Discarica F.lli Acquaviva, Di Bari (M5S): "Grandaliano equilibrista e Comune dalle mezze verità"
"Finché non vedrò modificata la delibera e quindi anche il piano rifiuti sappiate che non mollerò", assicura l'esponente M5S
sabato 23 febbraio 2019
20.20
E' ormai un batti e ribatti, un replicare colpo su colpo a dichiarazioni e prese di posizione. A poche ore dai chiarimenti forniti dall'assessore comunale all'Ambiente, avv. Del Giudice, ecco arrivare l'ennesimo post della consigliera regionale e capogruppo del M5S, l'avv. Di Bari in merito agli ultimi sviluppi della discarica dei F.lli Acquaviva.
"La vicenda della discarica di Andria denominata ex F.lli Acquaviva, più va avanti e più vede i responsabili regionali e comunali affannarsi nel tentativo di disconoscere gli atti da loro stessi condivisi ed approvati.
Oggi in una trasmissione del giornalista Straniero, l'avv.to Grandaliano il dirigente dell'agenzia regionale che gestisce i rifiuti in Puglia (Ager), ha fatto diverse dichiarazioni che non hanno convinto lo stesso giornalista e mi hanno lasciata molto perplessa.
In contraddizione continua, alla domanda secca se la discarica di Andria accoglierà o meno i rifiuti, Grandaliano ha dribblato tra un:
"SI perché lo dice il piano dei rifiuti,
NO per il momento, e infine incalzato da Straniero rispondeva
NON tocca a me dirlo"
Davvero un grande spettacolo di equilibrismo.
L'avv.to Grandaliano ha detto di essere un mero esecutore delle decisioni politiche.
Al contempo dice che la ormai famosa delibera regionale per lo smaltimento dei rifiuti presso la cava ex Acquaviva, per lui non significa granché e che comunque i 763 mila metri cubi saranno destinati a discarica se il piano regionale rifiuti in via di aggiornamento confermera' il precedente piano regionale rifiuti del 2013.
In realtà, sappiamo per certo che il piano rifiuti 2013 è stato superato dal piano rifiuti 2018 che espressamente prevede l'uso della discarica di Andria e la delibera prevede che l'Ager, quindi Grandaliano stesso, deve bonificare e chiudere la discarica di inerti, allestire la discarica per accogliere i rifiuti e individuare il gestore della discarica.
Tutti questi passaggi erano conosciuti e condivisi dal Sindaco Giorgino che ha partecipato all'incontro del 3 dicembre, riunione nella quale ha dato disponibilità per accogliere i rifiuti e che ad oggi solo a parole rinnega.
Ripeto solo a parole.
Oggi li' c'e' una discarica di rifiuti urbani, che il piano regionale non solo aveva previsto ma continua a prevedere.
Quando tale delibera regionale sara' pubblicata sul bollettino regionale l'Ager, quindi Grandaliano, eseguirà quanto ivi contenuto, cioè cercare un nuovo gestore per avviarla?
O, si rifiuterà di farlo dato che nella stessa trasmissione ha dichiarato che la discarica di Andria ad oggi non serve?
Lui e' un mero esecutore delle volontà di Emiliano, come afferma in alcuni passaggi della trasmissione, o le sue valutazioni hanno un peso nelle decisioni finali come fa intendere in altri passaggi ?
E Giorgino ed i nostri amministratori comunali, una volta pubblicata la predetta delibera regionale, si accontenteranno di queste vaghe assicurazioni o impugneranno davanti al Tar i punti della delibera "incriminati"?
A proposito di Giorgino, dopo aver scoperto l'esistenza di un verbale in cui e' riportato che lui condivide lo smaltimento di rifiuti urbani nella ex cava Acquaviva, oltre che rilasciare interviste ha fatto atti formali? Quali?
Finché non vedrò modificata la delibera e quindi anche il piano rifiuti sappiate che non mollerò.
P.S. Finalmente l'assessore comunale all'ambiente del comune di Andria, Luigi Del Giudice, ha fatto sentire la sua voce.
Ha affermato che alla convocazione del 21 gennaio 2019 in cui si è parlato di bonifica e chiusure di alcune discariche, nonostante il foglio presenze non riporti nessuna firma del Comune di Andria, in quella sede era rappresentato da un funzionario.
Cosa alquanto strana.
Le stranezze continuano a moltiplicarsi, ma devo dire che mi fà piacere che ci abbia tenuto tanto a chiarire questo perché significa che l'assessore già dal 21 gennaio sapeva che si sarebbe proceduto all'utilizzo della discarica per lo smaltimento dei rifiuti urbani, e che quindi ha detto cose non coerenti tra loro quando, di contro, ha dichiarato di essere venuto a conoscenza di questa decisione solo dagli organi di stampa.
Egregio Assessore, alla luce di tutte queste stranezze e dimenticanze e visto che il metodo è lo stesso del suo sindaco, quello della "mezza verità giorginiana", ritengo che le mie energie non siano affatto sprecate.
