Buoni pasto al personale sanitario, M5S: “Serve un intervento immediato per l’erogazione in tutte le Asl”
Lo chiedono i consiglieri regionali pentastellati Grazia Di Bari, Marco Galante e Antonella Laricchia
venerdì 26 giugno 2020
"Oggi siamo tornati a discutere di mancato riconoscimento di diritti. In Commissione Sanità abbiamo parlato del mancato riconoscimento del buono pasto per i dipendenti delle Asl, nonostante il contratto collettivo nazionale lo preveda. Unica eccezione per i dipendenti dell'Asl di Bari, gli unici a cui viene riconosciuto quanto previsto dal contratto, probabilmente anche dopo il contenzioso con 5500 dipendenti della Asl di Bari che chiedevano il riconoscimento del diritto alla mensa o del buono pasto sostitutivo, per il periodo dal 1º gennaio 2008 al 31 dicembre 2015, concluso dalla Regione con una transazione da 15 milioni di euro."
Lo dichiarano i consiglieri regionali del Movimento 5 Stelle Grazia Di Bari, Marco Galante e Antonella Laricchia a margine delle audizioni in III Commissione Sanità chieste dal M5S per sapere se tutte le Asl abbiano previsto nei Regolamenti le modalità di organizzazione del servizio e di fruizione del diritto alla mensa nonché le modalità di erogazione dei buoni pasto, dopo le numerose segnalazioni da parte dei dipendenti delle Asl.
"Le sigle sindacali intervenute - continuano i pentastellati- hanno confermato la necessità di un intervento immediato, per evitare, come è già avvenuto, la proposizione di ricorsi e ulteriori aggravi di spesa. Purtroppo mancavano sia l'assessore Emiliano (e quando mai) che i direttori generali delle ASL e la discussione è stata sospesa e rinviata. L'ennesimo ritardo. Durante la pandemia abbiamo lodato il personale sanitario, abbiamo celebrato tutti quanti gli operatori come eroi, a ragione. Però, quando l'emergenza finisce non ci si può dimenticare di loro e negargli persino i diritti riconosciuti dal contratto collettivo nazionale. Ci aspettiamo un impegno serio e diretto dell'assessore alla Sanità e delle ASL perchè quanto previsto dal contratto venga realmente riconosciuto. Non ci può essere disparità di trattamento tra le ASL".
Lo dichiarano i consiglieri regionali del Movimento 5 Stelle Grazia Di Bari, Marco Galante e Antonella Laricchia a margine delle audizioni in III Commissione Sanità chieste dal M5S per sapere se tutte le Asl abbiano previsto nei Regolamenti le modalità di organizzazione del servizio e di fruizione del diritto alla mensa nonché le modalità di erogazione dei buoni pasto, dopo le numerose segnalazioni da parte dei dipendenti delle Asl.
"Le sigle sindacali intervenute - continuano i pentastellati- hanno confermato la necessità di un intervento immediato, per evitare, come è già avvenuto, la proposizione di ricorsi e ulteriori aggravi di spesa. Purtroppo mancavano sia l'assessore Emiliano (e quando mai) che i direttori generali delle ASL e la discussione è stata sospesa e rinviata. L'ennesimo ritardo. Durante la pandemia abbiamo lodato il personale sanitario, abbiamo celebrato tutti quanti gli operatori come eroi, a ragione. Però, quando l'emergenza finisce non ci si può dimenticare di loro e negargli persino i diritti riconosciuti dal contratto collettivo nazionale. Ci aspettiamo un impegno serio e diretto dell'assessore alla Sanità e delle ASL perchè quanto previsto dal contratto venga realmente riconosciuto. Non ci può essere disparità di trattamento tra le ASL".