Dimissioni di Giorgino? Bruno (Pd): "Le chiederei per i suoi 8 anni di arroganza amministrativa"

La consigliera comunale interviene dopo al notizia della condanna dell'ex assessore Lotito

lunedì 4 dicembre 2017 9.28
«In molti mi chiedono se Giorgino debba dimettersi, alla luce della sentenza di condanna a 6 anni di reclusione di un suo ex assessore, per la nota vicenda delle tangenti dell'appalto rifiuti. Non spetta a me dirlo, le dimissioni sono un atto politico legato al senso di responsabilità di chi ricopre una carica istituzionale. Però, se proprio dovessi chiedere le dimissioni del primo cittadino, lo farei appellandomi ai suoi 8 anni di arroganza amministrativa, di politica dello scarica-barile: tutto ciò che è buono è mio, tutto ciò che mi crea problemi è colpa del passato. Troppo comodo, non funziona così». Lo dichiara la consigliera comunale di Progetto Andria ed attuale presidente del Pd Bat Giovanna Bruno a seguito della notizia della condanna in primo grado dell'assessore all'ambiente Francesco Lotito elencando tutte le ragioni per quali il sindaco Nicola Giorgino dovrebbe dimettersi, domanda che come spiega la Bruno in molti le fanno.

«Mi dimetterei per aver creato alla Comunità condizioni di dissesto finanziario accertato dai tecnici dell'Ente (dirigente e collegio dei revisori) che hanno sonoramente smentito il Sindaco nell'ultima seduta di Consiglio Comunale, quando si sforzava di convincere se stesso e noi tutti che i conti sono più in regola di sempre.
Ma, più ancora che le sue dimissioni, a cui forse (anzi: sicuramente!) sta già pensando per andare ad occupare poltrone romane, chiederei a tutta la sua compagine (giunta e consiglieri) di fare un passo indietro per essere stati corresponsabili del vuoto progettuale che quest'amministrazione ci lascia; per essere stati compartecipi di tutte le innumerevoli inaugurazioni in pompa magna di opere pubbliche (derivanti TUTTE dal passato) delle quali praticamente nessuna è operativa e delle quali praticamente su ciascuna pendono questioni giudiziarie di mancati o tardivi pagamenti a fornitori, appaltatori e sub appaltatori autorizzati. La maggioranza tutta dovrebbe dimettersi per aver appiattito il livello culturale della Città; per non aver mosso un dito per arginare il dramma sociale della disoccupazione, liquidandolo con un generico "è colpa della crisi, è colpa del governo centrale"; per aver messo in ginocchio i creditori/fornitori che si vedono costretti ad adire le vie legali per avere ragione dei loro diritti negati, avendo erogato prestazioni che non vengono pagate in tempi ragionevoli o, semplicemente, in tempi di legge. Chiederei le dimissioni perché la città è sporca, disordinata, caotica.
Per questo e per molto altro chiederei le dimissioni, sperando di non avere in risposta le solite infamanti, cattive e false accuse di natura personale, nel perfetto stile cui questo centro destra ci ha abituati, abbassando di molto il livello dei dibattiti politico in questa Città», conclude Giovanna Bruno.