Agricoltura, Flai Cgil Bat: “Nel 2024 crescono gli occupati ma i conti non tornano”
La neo segretaria generale Dora Lacerenza analizza i dati degli elenchi Inps in cui dal 2017 al 2024 risulta una riduzione di oltre 3500 unità
martedì 20 maggio 2025
16.59
Sono 88 i braccianti in più iscritti nel 2024 negli elenchi anagrafici dell'Inps nella Bat rispetto al 2023. E questa è una buona notizia perché, se si prende in considerazione il periodo che va dal 2017 al 2024, si riscontra una riduzione di 3514 lavoratori agricoli in meno, nel 2017 gli iscritti negli elenchi anagrafici Inps erano circa 21.000. Ma se, invece, si considerano le giornate dichiarate si assiste ad un incremento, nel 2024 infatti sono state +25.564 e, facendo una media rispetto ai 17.399 iscritti negli elenchi anagrafici, viene fuori un +1,5 giornate dichiarate per lavoratore.
"A conti fatti è davvero poca cosa", dice la segretaria generale della Flai Cgil Bat, Dora Lacerenza che nell'analizzare i dati sul lavoro agricolo dipendente nella provincia passa al setaccio anche la situazione analitica dei comuni.
"Il maggior aumento di giornate dichiarate riguarda Andria con un +5489 e a seguire Margherita di Savoia con +3825, poi c'è Barletta a +3294, San Ferdinando, +3.278, Bisceglie +3274. Unico Comune in cui si riscontra un calo di giornate dichiarate è Minervino Murge con –1.134. Va evidenziato il fatto che il 27% del totale iscritti negli elenchi anagrafici Inps per l'anno 2024 non supera le 50 giornate e quindi si tratta dunque di lavoratrici e lavoratori agricoli che non avranno neanche diritto alle prestazioni previdenziali. Il solo 14,5% degli iscritti negli elenchi anagrafici 2024 è composto da una platea straniera, di cui oltre il 45% è di nazionalità romena che oramai è stanziale da anni nel territorio", sostiene Lacerenza.
Questa è la fotografia del lavoro agricolo dipendente nella Bat, come riportata negli elenchi anagrafici annuali pubblicati dall'Inps per l'anno 2024 lo scorso 31 marzo.
Sono state poco più di 1 milione e 739 mila l'anno scorso le giornate di lavoro dichiarate all'Inps a fronte di 1 milione e 714 mila nel 2023. I lavoratori agricoli immigrati iscritti nel 2024 sono stati 3.014, in crescita rispetto al 2023 con +310 iscritti. La maggior parte sono di nazionalità romena (1.379) ormai stanziale sul territorio della Bat, poi marocchina (358), Bangladesh (124), Senegal (108), Nigeria (101) e poi altre nazionalità a seguire. Il lavoro femminile in agricoltura certificato negli elenchi anagrafici 2024 nella Bat si attesta al 14,80%, a differenza di altre province pugliesi dove la percentuale di lavoro femminile in agricoltura arriva a toccare il 50%.
"L'incidenza delle giornate dichiarate ai lavoratori agricoli di nazionalità straniera sul totale 2024 è pari al 14,5%, poca cosa - commenta -. Inoltre, quando si dice che non si trova la manodopera per via della mancanza di lavoratori agricoli immigrati, riteniamo che non si stia dicendo la verità perché questi numeri dimostrano che la percentuale di lavoratori stranieri è davvero residuale (se si considera che quelli di nazionalità romena ormai abitano nelle nostre città). Nella provincia Bat i lavoratori che si attestano tra le 151 e 180 giornate rappresentano il 26%, mentre chi supera le 181 giornate rappresenta solo il 4%. Tutto questo in un territorio ad alta vocazione agricola, in cui con la nostra rivendicazione quotidiana si vuole tentare di far diventare i lavoratori e le lavoratrici agricole non più precari/e ma con un lavoro certo, stabile e dignitoso", conclude la segretaria generale della Flai Cgil Bat.
"A conti fatti è davvero poca cosa", dice la segretaria generale della Flai Cgil Bat, Dora Lacerenza che nell'analizzare i dati sul lavoro agricolo dipendente nella provincia passa al setaccio anche la situazione analitica dei comuni.
"Il maggior aumento di giornate dichiarate riguarda Andria con un +5489 e a seguire Margherita di Savoia con +3825, poi c'è Barletta a +3294, San Ferdinando, +3.278, Bisceglie +3274. Unico Comune in cui si riscontra un calo di giornate dichiarate è Minervino Murge con –1.134. Va evidenziato il fatto che il 27% del totale iscritti negli elenchi anagrafici Inps per l'anno 2024 non supera le 50 giornate e quindi si tratta dunque di lavoratrici e lavoratori agricoli che non avranno neanche diritto alle prestazioni previdenziali. Il solo 14,5% degli iscritti negli elenchi anagrafici 2024 è composto da una platea straniera, di cui oltre il 45% è di nazionalità romena che oramai è stanziale da anni nel territorio", sostiene Lacerenza.
Questa è la fotografia del lavoro agricolo dipendente nella Bat, come riportata negli elenchi anagrafici annuali pubblicati dall'Inps per l'anno 2024 lo scorso 31 marzo.
Sono state poco più di 1 milione e 739 mila l'anno scorso le giornate di lavoro dichiarate all'Inps a fronte di 1 milione e 714 mila nel 2023. I lavoratori agricoli immigrati iscritti nel 2024 sono stati 3.014, in crescita rispetto al 2023 con +310 iscritti. La maggior parte sono di nazionalità romena (1.379) ormai stanziale sul territorio della Bat, poi marocchina (358), Bangladesh (124), Senegal (108), Nigeria (101) e poi altre nazionalità a seguire. Il lavoro femminile in agricoltura certificato negli elenchi anagrafici 2024 nella Bat si attesta al 14,80%, a differenza di altre province pugliesi dove la percentuale di lavoro femminile in agricoltura arriva a toccare il 50%.
"L'incidenza delle giornate dichiarate ai lavoratori agricoli di nazionalità straniera sul totale 2024 è pari al 14,5%, poca cosa - commenta -. Inoltre, quando si dice che non si trova la manodopera per via della mancanza di lavoratori agricoli immigrati, riteniamo che non si stia dicendo la verità perché questi numeri dimostrano che la percentuale di lavoratori stranieri è davvero residuale (se si considera che quelli di nazionalità romena ormai abitano nelle nostre città). Nella provincia Bat i lavoratori che si attestano tra le 151 e 180 giornate rappresentano il 26%, mentre chi supera le 181 giornate rappresenta solo il 4%. Tutto questo in un territorio ad alta vocazione agricola, in cui con la nostra rivendicazione quotidiana si vuole tentare di far diventare i lavoratori e le lavoratrici agricole non più precari/e ma con un lavoro certo, stabile e dignitoso", conclude la segretaria generale della Flai Cgil Bat.