terremoto ecuador
terremoto ecuador
Cronaca

Terremoto in Ecuador, oltre 500 morti: la testimonianza di Annalisa

Disastro a Mompiche, una famiglia andriese lancia l'appello

Pochi istanti e la terra ha portato con se oltre 500 persone decedute ed altrettante ferite. L'Ecuador è stato colpito da un violento terremoto di magnitudo 7.8 nella zona costiera centrale, a circa 170 chilometri dalla capitale Quito. Il servizio geologico degli Stati Uniti ha comunicato che il terremoto ha avuto il suo epicentro 27 chilometri a sud-est di Muisne, in una zona turistica di porti di pesca, a una profondità di 19 chilometri. Stato di emergenza ed intere province e città senza elettricità ed acqua.

«Continua a tremare. Oggi (ieri ndr) 6.2. Mompiche è completamente isolata. Niente luce e acqua da sabato. Tutti stanno vivendo nei campi circostanti. Penso che stia scarseggiando il cibo e l'acqua». E' la testimonianza drammatica affidata ad un post di Facebook di Annalisa, andriese, in questi giorni in Ecuador con la sua famiglia. L'appello è quello di aiutare questa popolazione scossa da un sisma che ha portato con se strutture, decessi e tanti feriti, cambiando profondamente il volto di uno degli stati dell'America Latina. Massima allerta anche da parte della Sala Rischi della Farnesina che sta rintracciando tutti i connazionali presenti nel paese. Tra i deceduti dovrebbe esserci un solo italiano ma le notizie sono ancora frammentarie.

La certezza è che Annalisa e la sua famiglia stanno bene anche se resta la paura: «E' passato ancora un giorno. Magnitudo 4.8 alle 16.30 - scrive ancora Annalisa, nei pochi momenti in cui vi è un accesso ad internet - Mompiche continua a vivere nelle campagne. Nel pomeriggio sono arrivati materassi che sono stati distribuiti. Nel villaggio è stata ristabilita l'elettricità. Continua però la paura, che è accompagnata dalle continue scosse e mantiene le persone fuori casa. Si, stare sotto un tetto con la terra e il corpo che vibrano sembra qualcosa difficile da fare. Tanto facile entrare in casa e adesso le gambe tremano. E poi il mare, il mare così vicino fa paura, soprattutto a chi ha vissuto un momento potente e distruttivo come questo. Notte». Annalisa, nella giornata di ieri si è trasferita ad oriente ma a rilanciare la necessità di immediato intervento proprio a Mompiche, un tranquillo villaggio che viveva di pesca e turismo e che oggi non c'è più, è un'alta superstite italiana: «La situazione è davvero critica e la terra continua a tremare - dice Sonia - Ci sono ancora migliaia di dispersi e moltissimi paesi completamente distrutti e isolati. Mompiche, oggi è distrutta. Per fortuna non vi sono morti, ma la situazione è molto critica. Mancano luce e gas e cominciano a scarseggiare acqua e cibo. In centinaia sono stati evacuati e non hanno idea di cosa succederà. Ci sono anziani e bambini che avrebbero bisogno di medici. I soccorsi si stanno concentrando laddove ci sono corpi da recuperare, perciò a Mompiche se la stanno vedendo da soli, ma la situazione potrebbe precipitare a causa di infezioni e mancanza d'acqua. E chissà quanti altri paesi si trovano nelle stesse condizioni».
  • Terremoto Ecuador
Altri contenuti a tema
La storia di una famiglia andriese colpita dal terremoto in Ecuador La storia di una famiglia andriese colpita dal terremoto in Ecuador “Próxima Estación Esperanza” per dar loro un abbraccio e un aiuto materiale
"Proxima estaciòn esperanza" il 4 giugno all'Officina San Domenico "Proxima estaciòn esperanza" il 4 giugno all'Officina San Domenico Una serata a sostegno degli andriesi colpiti dal terremoto in Ecuador
© 2001-2024 AndriaViva è un portale gestito da InnovaNews srl. Partita iva 08059640725. Testata giornalistica telematica registrata presso il Tribunale di Trani. Tutti i diritti riservati.
AndriaViva funziona grazie ai messaggi pubblicitari che stai bloccandoPer mantenere questo sito gratuito ti chiediamo disattivare il tuo AdBlock. Grazie.