Comunali 2015, Grumo: «Ritardi nei pagamenti? Frutto del passato»

Il Capogruppo di Forza Italia risponde alla nota del Prof. Fortunato

giovedì 23 aprile 2015 8.06
«Altro che ritardi nei pagamenti, il Comune ha dovuto far fronte, in questi mesi, a macroscopiche falle del passato di quando la coalizione di centro-sinistra governava Andria». E' questa la sintesi della nota di Gianluca Grumo, Capogruppo di Forza Italia nonchè candidato nella stessa lista per le prossime amministrative di maggio, in risposta alle dichiarazioni del Prof. Sabino Fortunato candidato alla carica di Sindaco del centrosinistra rispetto alla questione pagamenti della Pubblica Amministrazione: «Dopo il ricorso accolto dalla Corte dei Conti di Roma - ha detto Grumo - che ha costretto i nostri avversari a modificare i manifesti elettorali, ecco che, rimasti senza argomenti, le opposizioni paventano nuove sciagure per la nostra comunità, pur di raccattare disperatamente qualche voto, approfittando di un articolo pubblicato da un quotidiano nazionale. Nel caso dell'indagine del Sole 24 Ore sui ritardi nei pagamenti delle pubbliche amministrazioni, risultano evidenti la disattenzione nel leggere attentamente le carte e la strumentalizzazione politica effettuata. Infatti, leggendo l'articolo allegato ai grafici, il cronista scrive chiaramente che i comuni, come quello di Andria, i quali hanno usufruito del DL 35 del 2013 per pagare i vecchi debiti degli anni pregressi (cosiddetto sblocca debiti), nei pagamenti successivi si sono ritrovati penalizzati da un indice strutturato per cassa».

Debiti su debiti che secondo Grumo sono frutto del passato: «Ed ecco che il tutto va riportato, così, nell'alveo della verità e di quello che è accaduto in questi anni. Cerchiamo di capire come si è arrivati a pagare debiti su debiti - ha proseguito il capogruppo di Forza Italia - Una condotta amministrativa disastrosa è stata quella, ad esempio, che ha portato a stimare in passato le indennità del Pru di San Valentino a 10 euro quando le sentenze sugli espropri costano alla collettività, oggi, anche 97 euro, con il rischio di drammatici risvolti per l'ente. Ed il prof. Fortunato, per delucidazioni in merito, potrà chiedere ad alcuni suoi sostenitori. Come del resto farebbe anche bene Fortunato a chiedersi come mai a dicembre 2014 il Consiglio Comunale ha ratificato 4,6 milioni di euro rinvenienti dagli espropri della zona Pip. Ed allora per cortesia - conclude Grumo - rivolgiamo un messaggio a coloro che vorrebbero amministrare a giugno la nostra comunità: se ci riuscite, diteci qualcosa sul futuro della città, invece di leggere sempre e solo polemiche su polemiche portate avanti in modo strumentale».