Al Senato proporzionale spuntano i nomi di Benedetto Miscioscia e Michele Di Lorenzo
Il primo per "Noi con Salvini" ed il secondo per "Liberi e Uguali"
martedì 30 gennaio 2018
13.30
Alla fine l'esponente politico andriese per il centro destra è stato inserito e a quanto pare per espressa decisione di Matteo Salvini.
Per il Senato plurinominale Puglia 1, correrà per la "Lega" il consigliere comunale di "Noi con Salvini", l'agronomo dipendente della provincia Bat, Benedetto Miscioscia, che avrebbe così scalzato il barlettano Flavio Basile.
Anche se in quarta posizione, quindi in posizione non utile per una possibile elezione, la sua candidatura di servizio spezza una lancia in favore tra quanti, nel centro destra andriese, stanno ipotizzando in queste ore una sorta di congiura nel così detto "patto della salina".
Tra il serio ed il faceto, infatti, in città l'esclusione di nomi di prestigio del centro destra cittadino sta provocando dure prese di posizione, tanto da portare qualcuno a parlare di un paventato, tacito accordo ad excludendum nei confronti degli andriesi. Ob torto collo, i sospetti "elettorali" si sono concentrati sull'ex europarlamentare salinara, Licia Ronzulli, che diverse fonti accreditano come la fautrice delle scelte compiute da Roma e che hanno visto candidare per la Camera uninominale Francesco Ventola (Noi per l'Italia), il forzista barlettano Dario Damiani, al secondo posto nella lista proporzionale di Palazzo Madama proprio dietro al Ronzulli e del biscegliese Sergio Silvestris, quale candidato per il Senato uninominale.
Sicuramente Benedetto Miscioscia, da sempre uomo roccioso e politico sanguigno, prima di Forza Italia e adesso di "Noi con Salvini" sarà uno tra quelli che scenderanno per strada, casa per casa per trovare voti utili per la vittoria del centro destra in questo delicato quanto importante territorio.
E intanto, spunta anche un' altra candidatura per Andria, quella dell'avvocato Michele Di Lorenzo per la lista "Liberi e Uguali" di Piero Grasso e Laura Boldrini. Ex esponente di spicco dei Verdi, passato come indipendente nel Partito Democratico, la sua candidatura sarebbe giunta con l'imprimatur di Massimo D'Alema, dopo il suo incontro elettorale avvenuto ad Andria nei giorni scorsi, presso la libreria "Persepolis". Il suo nome è al secondo posto dopo quello della capolista Annalisa Pannarale.
Per il Senato plurinominale Puglia 1, correrà per la "Lega" il consigliere comunale di "Noi con Salvini", l'agronomo dipendente della provincia Bat, Benedetto Miscioscia, che avrebbe così scalzato il barlettano Flavio Basile.
Anche se in quarta posizione, quindi in posizione non utile per una possibile elezione, la sua candidatura di servizio spezza una lancia in favore tra quanti, nel centro destra andriese, stanno ipotizzando in queste ore una sorta di congiura nel così detto "patto della salina".
Tra il serio ed il faceto, infatti, in città l'esclusione di nomi di prestigio del centro destra cittadino sta provocando dure prese di posizione, tanto da portare qualcuno a parlare di un paventato, tacito accordo ad excludendum nei confronti degli andriesi. Ob torto collo, i sospetti "elettorali" si sono concentrati sull'ex europarlamentare salinara, Licia Ronzulli, che diverse fonti accreditano come la fautrice delle scelte compiute da Roma e che hanno visto candidare per la Camera uninominale Francesco Ventola (Noi per l'Italia), il forzista barlettano Dario Damiani, al secondo posto nella lista proporzionale di Palazzo Madama proprio dietro al Ronzulli e del biscegliese Sergio Silvestris, quale candidato per il Senato uninominale.
Sicuramente Benedetto Miscioscia, da sempre uomo roccioso e politico sanguigno, prima di Forza Italia e adesso di "Noi con Salvini" sarà uno tra quelli che scenderanno per strada, casa per casa per trovare voti utili per la vittoria del centro destra in questo delicato quanto importante territorio.
E intanto, spunta anche un' altra candidatura per Andria, quella dell'avvocato Michele Di Lorenzo per la lista "Liberi e Uguali" di Piero Grasso e Laura Boldrini. Ex esponente di spicco dei Verdi, passato come indipendente nel Partito Democratico, la sua candidatura sarebbe giunta con l'imprimatur di Massimo D'Alema, dopo il suo incontro elettorale avvenuto ad Andria nei giorni scorsi, presso la libreria "Persepolis". Il suo nome è al secondo posto dopo quello della capolista Annalisa Pannarale.