Accorpamento Asl: il dissenso di Benedetto Fucci e Nino Marmo

Rischio di veder svanire la realizzazione del nuovo ospedale di Andria

mercoledì 27 settembre 2017
Continua a far discutere la possibilità dell'accorpamento della Asl pugliesi. La Bat verrebbe accorpata con quella della Capitanata.

"La prospettiva creata dal probabile accorpamento delle Asl pugliesi preoccupa sia nei contenuti che nelle modalità. Pensando in particolare all'accorpamento della Asl Bat con quella di Foggia, esprimo perplessità per quello che sembra il frutto, ancora una volta nella gestione Emiliano, di un'azione che non tiene conto delle reali esigenze del nostro territorio, già colpito dal taglio dei posti letto e marginalizzato con l'ultimo piano di riordino ospedaliero. Tralasciando gli enormi e probabilmente lunghi problemi di carattere gestionale e legati al personale, temo che in questo modo si acuiscano i problemi oggi esistenti a causa di tagli e chiusure già avvenuti. L'obiettivo di razionalizzare è di per sé virtuoso; ma va fatta un'attenta analisi dei costi e dei benefici, e soprattutto delle esigenze di salute che sono peculiari in ogni territorio. Nel concreto, faccio riferimento al nuovo ospedale di Andria, atteso da anni e sinceramente ora, nella prospettiva dell'accorpamento, oggetto di ulteriori incognite".
Lo afferma in una nota Benedetto Fucci, deputato di Direzione Italia nella Commissione affari sociali della Camera.

Ed anche il consigliere regionale e comunale di Forza Italia Nino Marmo interviene su questa scottante vicenda:
"L'accorpamento delle Asl pugliesi è un errore marchiano e abbiamo, fin da subito, esposto la nostra posizione contraria e coerente, dal momento che già la riforma Vendola, meno dolorosa di questa, ci sembrò nefasta (e il tempo ci ha dato ragione). Oggi apprendiamo di una frenata da parte di Emiliano che, purtroppo, pare non affondi affatto le radici in questioni tecniche e di merito, ma solo in ragioni opportunistiche e di tenuta politica del centrosinistra in vista delle elezioni politiche".

Così infatti, il consigliere regionale di Forza Italia, Nino Marmo. "Ovviamente –aggiunge- non è un bel biglietto da visita per il presidente della Giunta Regionale. Registrare che si tratti di un dietrofront dal sapore meramente elettorale non consente alla maggioranza di appuntarsi medaglie di sorta. Tutto si sta drammaticamente riducendo, in pratica, in valutazioni sulle 'poltrone': c'è chi ne vuole di più e chi ne vuole di meno come Emiliano (ma solo per perpetrare la sua azione di accentramento costante delle posizioni di potere). La nostra contrarietà alla riforma, invece, ha ragioni squisitamente tecniche: aziende sanitarie troppo grandi sono difficili da controllare e, dunque, presterebbero il fianco a possibili sperperi o comportamenti non conformi agli interessi pubblici. Asl più , invece, sono più agevoli da gestire e il servizio offerto ai cittadini può risultare di qualità superiore. Attendiamo –conclude Marmo- di conoscere le pagine successive della vicenda che, temiamo, si concluderà solo quando saranno presentate le liste elettorali…"