude nessuna. Ci stiamo confrontando col mondo della scuola, coi comitati e con le associazioni. Il nostro compito è immaginare tutti i fronti, cosicché a seconda dello scenario epidemiologico che avremo, noi saremo pronti a far sì che il diritto all'istruzione venga rispettato».