Conferenza Episcopale Pugliese: "Un voto per costruire speranza e fraternità"
La nota della Commissione Regionale Problemi Sociali e Lavoro, Giustizia e Pace e Custodia del Creato
giovedì 13 novembre 2025
18.53
"Siamo alla vigilia di una consultazione elettorale che coinvolge la Regione Puglia.
Saremo chiamati a votare per la nuova Presidenza e per il Consiglio che dovranno guidare la Regione nei prossimi 5 anni. In questo momento è importante riscoprire il valore del bene comune, che ci lega gli uni agli altri come membri di una stessa comunità.
Non può sfuggire come, negli ultimi anni, si sia progressivamente ridotta la partecipazione dei cittadini al voto. Come cattolici, non possiamo restare indifferenti a questo arretramento della tensione democratica all'interno della nostra nazione. Non partecipare significa indebolire la democrazia, perché le decisioni che riguardano tutti finiscono per essere prese solo da una parte degli elettori. Rinunciando alla responsabilità del voto, lasciamo che siano altri a decidere il destino dei nostri territori, ipotecando il bene delle nostre comunità.
Restare indifferenti, significa rinunciare al contribuire a generare quella speranza che potrebbe rallentare l'esodo dei nostri in giovani, costretti all'emigrazione per cercare lavoro. Una ferita che sta impoverendo l'intero Meridione e che non risparmia la nostra Puglia, a cominciare dalle aree più interne.
Alle donne e agli uomini che si candidano, specialmente a coloro che si riconoscono nei valori del Vangelo, chiediamo coerenza e capacità di una visione che abbia come orizzonte le prossime generazioni. È un processo complesso, ma anche entusiasmante, che ci chiama ad un cambio di paradigma. Un nuovo sguardo che sappia disegnare il futuro indicando principi e sfide esigenti per la nostra Puglia: la dignità della persona, la tutela della famiglia, la giustizia sociale, la garanzia e l'equità del lavoro e dei servizi, il diritto alla salute, la custodia del creato e la sostenibilità, l'agricoltura e l'industria, la cultura e l'istruzione, la cura delle aree interne, l'impegno per affrontare l'emergenza demografica, anche sostenendo politiche migratorie lungimiranti.
In un momento storico in cui sembrano indebolirsi progressivamente i legami di fiducia, vogliamo dichiarare il nostro impegno a rimettere le relazioni di comunità al centro dell'attenzione politica. La 50ª Settimana Sociale dei Cattolici in Italia, celebrata a Trieste, ci ha ricordato che la democrazia non è un meccanismo astratto, ma un tessuto vivo che si nutre di partecipazione e di attenzione reciproca. Anche il cammino sinodale che la Chiesa italiana sta percorrendo è un segno di questa volontà di camminare insieme, nella diversità, per costruire legami di pace e di fraternità.
Per questi motivi, INVITIAMO A NON CEDERE ALLA RASSEGNAZIONE E ALLA SFIDUCIA e ad ACCOGLIERE L'ESERCIZIO DEL VOTO COME UN GESTO DI SPERANZA E FRATERNITÀ che concorra ad aprire una nuova prospettiva per la Puglia e per l'Italia".
Saremo chiamati a votare per la nuova Presidenza e per il Consiglio che dovranno guidare la Regione nei prossimi 5 anni. In questo momento è importante riscoprire il valore del bene comune, che ci lega gli uni agli altri come membri di una stessa comunità.
Non può sfuggire come, negli ultimi anni, si sia progressivamente ridotta la partecipazione dei cittadini al voto. Come cattolici, non possiamo restare indifferenti a questo arretramento della tensione democratica all'interno della nostra nazione. Non partecipare significa indebolire la democrazia, perché le decisioni che riguardano tutti finiscono per essere prese solo da una parte degli elettori. Rinunciando alla responsabilità del voto, lasciamo che siano altri a decidere il destino dei nostri territori, ipotecando il bene delle nostre comunità.
Restare indifferenti, significa rinunciare al contribuire a generare quella speranza che potrebbe rallentare l'esodo dei nostri in giovani, costretti all'emigrazione per cercare lavoro. Una ferita che sta impoverendo l'intero Meridione e che non risparmia la nostra Puglia, a cominciare dalle aree più interne.
Alle donne e agli uomini che si candidano, specialmente a coloro che si riconoscono nei valori del Vangelo, chiediamo coerenza e capacità di una visione che abbia come orizzonte le prossime generazioni. È un processo complesso, ma anche entusiasmante, che ci chiama ad un cambio di paradigma. Un nuovo sguardo che sappia disegnare il futuro indicando principi e sfide esigenti per la nostra Puglia: la dignità della persona, la tutela della famiglia, la giustizia sociale, la garanzia e l'equità del lavoro e dei servizi, il diritto alla salute, la custodia del creato e la sostenibilità, l'agricoltura e l'industria, la cultura e l'istruzione, la cura delle aree interne, l'impegno per affrontare l'emergenza demografica, anche sostenendo politiche migratorie lungimiranti.
In un momento storico in cui sembrano indebolirsi progressivamente i legami di fiducia, vogliamo dichiarare il nostro impegno a rimettere le relazioni di comunità al centro dell'attenzione politica. La 50ª Settimana Sociale dei Cattolici in Italia, celebrata a Trieste, ci ha ricordato che la democrazia non è un meccanismo astratto, ma un tessuto vivo che si nutre di partecipazione e di attenzione reciproca. Anche il cammino sinodale che la Chiesa italiana sta percorrendo è un segno di questa volontà di camminare insieme, nella diversità, per costruire legami di pace e di fraternità.
Per questi motivi, INVITIAMO A NON CEDERE ALLA RASSEGNAZIONE E ALLA SFIDUCIA e ad ACCOGLIERE L'ESERCIZIO DEL VOTO COME UN GESTO DI SPERANZA E FRATERNITÀ che concorra ad aprire una nuova prospettiva per la Puglia e per l'Italia".