Continuano i guai per l'Andria Calcio: deferimento della Procura

Ritenute Irpef e contributi Inps di settembre, ottobre, novembre e dicembre non veritiere. Nuovi possibili punti di penalizzazione e guai anche per il legale rappresentante Di Toma

venerdì 26 aprile 2013 19.29
A cura di Stefano Massaro
Non bastava la presunta "scomparsa" del patron Depasquale. Non bastavano i play-out ad un passo e la salvezza sicura sempre più compromessa. I guai non smettono di bussare alla porta dell'Andria Calcio, continuando a mettere seriamente a repentaglio il futuro della società andriese, che ora più che mai sembra essere tutt'altro che roseo.

Quest'oggi è arrivata la doccia gelata: al centro della vicenda sono l'Irpef e l'Inps spettanti per i tesserati della società di contrada Barbadangelo. Infatti, a seguito dei controlli ordinari CO.VI.SO.C di inizio aprile che tanto avevano allarmato l'ambiente andriese, è stato deferito il legale rappresentante della società, il biscegliese Maurantonio Di Toma «per non aver documentato agli Organi Federali competenti l'avvenuto pagamento delle ritenute Irpef e dei contributi Inps relativi agli emolumenti dovuti ai propri tesserati per la mensilità di settembre, ottobre, novembre e dicembre 2012, nei termini stabiliti dalla normativa federale e per avere prodotto alla Società di revisione incaricata dalla F.I.G.C. Deloitte & Touche S.p.A., quietanze di pagamento (F24) ed estratti conto corrente non veridici».

Il deferimento non è però rivolto al solo Di Toma, ma anche al Sindaco unico del Collegio Sindacale della società andriese, Francesco Pierangeli. Per lui il provvedimento è giunto «per aver prodotto alla Co.Vi.So.C. dichiarazioni attestanti circostanze e dati contabili non veridici». Il deferimento, naturalmente, interessa la stessa società calcistica andriese «a titolo di responsabilità diretta ed oggettiva» e che probabilmente riceverà altri punti di penalizzazione in classifica. Il tutto con una salvezza in bilico e dei play-out sempre più vicini.