Di voi non ci si può fidare per il semplice motivo che avete tenuto tutto questo nascosto. Le mie intenzioni sono chiare fin dall'inizio, le vostre stanno traballando solo perché sapete bene che gli andriesi non vi perdoneranno un ulteriore sfregio come questo", conclude il post della consigliera regionale avv. Grazia Di Bari.
"La vicenda della discarica di Andria denominata ex F.lli Acquaviva, più va avanti e più vede i responsabili regionali e comunali affannarsi nel tentativo di disconoscere gli atti da loro stessi condivisi ed approvati.
Oggi in una trasmissione del giornalista Straniero, l'avv.to Grandaliano il dirigente dell'agenzia regionale che gestisce i rifiuti in Puglia (Ager), ha fatto diverse dichiarazioni che non hanno convinto lo stesso giornalista e mi hanno lasciata molto perplessa.
In contraddizione continua, alla domanda secca se la discarica di Andria accoglierà o meno i rifiuti, Grandaliano ha dribblato tra un:
"SI perché lo dice il piano dei rifiuti,
NO per il momento, e infine incalzato da Straniero rispondeva
NON tocca a me dirlo"
Davvero un grande spettacolo di equilibrismo.
L'avv.to Grandaliano ha detto di essere un mero esecutore delle decisioni politiche.
Al contempo dice che la ormai famosa delibera regionale per lo smaltimento dei rifiuti presso la cava ex Acquaviva, per lui non significa granché e che comunque i 763 mila metri cubi saranno destinati a discarica se il piano regionale rifiuti in via di aggiornamento confermera' il precedente piano regionale rifiuti del 2013.
In realtà, sappiamo per certo che il piano rifiuti 2013 è stato superato dal piano rifiuti 2018 che espressamente prevede l'uso della discarica di Andria e la delibera prevede che l'Ager, quindi Grandaliano stesso, deve bonificare e chiudere la discarica di inerti, allestire la discarica per accogliere i rifiuti e individuare il gestore della discarica.
Tutti questi passaggi erano conosciuti e condivisi dal Sindaco Giorgino che ha partecipato all'incontro del 3 dicembre, riunione nella quale ha dato disponibilità per accogliere i rifiuti e che ad oggi solo a parole rinnega.
Ripeto solo a parole.
Oggi li' c'e' una discarica di rifiuti urbani, che il piano regionale non solo aveva previsto ma continua a prevedere.
Quando tale delibera regionale sara' pubblicata sul bollettino regionale l'Ager, quindi Grandaliano, eseguirà quanto ivi contenuto, cioè cercare un nuovo gestore per avviarla?
O, si rifiuterà di farlo dato che nella stessa trasmissione ha dichiarato che la discarica di Andria ad oggi non serve?
Lui e' un mero esecutore delle volontà di Emiliano, come afferma in alcuni passaggi della trasmissione, o le sue valutazioni hanno un peso nelle decisioni finali come fa intendere in altri passaggi ?
E Giorgino ed i nostri amministratori comunali, una volta pubblicata la predetta delibera regionale, si accontenteranno di queste vaghe assicurazioni o impugneranno davanti al Tar i punti della delibera "incriminati"?
A proposito di Giorgino, dopo aver scoperto l'esistenza di un verbale in cui e' riportato che lui condivide lo smaltimento di rifiuti urbani nella ex cava Acquaviva, oltre che rilasciare interviste ha fatto atti formali? Quali?
Finché non vedrò modificata la delibera e quindi anche il piano rifiuti sappiate che non mollerò.
P.S. Finalmente l'assessore comunale all'ambiente del comune di Andria, Luigi Del Giudice, ha fatto sentire la sua voce.
Ha affermato che alla convocazione del 21 gennaio 2019 in cui si è parlato di bonifica e chiusure di alcune discariche, nonostante il foglio presenze non riporti nessuna firma del Comune di Andria, in quella sede era rappresentato da un funzionario.
Cosa alquanto strana.
Le stranezze continuano a moltiplicarsi, ma devo dire che mi fà piacere che ci abbia tenuto tanto a chiarire questo perché significa che l'assessore già dal 21 gennaio sapeva che si sarebbe proceduto all'utilizzo della discarica per lo smaltimento dei rifiuti urbani, e che quindi ha detto cose non coerenti tra loro quando, di contro, ha dichiarato di essere venuto a conoscenza di questa decisione solo dagli organi di stampa.
Egregio Assessore, alla luce di tutte queste stranezze e dimenticanze e visto che il metodo è lo stesso del suo sindaco, quello della "mezza verità giorginiana", ritengo che le mie energie non siano affatto sprecate.
Di voi non ci si può fidare per il semplice motivo che avete tenuto tutto questo nascosto. Le mie intenzioni sono chiare fin dall'inizio, le vostre stanno traballando solo perché sapete bene che gli andriesi non vi perdoneranno un ulteriore sfregio come questo", conclude il post della consigliera regionale avv. Grazia Di Bari.