Bilancio, Bruno (Pd - Progetto Andria): "La maggioranza brancola nel buio"
"Il 31 luglio è vicino e tutto va bene...". Intanto il centrosinistra protocolla lettera di diffida
sabato 28 luglio 2018
11.37
Per molti si tratterebbe del vero banco di prova per il sindaco Nicola Giorgino e per il suo semi-nuovo esecutivo, deciso dopo l'azzeramento 'social' della precedente giunta. Gli equilibri di bilancio devono, stando a quanto prevede il regolamento, finire in aula entro il 31 luglio, ma a pochi giorni da questa data all'orizzonte nulla di ufficiale, nessuna Conferenza di capigruppo e nessuna data di Consiglio comunale né tanto meno un documento da leggere ed approfondire ed eventualmente licenziare. Solo voci di corridoio che raccontano di riunioni in cui la maggioranza sta tentando di trovare la quadra a partire dalle prescrizioni del Ministero dell'Economia e delle Finanze e le raccomandazioni del Collegio dei Revisori dei conti, per sanare i conti di Palazzo San Francesco.
«Nessuna convocazione delle forze di opposizione, avremmo invece auspicato un incontro di presentazione con il nuovo assessore al Bilancio ed gradito che cominciasse a dirci come stanno le carte e invece no. E' una maggioranza che brancola ancora una volta nel buio, ancora una volta in tema economico finanziario. Siamo tutti molto preoccupati perché il 31 luglio è un termine perentorio oltre il quale arriverà la diffida del Prefetto che intimerà di provvedere nei venti giorni successivi. Quindi stiamo parlando di date particolarmente calde perchè a ridosso con il periodo estivo (si tratterebbe di dover adempiere alla diffida subito dopo Ferragosto ndr). Ma al di là di questo resta il dato politico: non ci sono carte, non ci sono relazioni, la stessa maggioranza da quello che apprendiamo dai giornali, non è ancora riuscita a capire quale sia la condizione economico finanziaria dell'Ente», commenta la consigliera comunale di Pd - Progetto Andria nonchè presidente provinciale del Partito Democratico, avv. Giovanna Bruno.
Le aspettative delle opposizioni in consiglio comunale era altre mentre, dicono, assistiamo ad un atteggiamento di tranquillità da parte di Giorgino, come se tutto andasse bene. «Abbiamo come l'impressione che il Sindaco stia sfidando la sua stessa maggioranza, come a dire: io detto la linea e chi ci sta ci sta, altrimenti provvedete voi a sfiduciarmi. Ci saremmo, invece, aspettati uno scatto di orgoglio e di dignità da parte di Giorgino e dei suoi ma soprattutto un'assunzione di responsabilità ed una dichiarazione di pre-dissesto perchè l'Ente è in pre-dissesto», conclude la Bruno.
Intanto, dopo il verbale ispettivo del Mef, a seguito della verifica amministrativo contabile del Comune di Andria i gruppi consiliari di Partito Democratico, Progetto Andria, Lista Emiliano e Sabino Fortunato per Andria hanno inviato una lettera, protocollata il 26 luglio 2018, al Dirigente del settore finanziario, al Collegio dei Revisori dei conti, al Segretario generale, ai Dirigenti del comune, al Responsabile dell'Ufficio tributi, al Presidente del Consiglio comunale, al sindaco, agli assessori e ai consiglieri comunali in cui si "diffidano tutti i destinatari in relazione alle loro personali responsabilità, ad assumere scelte politiche ed azioni amministrative nella predisposizione degli atti di bilancio che siano ispirate all'unico interesse della salvaguardia delle sorti del Comune di Andria onde evitare ulteriori aggravi di oneri a carico dei contribuenti e cittadini andriesi ponendo in essere le urgenti operazioni di risanamento strutturale previste dalla legge, da più parti richieste e non più rinviabili".
«Nessuna convocazione delle forze di opposizione, avremmo invece auspicato un incontro di presentazione con il nuovo assessore al Bilancio ed gradito che cominciasse a dirci come stanno le carte e invece no. E' una maggioranza che brancola ancora una volta nel buio, ancora una volta in tema economico finanziario. Siamo tutti molto preoccupati perché il 31 luglio è un termine perentorio oltre il quale arriverà la diffida del Prefetto che intimerà di provvedere nei venti giorni successivi. Quindi stiamo parlando di date particolarmente calde perchè a ridosso con il periodo estivo (si tratterebbe di dover adempiere alla diffida subito dopo Ferragosto ndr). Ma al di là di questo resta il dato politico: non ci sono carte, non ci sono relazioni, la stessa maggioranza da quello che apprendiamo dai giornali, non è ancora riuscita a capire quale sia la condizione economico finanziaria dell'Ente», commenta la consigliera comunale di Pd - Progetto Andria nonchè presidente provinciale del Partito Democratico, avv. Giovanna Bruno.
Le aspettative delle opposizioni in consiglio comunale era altre mentre, dicono, assistiamo ad un atteggiamento di tranquillità da parte di Giorgino, come se tutto andasse bene. «Abbiamo come l'impressione che il Sindaco stia sfidando la sua stessa maggioranza, come a dire: io detto la linea e chi ci sta ci sta, altrimenti provvedete voi a sfiduciarmi. Ci saremmo, invece, aspettati uno scatto di orgoglio e di dignità da parte di Giorgino e dei suoi ma soprattutto un'assunzione di responsabilità ed una dichiarazione di pre-dissesto perchè l'Ente è in pre-dissesto», conclude la Bruno.
Intanto, dopo il verbale ispettivo del Mef, a seguito della verifica amministrativo contabile del Comune di Andria i gruppi consiliari di Partito Democratico, Progetto Andria, Lista Emiliano e Sabino Fortunato per Andria hanno inviato una lettera, protocollata il 26 luglio 2018, al Dirigente del settore finanziario, al Collegio dei Revisori dei conti, al Segretario generale, ai Dirigenti del comune, al Responsabile dell'Ufficio tributi, al Presidente del Consiglio comunale, al sindaco, agli assessori e ai consiglieri comunali in cui si "diffidano tutti i destinatari in relazione alle loro personali responsabilità, ad assumere scelte politiche ed azioni amministrative nella predisposizione degli atti di bilancio che siano ispirate all'unico interesse della salvaguardia delle sorti del Comune di Andria onde evitare ulteriori aggravi di oneri a carico dei contribuenti e cittadini andriesi ponendo in essere le urgenti operazioni di risanamento strutturale previste dalla legge, da più parti richieste e non più rinviabili".