Favarin, punto d'oro: "In queste condizioni il risultato ci premia"
Gli azzurri interrompono la striscia di sette vittorie consecutive in casa degli etnei
venerdì 30 dicembre 2016
7.47
Un pari strappato con le unghie e con i denti. I leoni azzurri hanno utilizzato a potenza massima dei loro artigli per restare aggrappati fino alla fine al pareggio, che ha premiato la tenacia della squadra di Favarin e la voglia di lottare di questi ragazzi, che hanno sofferto moltissimo dopo l'espulsione di Piccinni.
Sulla carta lo 0-0 di Catania è solo un altro punticino (il quarto consecutivo), ma mister Favarin vede il bicchiere assolutamente pieno, sia per come si era messa la partita ad un certo punto, sia perchè i siciliani venivano da sette vittorie consecutive tra le proprie mura; striscia interrotta proprio dalla Fidelis Andria: «E' sicuramente un punto guadagnato. Sapevamo che avremmo incontrato difficoltà qui a Catania, perchè anche noi ci siamo arrivati con diversi giocatori fuori. Finchè siamo rimasti in parità numerica ce la siamo giocata abbastanza. Poluzzi ci ha tenuto in partita parando il rigore, poi l'espulsione ha complicato le cose. Ma faccio i complimenti ai ragazzi, perchè venir via da Catania con un punto ottenuto in queste condizioni ci ha premiato. Abbiamo fatto di tutto per portare via il punto».
La Fidelis ha anche giocato bene per molti tratti della partita, costruendo qualche sortita pericolosa almeno quando si era in equilibrio numerico; ma probabilmente alcune assenze pesanti si sono fatte sentire: «L'unica cosa che potevamo fare era cercare di ripartire, ma eravamo condizionati da assenze importanti come Onescu, Cruz, Mancino. Dovevamo avere la possibilità di sfruttare gli spazi alle spalle della loro linea difensiva, e finchè siamo stati undici contro undici abbiamo creato qualcosa anche noi, poi dopo abbiamo sofferto». A parte alcuni scampoli della seconda frazione, in generale non è stata una sfida bellissima, soprattutto a causa di sfavorevoli condizioni meteorologiche e di un terreno di gioco che ha rasentato livelli pietosi: «Il clima non ha aiutato nessuna delle due squadre, ma sono rimasto sorpreso dalle condizioni del campo: creano difficoltà a squadre che devono creare gioco». Il tecnico pisano elogia la formazione etnea, riconoscendo l'importante valore di una rosa molto competitiva; il che rende maggiore merito al pareggio dei federiciani: «Il Catania ha una rosa importante per questa categoria, e lo si capisce già dagli attaccanti che ha. Oggi noi abbiamo dovuto inventare un attaccante a differenza loro, perciò cerchiamo di utilizzare al massimo i giocatori che abbiamo. Se dico chi temevo di più del Catania farei un favore a qualcuno e torto a un altro: è una squadra competitiva. Mi sembra sia in linea con i programmi, perchè se non fosse per la penalizzazione adesso sarebbe lassù. Penso che in questo girone di ritorno sarà una seria protagonista per i playoff».
Sulla carta lo 0-0 di Catania è solo un altro punticino (il quarto consecutivo), ma mister Favarin vede il bicchiere assolutamente pieno, sia per come si era messa la partita ad un certo punto, sia perchè i siciliani venivano da sette vittorie consecutive tra le proprie mura; striscia interrotta proprio dalla Fidelis Andria: «E' sicuramente un punto guadagnato. Sapevamo che avremmo incontrato difficoltà qui a Catania, perchè anche noi ci siamo arrivati con diversi giocatori fuori. Finchè siamo rimasti in parità numerica ce la siamo giocata abbastanza. Poluzzi ci ha tenuto in partita parando il rigore, poi l'espulsione ha complicato le cose. Ma faccio i complimenti ai ragazzi, perchè venir via da Catania con un punto ottenuto in queste condizioni ci ha premiato. Abbiamo fatto di tutto per portare via il punto».
La Fidelis ha anche giocato bene per molti tratti della partita, costruendo qualche sortita pericolosa almeno quando si era in equilibrio numerico; ma probabilmente alcune assenze pesanti si sono fatte sentire: «L'unica cosa che potevamo fare era cercare di ripartire, ma eravamo condizionati da assenze importanti come Onescu, Cruz, Mancino. Dovevamo avere la possibilità di sfruttare gli spazi alle spalle della loro linea difensiva, e finchè siamo stati undici contro undici abbiamo creato qualcosa anche noi, poi dopo abbiamo sofferto». A parte alcuni scampoli della seconda frazione, in generale non è stata una sfida bellissima, soprattutto a causa di sfavorevoli condizioni meteorologiche e di un terreno di gioco che ha rasentato livelli pietosi: «Il clima non ha aiutato nessuna delle due squadre, ma sono rimasto sorpreso dalle condizioni del campo: creano difficoltà a squadre che devono creare gioco». Il tecnico pisano elogia la formazione etnea, riconoscendo l'importante valore di una rosa molto competitiva; il che rende maggiore merito al pareggio dei federiciani: «Il Catania ha una rosa importante per questa categoria, e lo si capisce già dagli attaccanti che ha. Oggi noi abbiamo dovuto inventare un attaccante a differenza loro, perciò cerchiamo di utilizzare al massimo i giocatori che abbiamo. Se dico chi temevo di più del Catania farei un favore a qualcuno e torto a un altro: è una squadra competitiva. Mi sembra sia in linea con i programmi, perchè se non fosse per la penalizzazione adesso sarebbe lassù. Penso che in questo girone di ritorno sarà una seria protagonista per i playoff».