Cosa insegna la marcia? Lo abbiamo chiesto a Francesco Fortunato, a dieci giorni dagli Europei di Berlino

L’atleta andriese mira a migliorare il suo tempo personale sulla 20km dell’11 agosto

mercoledì 1 agosto 2018 9.55
A cura di Sara Suriano
"Race walking", ovvero "camminata competitiva". Si tratta, per dirla più semplicemente, della marcia, disciplina dell'atletica leggera che si disputa in velocità pur...camminando.

L'apparente paradosso è determinato da (almeno) due regole non sempre semplici da rispettare che richiedono all'atleta autocontrollo, nonchè grande attenzione alla tecnica; se è vero che lo sport forma l'uomo, abbiamo chiesto a Francesco Fortunato di analizzare la "sua" marcia, che tanto racconta dell'uomo che è diventato da quel lontano 2009, in cui ha mosso i suoi primi passi in questa disciplina.

Regola numero 1: mantenere sempre il contatto con il terreno; la particolare andatura è determinata dalla velocità impressa ai movimento nell'impossibilità di correre e di sollevare entrambi i piedi da terra.
«Rimanere sempre concentrati sull'obiettivo, mantenendo il contatto con la realtà senza lasciarsene condizionare. È questo il segreto di una buona gara», spiega Fortunato con l'ardore di chi ha tagliato importanti traguardi e l'umiltà di chi rimane con i piedi per terra sapendo di avere davanti a sé numerose, nuove sfide.

Mancano infatti solo dieci giorni ai Campionati Europei che si disputeranno a Berlino dal 6 al 12 agosto 2018, in occasione dei quali il giovane atleta andriese torna a vestirsi d'azzurro per rappresentare l'Italia sulla 20km maschile, sabato 11. L'ufficialità è arrivata il 19 luglio con la pubblicazione della lista dei convocati alla XXIV edizione da parte del direttore tecnico delle squadre nazionali assolute, Elio Locatelli. In gara 89 atleti, di cui 49 uomini e 40 donne.

L'appuntamento sportivo berlinese concluderà una stagione ottima per Fortunato, che si è aggiudicato il terzo titolo nazionale Indoor migliorando il suo personal best ad Ancona (17 febbraio 2018), è giunto al 9^ posto personale portando all'argento la squadra nei Mondiali in Cina (6 maggio 2018) ed è salito sul gradino più alto del podio ai Campionati Nazionali Universitari di Isernia (18 maggio 2018).

Dunque una progressione di passi, come la marcia atletica prevede, che porta dritto alle olimpiadi di Tokyo nel 2020. Una sfida nella quale l'atleta del tacco e punta Fiamme Gialle entra a gamba tesa, come previsto dalla disciplina.

Regola numero 2: la gamba avanzante deve essere tesa a partire dal primo contatto con il suolo fino al momento in cui la gamba si trova nella posizione verticale.
« La difficoltà maggiore durante una gara è saper ponderare ogni passo, valutare ogni scelta – continua Fortunato - e gestire l'adrenalina: all'inizio devi contenerla per non "volare alto" e poi utilizzarla per dare il massimo alla fine, quando ormai sei stanco ma non puoi mollare».

Ma al di là dei tecnicismi, una è la più grande lezione della marcia per Fortunato: per raggiungere un traguardo ci vuole dedizione e allenamento, anche quando fuori è caldo e gli amici vanno al mare, anche quando è sabato e non si può far tardi. «Volontà e determinazione sono fondamentali, perché quando le gambe ti abbandonano non ti resta che continuare a metterci la testa e il cuore», conclude Francesco.

Con la voglia di raggiungere un nuovo primato personale e scrivere un'altra pagina della propria storia, Fortunato prepara le valigie per Berlino, mentre tutta la cittadinanza andriese fa il tifo per lui.