Centro Ricerche Bonomo Andria
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Cronaca

Dipendenti Fondazione "Bonomo": torna il grido d'aiuto

Progetti al termine il 30 giugno prossimo assieme ai contratti

Tornano a rischio i posti di lavoro del Centro Ricerche Bonomo di Andria e torna alto il grido di aiuto degli attuali 17 dipendenti della struttura gestita ora dalla Fondazione "Bonomo" alle pendici di Castel del Monte. A fine giugno, infatti, termineranno i progetti di ricerca finanziati nell'ambito dei 4 PIF e 2 PON iniziati il 1 agosto del 2014 e finanziati da specifiche misure comunitarie e regionali. A fine giugno, quindi, scadranno anche i contratti di lavoro e si torna a parlare di un futuro a tinte fosche del glorioso Centro Ricerche Bonomo, futuro che passa dalla ricerca ma anche dalla necessità di intercettare nuove risorse. A parlare di questo una lettera aperta dei dipendenti che hanno scritto al Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, e per conoscenza alle alte autorità nazionali e territoriali tra cui il Presidente del Consiglio, Matteo Renzi, il Presidente della Regione Puglia, Nichi Vendola, ma anche al Presidente della BAT Francesco Spino ed al Presidente dell'area metropolitana Antonio Decaro.

«L'Ente di ricerca nasce all'inizio degli anni '80 come "Centro Provinciale per la Ricerca e la Sperimentazione in Agricoltura (CRB)" per volere della Provincia di Bari e con l'impiego di ingenti risorse finanziarie pubbliche derivate dall'intervento straordinario nel Mezzogiorno. La realizzazione fu inserita nel 1° Programma Operativo Ricerca Scientifica». La storia di questo ente spiegata in poche righe per illustrare l'idea e la struttura che ha lavorato oltre 40 anni: «Dal 1980 e fino al 2012 il Centro ha svolto ottimamente le sue attività di ricerca applicata - scrivono nella lettera i dipendenti - trasferimento di tecnologie, formazione di personale e fornitura di servizi analitici nel settore
agroalimentare. Con la nascita della Provincia Barletta-Andria-Trani, la struttura è passata alla gestione del nuovo Ente locale, il quale, nel Marzo 2014, ne modifica la ragione sociale e crea la "Fondazione Bonomo" con le stesse finalità del CRB e senza scopo di lucro. Il 1° agosto 2014 la Fondazione Bonomo riprende le attività di ricerca, riassumendo il personale CRB e altre figure professionali occorrenti per sviluppare le attività sperimentali di 4 progetti PIF e 2 progetti P.O.N. e per riattivare la struttura e le apparecchiature scientifiche presenti».

Ma il riavvio dell'attività dopo due anni non ha dato stabilità al Centro che, principalmente per il caos istituzionale, resta nuovamente a corto di commesse ed idee: «Il Riordino delle Province e la paralisi politico-amministrativa stanno provocando - dicono i dipendenti - la definitiva chiusura dell'Ente alla conclusione dei Progetti di Ricerca fissata il 30 giugno 2015 e il conseguente licenziamento di tutto il personale. Noi dipendenti riteniamo ingiusta e poco lungimirante la chiusura del Centro di ricerca che opera per lo sviluppo e la crescita di un settore trainante del Mezzogiorno (agroindustria). La riapertura della struttura ha permesso, ancora una volta, di ottenere risultati sperimentali molto utili alle aziende che hanno cooperato nei progetti, ma la chiusura, dopo soli 10 mesi di attività, rappresenta solo un ulteriore spreco di denaro pubblico». L'ultimo appello è tutto al Presidente della Repubblica, Mattarella: «Le chiediamo di intervenire presso le istituzioni Provincia BAT, Città Metropolitana di Bari e soprattutto la Regione Puglia affinché si adoperino per scongiurare la chiusura definitiva della "Fondazione Bonomo per la ricerca in agricoltura", che invece potrebbe rivelarsi volano di sviluppo dell'intera Regione, e nello stesso tempo per salvaguardare il livello occupazionale (attualmente di 17 unità)».
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