Fidelis-Lecce: via la paura e fuori i gol contro la capolista

Mister Loseto alla vigilia: "Fondamentali le motivazioni individuali"

sabato 4 novembre 2017
A cura di Antonio D'Oria
Il peggior attacco (7 reti) contro il migliore (18 reti), il fanalino di coda (7 punti) contro la capolista (26 punti). Fidelis Andria-Lecce sembra essere, almeno sulla carta e considerando le situazioni interne diametralmente opposte, un derby più che scontato, anche perchè i salentini stanno viaggiando a grande velocità e sembrano essere i reali favoriti per la vittoria finale del campionato. Ma, si sa, la palla è tonda e l'ultima parola spetta al terreno di gioco. Nonostante un rapporto rovente tra la tifoseria e l'ambiente biancazzurro, la Fidelis deve trovare la forza di reagire mostrando quanto di buono messo in campo finora a livello di gioco e dando il meglio di sè proprio contro l'avversario più difficile da affrontare in questo momento. Come spesso si è detto dall'inizio della stagione, il gioco c'è ma il problema è il gol: la sfida è ostica, ma se la prima vittoria in campionato arrivasse proprio in questo match speciale allora potrebbe realmente esserci una svolta in tutti i sensi: classifica, morale, ambiente.

In un ambiente che scotta, mister Valeriano Loseto, intervenuto in conferenza stampa, non può fare altro che concentrarsi sul campo e preparare al meglio la delicatissima sfida interna contro il Lecce capolista: «Siamo stati completamente isolati per due settimane da quello che succedeva intorno alla squadra. Abbiamo continuato ad allenarci ad Andrianello sapendo però dei mugugni della piazza sulle questioni societarie. Noi dobbiamo solo pensare al lavoro che riguarda il campo per dimostrare, qualora ce ne fosse ancora il bisogno, di essere una buona squadra che, ahinoi, non ha raccolto il giusto risultato per tutto quello che ha creato. Dobbiamo continuare su questa via e dimostrare contro il Lecce che nulla è scontato: dobbiamo riuscire a ripetere ciò che abbiamo messo in campo a Catanzaro sotto l'aspetto tattico, della voglia e della corsa. Non devono mancarci le motivazioni individuali: deve essere da stimolo giocare contro una squadra come il Lecce, capolista che annovera diversi giocatori di categoria superiore. Tatticamente dovremo essere bravi a bloccare le loro ripartenze e sfruttare la coordinazione tra le due punte in attacco».

La buona prestazione della scorsa settimana a Catanzaro, pur non avendo fruttato i tre punti, si può spiegare soprattutto con il cambio di modulo, il passaggio dal 4-3-3 al 3-5-2 che ha garantito maggiore solidità al pacchetto arretrato; sembra questa la strada da imboccare in questo momento, ma non è detto che non si ritorni al credo del tecnico: «Da quando sono venuto ad Andria ho sempre professato il 4-3-3, ma avrei cambiato nel momento in cui ci sarebbe stato bisogno di giocare diversamente in base a stati di forma, infortuni e squalifiche. A Catanzaro ho avuto l'idea di passare al 3-5-2, in quanto non riuscivo ad intravedere negli esterni ciò che volevo da loro. Le due punte centrali posso anche avere più peso, rispetto al 4-3-3, nella parte finale dell'azione. Per il momento credo che continueremo così: non è detto, però, che non possa ritornare al 4-3-3, se vedrò che Barisic, Nadarevic e Minicucci torneranno ad essere quello che hanno sempre dimostrato. Con il nuovo modulo, comunque, i ragazzi si sono espressi alla grande, ma rimane sempre il rammarico di non gioire di quello che creiamo, abbiamo costruito quattro occasioni nitide che non abbiamo concretizzato. La differenza la può fare la qualità tecnica di un calciatore: senza togliere assolutamente nulla ai miei, non so cosa altro dire, i ragazzi costruiscono e arrivano in porta ma per un motivo o per un altro la palla non entra. E cosa può fare in questi casi un allenatore dalla panchina? Bisogna solo sperare che questo momento passi in fretta, perchè sta diventando troppo lungo. Il problema maggiore me lo sarei creato se la squadra non fosse riuscita nemmeno a costruire e arrivare in area».

Dopo il match casalingo contro il Fondi perso per 1-3 con tanto di pesante contestazione, circolavano nell'aria voci di possibili dimissioni da parte del tecnico; l'intero ambiente crede fortemente nel lavoro di Loseto e si è stretto attorno a lui affinchè si esca tutti assieme da questa situazione difficile: «Se il primo tempo della partita contro il Fondi fosse finito 2-0 per noi, nel secondo tempo saremmo entrati con un'altra mentalità. Ma questo non è successo: abbiamo dimenticato la testa negli spogliatoi e abbiamo subito il Fondi. Così a fine partita ho chiesto ai ragazzi che se non fossi riuscito sino a quel momento a trasmettere loro le giuste motivazioni, mi sarei fatto da parte. Ma tutti gli allenatori di calcio sperano di ricevere dai calciatori ciò che ho ricevuto io: grande compattezza, unione, considerazione e dimostrazione di credere in me. Posso anche capire la piazza, che magari si aspettava un Mourinho o un Van Gaal e non un Valeriano Loseto, ma tengo a precisare che se ora avessimo 3-4 punti in più non ci sarebbe stato tutto questo problema. Ma c'è da dire che la classifica è pietosa: dobbiamo continuare a lavorare anche con l'aiuto della piazza, dofatti chiedo spesso al presidente di effettuare qualche allenamento in più ad Andria affinchè la tifoseria possa abbracciare di più la squadra e parlare con i calciatori. Questo cammino sarà sicuramente più roseo nel momento in cui riusciremo a centrare la prima vittoria».

Questi i convocati per la sfida contro il Lecce in programma al "Degli Ulivi" questa sera alle ore 20.30:
1. MAURANTONIO Roberto
2. CILLI Marco
3. DE GIORGI Francesco
4. TIRITIELLO Andrea
5. CELLI Alessandro
6. RADA Ionut
7. ALLEGRINI Jimmy
8. CURCIO Felipe
9. QUINTO Marcello
10. PAOLILLO Ruggiero
11. MATERA Antonio
12. ESPOSITO Alessio
13. DI COSMO Leonardo
14. PICCINNI Marco
15. BOTTALICO Andrea
16. BARISIC Maks
17. NADAREVIC Enis
18. MINICUCCI Manel
19. LATTANZIO Riccardo
20. SCARINGELLA Michele
21. IPPEDICO Giuseppe